Motospia

Uno moto o meglio uno scooter sono la soluzione per essere liberi di muoversi a Milano, a patto di essere pronti ad affrontare ostacoli e pericoli di ogni sorta: automobilisti, ciclisti, rotaie del tram e pavè su tutti

Milano è davvero una bella città, soprattutto in moto o scooter. Grazie alle due ruote si sa esattamente quanto tempo serve per raggiungere la destinazione, non si hanno problemi di parcheggio e le forze dell’ordine difficilmente ti fermano. Col due ruote si diventa persino invisibili per i mendicanti. Purtroppo, non è tutto rose e fiori. Girando per la città con la mia enduro stradale mi sono accorto della quantità di rischi che un motociclista o uno scooterista è costretto ad affrontare giorno dopo giorno prima di tornare a casa.

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Il nuovo skyline di Milano visto dal Duomo, fonte wikipedia

La prima cosa che mi hanno insegnato quando ho cominciato a muovermi sulle due ruote è prevedere, anticipare cosa faranno gli altri soprattutto i ciclisti e gli automobilisti se sono indisciplinati, ce ne sono di tutti i tipi: dal tassista quando non trasportano passeggeri, alla mamma che va a prendere i bimbi a scuola e per percorrere 800 metri con il SUV pensa di essere a bordo di un carrarmato e sono loro che quando si fermano spesso in doppia fila, aprono all’ improvviso le portiere incuranti di chi sopraggiunge.

I ciclisti indisciplinati sono da qualche anno un vero problema per la città. Hanno ricevuto il permesso da un assessore di passare con il rosso ai semafori, andare contromano, sui marciapiedi come fossero piste ciclabili, attraversare utilizzando le strisce pedonali. Tutte cose che se le fai con il tuo veicolo a motore ti fan saltare la patente a vita. Fate attenzione, perché oltre ad essere “disciplinati” secondo un codice tutto loro, sono arroganti e presuntuosi.

Tra gli automobilisti che girano per Milano, ci sono poi due categorie a cui prestare particolare attenzione: i tassisti e gli utenti del car sharing. I tassisti, quando hanno a bordo un cliente, procedono molto lentamente, trovando ogni espediente per far scorrere il tassametro (frenano quando scatta il giallo e hanno anche oltrepassato di poco la segnaletica orizzontale del semaforo, inchiodano per far passare i pedoni e cercano sempre la coda più lenta). Gli utenti del car sharing invece sono spesso persone che hanno molta fretta, pagano il servizio a minuti e sfrecciano a velocità ben oltre i limiti, spesso sono a digiuno di esperienze di guida e sono responsabili delle traiettorie più imprevedibili, protetti dall’anonimato per “la guida”.

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A milano prestate attenzione agli utenti del car sharing, pagano il servizio a minuto…

Se passi indenne con i ciclisti e gli automobilisti fai attenzione al pavè e alle rotaie, quel tocco retrò che rende la città più bella e romantica, ma per noi motociclisti sempre fonte di difficoltà: scivolosi (soprattutto se piove, ma anche se asciutto non da grip), spesso rattoppato con gettate di asfalto mal livellate che rendono difficili le manovre d’emergenza.

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PAvè e rotaie del tram, un mix pericoloso per i motociclisti e gli scooteristi a Milano

Assieme al pavè, la costante quantità di buche rendono il manto stradale un vero e proprio gruviera. Con la presenza della pioggia il tipico grigiore di Milano affiora, così come i pericoli per strada: la segnaletica orizzontale (per la quale usano a Milano vernici che sono più scivolose del ghiaccio, senza preoccuparsi di renderle “ruvide”, operazione che costa ma permette risparmi sociali non indifferenti) diventa molto scivolosa, le frenate si allungano e le pozzanghere nascondono buche e pericolosi avvallamenti. Dopo ogni temporale le buche a Milano spuntano come i funghi.

Buche a Milano dopo il temporale

Allora ci sorge spontanea una domanda “in città meglio la moto o lo scooter?”. Da motociclista non ho dubbi, rispondo “scooter”. È un mezzo più compatto, più leggero da spostare e meno ingombrante da parcheggiare, ha più capacità di carico (il vano sottosella è una manna dal cielo a volte) non scalda eccessivamente come fa una moto e consuma molto meno. Quale sceglierei oggi? Senz’altro l’Honda XADV, la versione on off di Integra, il nuovo veicolo definito il SUV a due ruote.

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Honda X-ADV, il nuovo scooter SUV di Honda

Con questo mio pensiero voglio ricordare a tutti gli automobilisti, ai ciclisti e agli addetti alla manutenzione delle strade che forse anche loro hanno tra i loro cari uno scooterista o un motociclista che si muove sulle due ruote in città e che ogni giorno rischia la vita: rispettateci

Milano è una città stupenda e piena di tesori nascosti, che vale la pena vivere e scoprire. Spesso dietro ad alcuni palazzi orrendi si trovano delle piccole piazzette o dei parchi che sono letteralmente una perla verde in mezzo al grigiore della quotidianità. Non esiste niente di più bello dell’andare in giro nei weekend o di sera alla ricerca di questi tesori che la frenetica routine milanese ci nasconde. Il tutto, non guasta, senza preoccuparsi dell’Area C.

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L’area C a Milano, il centro storico gratuito per le due ruote

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