Motospia

Nolan da sola a promuovere la sicurezza

 

Che negli ultimi anni il mercato Italia abbia perso capacità di indirizzo politico è una constatazione.

di Massimo Bacchetti

A livello europeo i tedeschi la fanno da padrone, e in ACEM, al recente rinnovo delle cariche, le poltrone che prendono decisioni se le sono scambiate BMW e KTM, a Piaggio una vicepresidenza non operativa, riconoscimento doveroso di un comparto industriale italiano che fino a pochi anni fa aveva non solo i marchi più rappresentativi, ma era anche guida culturale delle due ruote nel mondo.

Difficoltà nel Governo, difficoltà in Confindustria-Ancma vietano al nostro comparto di avere una politica industriale dinamica capace di motivare gli utenti all’utilizzo di sistemi sicuri. In Inghilterra , per esempio, il Governo nel tentativo di limitare le conseguenze dell’incidentalità, ha ritenuto di non applicare  l’IVA sugli acquisti di prodotti utili alla sicurezza dei motociclisti.

Visto che in Italia a livello politico non si sta facendo nulla, ci ha fatto molto piacere prendere atto che un’industria come Nolan, marchio storico italiano impegnato dal 1972 nella produzione di caschi moto, abbia voluto lanciare una promozione molto importante, rimborsando il 22%, in parole povere restituisce l’IVA sull’acquisto dei modelli  N21 e N21 Visor, un bel vantaggio per gli utenti.

Nolan N21
La campagna Nolan “Il casco italiano che ti ripaga”

La Nolan è una delle poche aziende di caschi che conserva la produzione interamente nel nostro Paese. Premiata dal mercato con la leadership (quota stimata del 15% circa), ha deciso di promuovere uno dei propri modelli, come avevamo detto, con il rimborso dell’equivalente dell’aliquota IVA che in Italia è, anche sulle protezioni, come i caschi da moto, del 22%.
Nolan non ha fatto che riprendere con questa iniziativa lodevole lo schema inglese dove i caschi che soddisfano gli standard di sicurezza hanno aliquota iva uguale zero. Mentre in Inghilterra hanno capito l’importanza della prevenzione e i risparmi che questa può generare in termine di abbattimento dei costi sociali, in Italia lo Stato delega alle aziende, già tartassate dal cuneo fiscale più gravoso in tutta l’Unione Europea, questo impegno.
La promozione di Nolan “Il casco italiano che ti ripaga” sarà attiva fino al 30 giugno 2017 e a tutti  coloro che acquisteranno un casco N21 o N21 Visor da un rivenditore autorizzato Nolan (riservato solo ai negozi fisici, ma nessun vantaggio alla vendita e commerce) potranno richiedere il rimborso del 22% dell’importo speso. Le modalità sono sul sito www.nolan.it . La Nolan, inoltre, crede talmente nella qualità dei propri prodotti da regalare anche l’estensione della garanzia da 2 a 5 anni.

N21 e N21 Visor è il modello demi-jet Nolan: buona dotazione tecnica, design accattivante e ampia disponibilità di colori e grafiche sono i tratti distintivi e principali del casco bergamasco.

Nolan n21
Nolan N21, il modello della Casa bergamasca oggetto della promozione

Tornando alla ex comunitaria Inghilterra succede che lo stato incassa un po meno oggi per risparmiare molto domani. Questa campagna da anni è cavalcata da MB Editore e Motospia.it, e, viene ribadita anche quest’anno nell’editoriale di MOTOCATALOGO 2017 in edicola in questi giorni.
Su questi principi abbiamo incalzato e continueremo a sferzare le istituzioni e l’Ancma, nonostante finora abbiamo ricevuto, come italica risposta, imbarazzanti silenzi…

Se da parte delle istituzioni ormai siamo abituati, sapere che l’associazione di categoria sia bloccata nella sua attività istituzionale solo per le lotte di potere interno e per qualche cadrega confindustriale, ci lascia basiti vedere in questo contesto la sparizione di marchi dal nostro mercato e il decadimento industriale di un settore, quello delle due ruote a motore, che fino a pochi anni fa rappresentava con la piccola e media industria una bandiera per l’ITALIA e insieme alla “Moda”, un contribuente di riferimento alla bilancia dei pagamenti nel bilancio dello stato.

Non è nostro compito prendere posizione fra le “fazioni” che si stanno scontrando in Ancma, nell’interesse del mercato ci auguriamo che questi piccoli scontri fra “contrade” abbia a finire, e si torni a pensare, come è giusto che sia agli interessi dei motociclisti e del Paese.

 

 

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