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Shift Automotive: si parla della mobilità senza le moto…

shift automotive

Dal 6 all’11 settembre si svolgerà a Berlino il salone IFA 2019. IFA è il salone più importante del mondo per le tecnologie del futuro. E quest’anno, all’interno di questo contenitore, è stato organizzato il convegno Shift Automotive. Un momento di incontro fra tutti coloro che sono interessati, a vario titolo, a disegnare e comprendere le problematiche della mobilità urbana del futuro. Parleranno relatori di ogni tipo. Politici, burocrati, tecnici, imprenditori… Peccato che non ci sarà un solo rappresentante del mondo delle due ruote. Come se la mobilità urbana non fosse un campo di interesse di costruttori e associazioni di categoria come ANCMA ed ACEM… Ma in che mani sono le moto e le due ruote in generale? Come possiamo sperare di sopravvivere in questo deserto intellettuale e manageriale dove non si ha una benché minima visione del futuro?

Shift Automotive è un importante convegno internazionale organizzato all’interno dell’altrettanto importante salone IFA di Berlino, in programma dal 6 all’11 settembre prossimo. l’IFA è il salone dell’innovazione tecnologica più importante del mondo. “Shift Automotive” vuole essere, all’interno di questo importante contenitore, un momento di riflessione di tutti gli addetti ai lavori sul tema della mobilità urbana, con una ovvia proiezione al futuro.

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Volete ridere? scorrendo la lista dei relatori e di tutti i rappresentanti delle istituzioni e dell’industria che saranno presenti, non si trova un solo rappresentante del mondo delle due ruote. Assurdo, ridicolo, inaccettabile!

Le nostre industrie, i rappresentanti delle istituzioni del mondo delle due ruote, e tutti gli enti preposti, non fanno altro che emettere comunicati in cui propongono, chiedono, implorano i governi di prendere in considerazione le due ruote anche in ottica di mobilità urbana e mobilità del futuro.  

E poi? Dopo i comunicati, cosa fanno? Si guardano intorno? Provano a uscire dal guscio minuscolo del nostro mondo per andare a proporsi nel mondo reale? Capiscono che bisogna muoversi in mezzo ai giganti per poter essere ascoltati? 

Oppure pensano che sia sufficiente organizzare convegni ai saloni delle moto o pregare il politico nazionale di turno per avere incentivi per l’acquisto degli scooter elettrici per risolvere i problemi del nostro settore?

Possibile che nessuno si sia reso conto che il mondo è cambiato da tempo?

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