Motospia

Esplorare in moto … è ancora più bello!

Un popolo di fuori stradisti che vogliono esplorare in moto! Questo mi fa pensare un mercato che sta andando a gonfie vele, dominato in Italia dalle maxienduro e dalle vere enduro. Ma poi quando la domenica mi capita di fare un giro off road con la mia moto, sui monti Sibillini, mi rendo conto, che più che altro siamo una nazione di fuori stradisti teorici … domenicali, e … quando mi muovo tra i vari forum e comunity on line, sull’ off road, mi rendo conto che esistono più informazioni sbagliate che vere.

Voglio subito chiarire cosa intendo io per utenti dell’off road: c’è qualcuno che lo fa estremo e avventuroso, poi ci sono quelli che hanno paura a priori, che non vogliono rovinare la moto (… ma non sanno che se si cade, le possibilità di rovinare sia la moto che il pilota, sono possibili?), poi con una GS 1200 o una ST 1200 utilizzata come off road, per viaggiare su transitabili sterrate, ed infine, per i molti integralisti se non hai tasselli appuntiti come chiodi e non sei stato almeno 10 volte nel deserto non sei nessuno.

Difficile dare delle indicazioni precise, io come al solito provo a far lavorare i miei neuroni e a trarre le mie conclusioni:

1) Per me tutto quello che è non asfaltato, è off road, poi andandoci fin da ragazzino, con le maxienduro, ho sempre cercato di evitare i tratti troppo sconnessi con troppi canali e/o fango e in generale superfici troppo viscide.

2) Le gomme, tassellate giuste, sono quelle che danno un minimo di fiducia e sicurezza anche su asfalto, ma soprattutto devo riuscire a farle durare decentemente, direi almeno 7\8000km, altrimenti non posso permettermele.

3) La moto deve fare 50.000km l’anno, deve essere confortevole per viaggiare in due, divertente sulle curve, adatta ad esplorare tutte le possibili mete turistiche; in pratica deve avere caratteristiche in contrasto tra loro; devo ammettere che sia le moto che le scarpe ( pneumatici), hanno raggiunto un livello straordinariamente superiore a quello che c’era quando ho iniziato ad andare in moto.

Il rischio con questi ragionamenti, è cercare di capire se esiste “la moto ideale” o “la moto perfetta” … che chiaramente non esiste, o perlomeno non esiste in assoluto,  ma può esistere solo per un singolo soggetto.

Personalmente esplorare in moto rappresenta uno dei piaceri più sublimi della mia esistenza e non riesco ad immaginare un viaggio migliore di uno che durante il tragitto sconfina … abbandonando l’asfalto.

Dopo queste riflessioni sul significato di off road, vorrei provare a dare qualche consiglio ai meno esperti:

1)         non dovete avere paura ad andare fuoristrada con la vostra maxi enduro perché i pericoli sono di gran lunga più elevati su strada, anche se, a bassa velocità, l’ipotesi di una caduta è più realistica che sul bitume, ma in off road difficilmente avrai la velocità che hai sull’asfalto e non ci sono auto che sopraggiungono dal verso opposto, o ostacoli assurdi come i guardrail e pali; certamente ti puoi far male, ma, statisticamente, molto meno, in questi casi è importante non andare da solo, ma cercare sempre compagni di scampagnate e merende (in internet ne trovi quanti ne vuoi, è pieno di gruppi, ognuno con l’attitudine giusta al tuo mezzo e alla tua esperienza), perché se in fuoristrada cadi e sei da solo, una caduta banale può trasformarsi in un problema serio.

2)         un altro consiglio è sull’equipaggiamento. Io da anni non faccio nemmeno un km in moto, senza stivali, un completo con protezioni, para schiena e guanti, mentre vedo che l’usanza dei più è abbigliarsi “molto leggero”. Questo mi preoccupa. Vi posso dire che è solo questione di abitudine. Poi non ne potrete più fare a meno.

3)         la moto deve essere dotata di un decoroso paracoppa e se possibile, anche un tubolare per proteggere motore e serbatoio da piccole cadute.

4)         sia che giri su asfalto, che in off road, ho in dotazione sempre un compressore per gonfiare le gomme (magari preventivamente sgonfiate prima di un tratto un po’ precario, pratica che assicura più trazione, ma senza esagerare, per evitare di danneggiare il cerchio con un colpo forte), un gonfia e ripara, più un kit riparazione tubless (utile se si hanno cerchi senza camere d’aria, altrimenti del tutto inutile), leve cava pneumatici e una camera d’aria da poter inserire nel malaugurato caso che si pieghi un cerchio e la tenuta della gomma non sia più perfetta. Non devono mancare fascette in diverse misure, sempre utili, come il valido nastro telato americano, qualche vite e una borsa di attrezzi supplementari, perché la maggior parte delle case offre davvero poco a livello di trousse di attrezzi di bordo (KTM è rimasta l’unica ad offrire una dotazione apprezzabile).

5)         il trasporto del passeggero e del bagaglio: facendo off road turistico, si può portare il passeggero, ma, in questo caso, consiglio la scelta di posti preventivamente esplorati, dove so di non trovare insidie particolari e con la consapevolezza, che in caso di caduta, il più esposto è potenzialmente chi sta dietro, che magari non avverte il momento specifico della perdita di aderenza e a cui può mancare lo slancio per sottrarsi da sotto il veicolo mentre questo sta per accasciarsi; se si esce solo la domenica vanno via bauletto e borse laterali, sono sufficienti la borsa da serbatoio più una sacca morbida legata dietro; con queste ho tutto quel che mi occorre.

6)         quando sei in viaggio ti può capitare di dover affrontare un percorso off road in configurazione non proprio snella, come è capitato a me diverse volte, carico come un mulo e magari in due … che esperienza!

7)         consiglio di fare corsi di fuoristrada, qui si imparano tutte le malizie utili anche ad un esperto.

8)         in strada e fuoristrada non perdete mai la concentrazione e il controllo visivo del terreno come dice un famoso slogan … prudenza sempre

Io vi auguro, per concludere, di poter godere sempre della vostra enduro, media o maxi che sia, e qualunque sia la vostra dimensione o la visione dell’off road mi auguro possiate muovervi nel rispetto dell’ambiente e del buon senso. Perché se andare in moto è bello, esplorare in moto … è ancora più bello!

 

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