La Brixton Cromwell 250 unisce tutti i pregi che si cercano in una moto “entry level” per l’uso in città. Costa poco (3.600 Euro), è facilissima da usare perché è compatta e ha la sella vicina a terra, può entrare in tangenziale e soprattutto ha un look all’ultima moda. E fa onestamente il suo lavoro.
Con l’invasione di moto di piccola e media cilindrata orientali cui stiamo assistendo da qualche anno, è sempre difficile scegliere. Ma ci sono “prodotti” che meglio di altri sposano i gusti e le aspettative dei motociclisti europei. Fra questi vanno senza dubbio elencate le Brixton Cromwell 125 e 250. Brixton è un marchio del gruppo austriaco KSR. Le sue moto vengono progettate in Austria ma prodotte in Cina. Questo le rende vicine ai nostri gusti e abbastanza economiche da convincere sempre più utenti a entrare nelle concessionarie. Noi abbiamo provato recentemente la versione 250, e dobbiamo dire che è difficile trovare qualcosa di simile sul mercato nel rapporto qualità/prezzo/funzionalità.
La piccola monocilindrica austro/cinese ha una forte caratterizzazione estetica in salsa scrambler, e questo attira subito lo sguardo e fa venire voglia di inforcarla. Non si fa mancare le protezioni a soffietto degli steli forcella, una lunga sella trapuntata, i cerchi a raggi e la ciliegina del rivestimento termico sui tubi di scarico che fa tanto anni ’60.
Appena in sella ci si sente subito a proprio agio. Chi ha una grande esperienza la trova facile come una bicicletta. E chi è alle prime armi si sente rassicurato da una seduta vicinissima a terra e da una gestione molto facile nelle manovre da fermo e nelle partenze, che sono i due pregi essenziali che cerca chi si avvicina per la prima volta al mondo della moto.
La dotazione della Cromwell è estremamente essenziale. Ma ha spunti interessanti, come il manubrio verniciato in nero opaco, la strumentazione con un piccolo display LCD, e il faro tondo a LED, due freni a disco dotati di ABS e gli ammortizzatori posteriori regolabili nel precarico della molla.
Il motore monocilindrico quattro tempi raffreddato ad aria da 13 kW (17,6 CV) non ha certo velleità sportive. ma gira rotondo e fluido sin da meno di 2.000 giri fino quasi a 9.000 giri indicati (sì, in effetti il fondoscala del contagiri a quota 16.000 è decisamente esagerato) senza vibrazioni fastidiose nelle parti a contatto del pilota.
La dinamica di guida è facile e rassicurante. L’avantreno è solido fra le mani ma la Cromwell è davvero agile e reattiva, e la discesa in piega è sempre equilibrata. Insomma, una moto capace di regalare sorrisi e un sano divertimento a chi è alle prime armi. Oltre ad una onesta funzionalità a chi ha bisogno di un mezzo di trasporto cittadino e non vuole “piegarsi” alla funzionalità degli scooter.
Due soli i “difetti” che possiamo annotare dopo il nostro breve test. La leva del cambio è troppo distante dalla pedana. E la leva del freno anteriore ha una forma poco anatomica ed è abbinata ad una pompa poco mordente. Insomma, per frenare con decisione bisogna mettere in conto uno sforzo superiore alla media con la mano destra.