Harley Davidson: via il 30% dei modelli nel 2021 Nuovi dettagli sul piano di ristrutturazione "Rewire" che diventa "Hardwire"

Dopo aver dichiarato perdite nelle vendite del 23% e dei ricavi del 33% nei primi sei mesi del 2020, Harley Davidson ha fatto capire che nel 2021 taglierà di circa il 30% la sua gamma moto. E non sarà più presente direttamente sui mercati meno interessanti.

La crisi da Covid-19 ha colpito duramente il settore automotive. Tutti i maggiori costruttori mondiali stanno facendo i conti con risultati del primo semestre 2020 davvero catastrofici. E questo avviene a maggior ragione per quelle Case, come Harley Davidson, che già prima di questa crisi inaspettata erano in grosse difficoltà sul mercato.

La Casa di Milwaukee ha appena comunicato i risultati del secondo “quarter” (Q2) 2020. Che sommati a quelli dei Q1, ci restituiscono una fotografia impietosa dei primi sei mesi 2020. Vendite moto giù del 23%, ricavi giù del 33%, perdite per 36 milioni di dollari contro ricavi di 289 milioni registrati nei primi sei mesi del 2019 (-113%).

Jochen Zeitz, Presidente e amministratore delegato di Harley Davidson, aveva già cominciato da tempo ad agire con la scure per cercare di rimettere in piedi il colosso USA. Ha annunciato piani di ristrutturazione, tagli delle spese e cambio di strategia (nuovo piano “Rewire”). Ora, proprio in concomitanza con la pubblicazione dei dati del secondo trimestre, ha reso noti nuovi provvedimenti. E ha cambiato nome al piano strategico, passando da “Rewire” ad “Hardwire”. 

Secondo questo nuovo piano quinquennale, Harley Davidson abbandonerà alcuni mercati poco remunerativi (si pensa soprattutto ad alcuni mercati del Sud America e asiatici) e per il 2021 la gamma di prodotti offerti sarà ridotta del 30%, eliminando tutti quei modelli che non rientrano nella nuova visione aziendale. Il lancio annuale dei nuovi modelli viene spostato da settembre ad inizio 2021. Ci sarà l’attesa Pan America 1250. Ma nessuna menzione della Bronx.