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I filtri aria secondo Guglatech

Il filtro aria è una di quelle componenti a basso costo che cambia radicalmente il comportamento del motore della nostra moto. Solitamente, si cambia quando lo dice il meccanico oppure quando cambiamo lo scarico e vogliamo una maggiore quantità di aria all’interno della miscela aria-benzina.
Su alcune moto, la sostituzione del filtro aria fa sì che possiamo sentire il suono dell’aspirazione durante le accelerazioni più vigorose. Sebbene sia molto bello, non vuol dire che faccia bene alla moto.
Per capire quali forze si muovono dietro lo studio del perfetto filtro aria e cosa significa avere una componente di buona qualità, abbiamo fatto qualche domanda alla Guglatech, azienda italiana che lavora da diverso tempo in questo settore, con dei prodotti completamente diversi dagli altri.

Quanto è importante avere un filtro aria efficiente?

Se per efficiente si intende un filtro che blocchi il particolato dannoso e protegga il motore, è fondamentale; se invece per efficiente si intende un filtro che faccia passare molta aria a discapito della protezione, direi che più male che bene.

Il filtro aria deve svolgere due importanti mansioni: ottimale protezione dal particolato e garantire una perfetta fluidodinamica, per permettere il corretto funzionamento del motore. Noi puntiamo moltissimo su di una protezione estrema con laminazione del flusso di entrata.

Quando arriva il momento di cambiare il filtro aria, è meglio scegliere componentistica aftermarket oppure rimanere fedeli alla componentistica OEM?

Filtro aria aftermarket visto al microscopio: i pori molto aperti non riescono a fermare le micropolveri

Per molti anni OEM è sempre stato sinonimo di maggior qualità, in molti casi è ancora così. Quando si sceglie un prodotto aftermarket spesso si dimenticano i parametri della componentistica di serie. Un buon filtro aria aftermarket può addirittura superare le specifiche di un prodotto OEM, ma è importantissimo poter valutare correttamente cio’ che si sta acquistando e per quale utilizzo.

Quali sono i limiti dei filtri aria che troviamo di serie sulla nostra moto?

Sono fondamentalmente tre: una volta finita la loro azione non posso essere rigenerati in alcun modo, la loro sensibilità agli agenti atmosferici e alcuni modelli sono frutto di una non perfetta analisi delle reali esigenze di protezione/flusso del motore

E una quarta non proprio ufficiale: alcune marche, anche molto blasonate, scelgono di risparmiare sui prodotti per aumentare i margini a discapito della vera qualità del prodotto, non dico altro.

Quali sono i punti da tenere in considerazione per sviluppare un buon filtro aria?

Sono la persona meno indicata per rispondere, la mia ossessione per la protezione viene sempre in primis e questo limita molto la possibilità di sviluppare un filtro, ovviamente semplicemente plug&Play utilizzando la scatola filtro originale, che possa davvero dare nuove caratteristiche al motore. Per noi la protezione, facilità di manutenzione, durata e mantenimento delle caratteristiche del motore sono i fattori primari.

Cosa contraddistingue il filtro Guglatech dal filtro aria aftermarket?

I materiali di qualità nettamente superiori, la coerenza nel cercare sempre la massima protezione e la facilità e eco-compatibilità nella manutenzione

E per la manutenzione?

A seconda dei filtri, basteranno solo acqua e due gocce di sapone. Se invece si cerca la massima protezione, anche in presenza di particolato finissimo, poche gocce di olio per filtri aria, magari il Rock Oil Factory Eco Foam per le sue caratteristiche eco-compatibili, e non ci saranno problemi nemmeno girando per il mondo

Solitamente, quando si cambia il filtro aftermarket, si sente che ai bassi regimi la moto perde qualcosa. Coi filtri Guglatech succede la stessa cosa?

Qui purtroppo il marketing negli anni ha creato un mostro che si mangia la coda.
Più aria ormai viene identificata con più cavalli, quindi tutti a pompare volumi di aria con filtri sempre più permeabili, ma spesso decisamente non protettivi. Alcuni lasciano semplicemente passare polvere a tutti i livelli, che ottengono solo svuotamenti dovuti ad errati apporti d’aria.
Aprire il filtro può, sempre che la mappatura di iniezione possa compensare agli alti regimi con il corretto apporto di benzina, portare alcuni benefici smagrendo la miscela aria-benzina.

Tuttavia, ai bassi regimi, il motore non potrà beneficiare del massiccio apporto di aria non “laminata” e spesso in turbolenza per errati flussi perdendo coppia. Noi cerchiamo di migliorare a parità di mappa e possiamo sfruttare un lieve adattamento della stessa, ma cerchiamo sempre di non snaturare lo spirito dei motori. Spesso i motori dotati dei nostri filtri acquistano un maggior vigore ai bassi, con una miglior propensione al salire di giri del motore senza per forza puntare al guadagno puro in alto.

La nostra nuovissima serie Sport Production per esempio, nata per le moto con leggere preparazioni per pista, diventa il perfetto connubio fra un’ottima coppia e un migliorato allungo, ma sempre tenendo la protezione come parametro fondamentale nel design di un ottimo filtro aria.

La trama del filtro aria Guglatech visto al microscopio

Come moltissimi accessori o capi tecnici, leggendo la cartella stampa sembra che anche i filtri Guglatech sia la soluzione definitiva. I contenuti tecnici ci sono, così come le innovazioni, adesso ci aspetta la prova sul campo. Abbiamo lanciato la sfida e siamo certi che Guglatech non si tirerà indietro di fronte ad un test su strada…

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