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Sconto per le moto sulle Autostrade, più scaviamo e più marcio troviamo.

sconto telepass moto autostrade

Sconto per le moto sulle Autostrade, questa cosa degli 8200 abbonamenti telepass sottoscritti per godere (forse, come vedremo poi) di pochissimi mesi di sconto ha creato non poca agitazione nella redazione di Motospia.

Lo sconto per le moto sulle Autostrade non è stato rinnovato. La primissima verifica che è stata effettuata è stata presso due uffici fisici della società autostrade, due “punto blu” della bergamasca. L’impiegato del primo addirittura non aveva ben chiaro nemmeno cosa fosse lo sconto, mi ha domandato se fossi interessato allo sconto pendolari. Nel secondo punto blu sono stato più fortunato, la persona che ho interpellato conosceva la campagna del 30% e sapeva che non era più applicabile dal primo gennaio. Sospesa momentaneamente o chiusa, non aveva informazioni al riguardo. In ogni caso non più richiedibile e non più applicabile.

Bene, la notizia è confermata e si va in pubblicazione. Una volta verificata la notizia e condivisa c’era da fare la parte più rognosa, capire come e perché siamo arrivati a questo punto.

Interpellato l’ufficio stampa di Autostrade per l’Italia S.p.A. ci siamo trovati davanti ad un muro di gomma: la dichiarazione rilasciata è che loro sono solamente uno dei soggetti ad aver partecipato al tavolo dove sono state prese le decisioni, quindi, secondo loro, non ritengono di assumersi alcuna responsabilità.

Ci hanno invitato a rivolgerci all’AISCAT (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori) in quanto soggetto delegato a rispondere ai nostri quesiti.
L’ufficio stampa dell’Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori è apparso in difficoltà fin da subito. Nessuno ha voluto prendersi la responsabilità di rilasciare una dichiarazione, e ci è stato fornito il cellulare personale del dirigente in capo all’ufficio stampa.
Abbiamo quindi portato avanti l’inchiesta, disturbando al cellulare il dottor Giulio Coccia per avere la risposta che i suoi subalterni non hanno saputo (o forse voluto?) darci. La risposta a questo punto effettivamente l’abbiamo ricevuta, ma è una di quelle che lasciano l’amaro in bocca: l’AISCAT non ha responsabilità, non ha potere decisionale e nulla può se non quello che viene indicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Ed in questo caso il Ministero non si è mosso a favore dei motociclisti: la campagna di sconti non è stata rinnovata.

Il ministro dei trasporti e delle infrastrutture Del Rio, responsabile del mancato rinnovo dell’accordo, saluta i motociclisti

Ennesima dimostrazione del fatto che per il sistema gli utenti della strada contano ZERO, buoni solo per essere spremuti da tasse e balzelli ma mai degni di essere oggetto di attenzioni positive. Adesso siamo noi motociclisti, ma anche quando mettiamo il cavalletto alla moto e saliamo sulla macchina siamo “bistrattati e munti” quanto più possibile e sempre di più. Paradossalmente adesso che siamo a ridosso delle elezioni ci saremmo aspettati qualcosa in più dalla nostra classe politica, invece non solo non ci sono state nuove agevolazioni ma siamo stati colpiti dal solito aumento annuale e pure dall’eliminazione dello sconto per le moto. Oltre al solito danno la beffa.

Un altro punto certamente meritevole di attenzione, che non è stato oggetto di diffusione ai tempi: lo sconto (che non c’è più) non gravava sulle spalle delle società concessionarie, bensì su tutti i cittadini. L’accordo prevedeva infatti che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti avrebbe dovuto rimborsare alle società concessionarie delle autostrade la parte di pedaggio non riscossa, andando a caricare quindi su tutta la popolazione quel piccolo sconto fatto ai soli motociclisti.

Insomma un palese togliere da una tasca per mettere nell’altra. Così semplice la questione? Niente affatto! C’è da considerare l’aspetto economico degli 8200 apparati attivati per l’utilizzo esclusivo della moto, strumento necessario per avere lo sconto per le moto sulle Autostrade, che se richiesti come primo apparato costano al cliente finale € 15,12/anno oppure € 25,2/anno se aggiunti come secondo apparato in un contratto family. Per brevità calcoliamo una ventina di euro di media, che moltiplicati per i nuovi contratti significano € 164.000 in più di abbonamenti. Un giro d’affari da brividi, considerando che a guadagnare da questa campagna avrebbero dovuto essere i motociclisti.

Una nota di colore: ci arriva notizia dai social network che oltre a tutte le magagne sullo sconto per le moto sulle Autostrade di cui abbiamo già parlato ce ne sarebbe un’altra, del tutto non trascurabile: sia i pedaggi del primo periodo (quelli pagati a prezzo pieno tra il primo agosto ed il 15 settembre, che avrebbero dovuto essere oggetto di rimborso in un secondo momento ) che quelli che avrebbero dovuto essere direttamente addebitati in bolletta decurtati del 30% in alcuni casi non sono mai stati scontati.

Stiamo cercando di capire se si tratti di casi isolati o sia così per tutti, comunque questo è il tipo di testimonianza che proprio non ci fa piacere pubblicare.

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Che altro dire? A questo punto credo sia il caso di sentire il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per cercare di capire quantomeno se la promozione per lo sconto per le moto sulle Autostrade sia semplicemente stata dimenticata o volontariamente non rinnovata. Tutti gli elementi fanno pensare al secondo caso, visto l’oggettivo fallimento dei cinque mesi di sperimentazione.

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