Luca Ledda
Seconda vittoria consecutiva per Alessandro Botturi nell’Africa Eco Race, la gara che da qualche anno cerca di riproporre i percorsi e le emozioni della “vecchia” Parigi-Dakar.
Alessandro Botturi in sella alla sua Yamaha WR450F si riconferma campione, per il secondo anno consecutivo, dell’Africa Eco Race.
Anche quest’anno il “Bottu” ci ha regalato emozioni forti, in una gara giocata sul filo dei due minuti a tappa, incerta fino alla fine. Due settimane avvincenti, dove sono emersi il cuore, la testa e la determinazione dell’esperto pilota italiano.
«Questi gli ingredienti che alla fine hanno fatto la differenza, portando lui e la nostra Yamaha WR450 ancora una volta al successo» dice Andrea Colombi, country manager di Yamaha Motor in Italia.
Una vittoria importante che arriva dopo una partenza sottotono.
«Non ero più lo stesso e la caduta che avevo sofferto nella Panafrica aveva influenzato molto il mio modo di guidare. Non mi sentivo sicuro, continuavo a rivivere il brutto volo di fine settembre, e non acceleravo come avrei voluto. Poi piano piano mi sono sciolto, mi sono rilassato e ho ritrovato la voglia di guidare la moto». Dice lo stesso Botturi.
Esitazione che è durata ben poco e, già dal terzo giorno, Botturi ha accettato la sfida all’ultimo secondo con Pal Anders Ullevalseter, in seconda posizione al traguardo.
Pilota moderno e con un grande cuore, Botturi ha dedicato la vittoria all’amico ed ex compagno di squadra Paulo Goncalves, che proprio negli stessi giorni in cui lui si avviava al trionfo, moriva nella Dakar che si correva in contemporanea in Arabia Saudita.
Giovanna Guiso
Redazione
Daniela Bresciani
