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Vendite moto in Europa: ad agosto recuperato quasi tutto Ormai è chiaro che Il Covid sta dando una spinta enorme alle moto

vendite agosto

In tutta Europa, dopo le enormi perdite dovute ai blocchi del periodo marzo/maggio, le vendite sono esplose nel periodo estivo. Le vendite a giugno, luglio e agosto sono andati così bene che nei primi otto mesi dell’anno le perdite rispetto al 2019 sono ormai ridotte al 3,1%. E verranno azzerate entro fine anno.

Il mercato europeo della moto è in crescita record ormai da tre mesi. Ad agosto sono state registrate 140.823 vendite (+29,0% rispetto ad agosto 2019). Quindi è andata anche meglio del +23,7% segnato a luglio. Dopo i primi otto mesi, le vendite europee delle due ruote sono state quindi di 1.057.945 veicoli. Cioè il -3,1% rispetto ai primi otto mesi del 2019. Questo vuol dire che abbiamo già praticamente recuperato l’intero enorme calo di  marzo-maggio dovuto al lockdown.

Iil mercato più grande in Europa nei primi otto mesi è la Francia (-6,1% da inizio anno) mentre, grazie a un incredibile +53% ottenuto ad agosto, al secondo posto c’è  ora la Germania (che addirittura segna + 11,1% da inizio anno). A seguire Italia (-10,4%), Spagna (-13,1%), Paesi Bassi (+ 25,9%) e Regno Unito (-12,0%). Il leader di mercato in Europa è la Honda. Che ha venduto complessivamente 139.449 veicoli (-12,6%). Al secondo posto Yamaha con 119.932 unità (+1,1%) e al terzo Piaggio con 116.636 (-0,8%). Alle spalle di BMW, che registra vendite per 74.201  veicoli (-9,6%), troviamo Kawasaki con 56.133 (+2,2%), Kymco con 49.344 (+2,3%), KTM con 47.647 (+0,1%) e SYM con 47.179 (+0,4%).

Le previsioni per fine anno parlano ora di oltre 1,5 miliono di veicoli. Che vorrebbe dire un calo di poco superiore all’1% rispetto al 2019… E questo sarebbe a tutti gli effeti un miracolo se pensiamo alle catastrofiche previsioni di questa primavera. 

Ora è chiaro a tutti che il Covid ha dato una spinta enorme alla mobilità a due ruote. E questa spinta dovrebbe durare anche nei prossimi anni, per i quali è prevista ora una crescita costante delle immatricolazioni in Europa. 

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