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Superbike 2019, il punto tecnico dopo sei gare

superbike 2019

Il Mondiale Superbike 2019 è partito sotto il segno di Alvaro Bautista e della sua Ducati Panigale V4, imbattibili fino a gara-1 di Imola. Lì il primo stop, grazie ad un Grande Rea. Nella sesta prova di Jerez tutto sembrava tornato nella “norma”, con Bautista in fuga sia in gara-1 del sabato che nella gara sprint di domenica mattina. Poi in gara-2 la sua caduta ha concesso agli avversari una chance. Ma non ne ha approfittato Rea. Bensì Van Der Mark su una Yamaha che a Jerez sembra aver fatto un piccolo passo avanti.

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il podio di gara-1 a jerez. Primo Bautista, al centro, secondo Van Der Mark, a sinistra, terzo Rea, poi retrocesso al quarto posto in favore di Melandri, perché ha fatto cadere Alex Lowes all’ultima curva.

Il Mondiale Superbike 2019 è nato sotto il segno di Alvaro Bautista e della Ducati Panigale V4. Non c’è dubbio che siano loro i superfavoriti per la vittoria finale. Le prestazioni che hanno messo sul piatto nella prima parte della stagione non lasciano spazio ad interpretazioni diverse. Finora l’unico stop, l’unico momento in cui Bautista si è arreso agli avversari, è stata gara-1 di Imola. Lui non aveva mai girato sulla pista romagnola, e Rea invece vi guida come se fosse il giardino di casa sua. Risultato quindi prevedibile. 

Ma a Jerez, nella sesta prova del mondiale, Bautista ha rimesso i puntini sulle “i”. Dopo aver concesso a Rea la pole position, si è involato in gara-1 e ha salutato tutti come al solito. Idem nella gara “superpole” della domenica mattina. Insomma, sembrava un’altra noiosa gara come tutte le altre. Ma all’inizio del secondo giro, quando si era già involato, Bautista è caduto alla prima curva e ha così concesso a tutti una domenica di “libera uscita”. Fuori lui, si poteva pensare ad un Rea pronto ad approfittarne, ed invece non è stato così.

A Jerez si è vista una Yamaha finalmente in forma. Sarà per le particolarità della pista o per una vera crescita tecnica? Dobbiamo aspettare qualche altra gara per capirlo.

Van Der Mark in azione. Due secondi posti e una vittoria per lui a Jerez.

Perché per tutto il week-end, la seconda forza a Jerez è stato Van Der Mark. Non il campione del mondo. 

O meglio, potremmo dire che per tutto il week-end la seconda forza in campo sono stati la Yamaha e i suoi piloti. A parte lo sfortunato Lowes, che è stato tirato giù da Rea all’ultima curva di gara-1 mentre lottavano per il terzo posto. Lowes poi si è autoeliminato sia nella gara superpole che in gara-2. Ma Jerez ha visto un redivivo Melandri tornare a lottare per le prime posizioni e soprattutto un pimpante Van Der mark piazzarsi sempre alle spalle di Bautista nelle prime due gare con un passo che nessun altro poteva tenere.

E in gara-2 l’olandese ha lasciato Rea sul posto quando ha deciso di andarsi a prendere la vittoria.

All’arrivo Rea non era per nulla contento. Oltre a dover lottare contro un Bautista scatenato che gli sta lasciando solo le briciole, ora ha scoperto che pure la Yamaha in alcune occasioni può dargli del filo da torcere.

Resta da vedere se le prestazioni Yamaha di Jerez sono da considerarsi frutto della particolarità della pista o rappresentano finalmente una vera crescita tecnica che, visti gli investimenti sarebbe anche ora di vedere espressa… Aspettiamo qualche altra gara per giudicarlo.

Ma allora, il Mondiale Superbike 2019 lo sta vincendo la Ducati o lo sta dominando Bautista? Se guardiamo alle prestazioni di Chaz Davies, suo compagno di squadra, dobbiamo pensare che la risposta più vicina alla realtà sia la seconda. Chaz è in difficoltà dall’inizio dell’anno più o meno come lo era lo scorso anno con la bicilindrica. Viaggia sempre fra gare incolori e sprazzi di vitalità (come in gara-2 di Jerez prima di cadere insieme a Marco Melandri) che rispecchiano più o meno il suo rendimento dello scorso anno. Cioè è in grado di lottare per il podio in molte gare, ma nelle sue mani la Panigale V4 non sembra così superiore a Kawasaki e Yamaha ufficiali.

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Chaz Davies.

Insomma, ci deve essere molto del pilota nelle 13 vittorie fin qui conquistate dal team Ducati.

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