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Drastici tagli in arrivo per Harley Davidson… e non solo

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La Harley Davidson, già in profonda crisi prima dell’arrivo del coronavirus, sta preparando drastici tagli dei costi per il futuro. Ma possiamo essere certi che presto seguiranno altri… anche in Europa e Giappone.

Che Harley Davidson fosse in una profonda crisi (economica ed “esistenziale”) già prima dell’arrivo del coronavirus voi lettori di Motospia lo sapete molto bene. Proprio a fine febbraio si era arrivati alla “separazione consensuale” con l’allora CEO Matt Levatich. Ed è di pochi giorni fa la notizia delle furiose lotte intestine fra i maggiori azionisti per definire il nuovo Board of Directors che poi nominerà il nuovo comandante in campo… Ruolo che in questo momento viene svolto, ad interim, da Jochen Zeitz. Ebbene, proprio Jochen Zeitz ha reso noto in questi giorni drastici tagli ai costi da parte di Harley Davidson. E ha anche annunciato il ritiro delle previsioni di utili per il 2020 dalla “guida per gli azionisti”. Questo significa che la Casa di Milwaukee sa che nel 2020 non ci saranno utili… Bensì pare che si prevedano perdite del 25% sulle vendite 2019. Che già non erano state brillanti. Per dirla tutta, prima del coronavirus Harley Davidson guadagnava più investendo i capitali che vendendo motociclette!

Per salvare l’azienda, tutti i lavoratori USA che sono a casa da 18 marzo sono ora in stato di “licenziamento temporaneo”. Il che significa niente stipendio. Ma almeno hanno salva la copertura assicurativa per il momento. 

«Gli effetti di COVID-19 sulle economie di tutto il mondo sono stati rapidi e senza precedenti — ha affermato Zeitz —. È essenziale per noi rispondere rapidamente, adattare e posizionare l’azienda per gestire le sfide a breve termine mentre ci prepariamo a rienergizzare il business per la ripresa e oltre.”

Di conseguenza Harley sta organizzandosi per ridurre i costi in diversi modi. Ha dichiarato che attuerà una riduzione significativa di tutte le spese non essenziali. Inoltre ha deciso per  la riduzione temporanea degli stipendi (-30% per i manager, dal -10 al -20% per tutti gli altri impiegati) e non distribuirà bonus al consiglio di amministrazione (cosa che non sarebbe avvenuta comunque in mancanza di utili). E sarà attuato anche un blocco delle assunzioni. Harley-Davidson afferma che attuerà simili azioni di riduzione dei costi anche al di fuori degli Stati Uniti.

Anche l’altro “gigante” USA del comparto moto (il gruppo Polaris-Indian) ha già deciso dei tagli simili a quelli di Harley Davidson.

Le riduzioni decise da Harley Davidson arrivano dopo la riduzione dei costi già dichiarate dalla società “madre” di Indian Motorcycle, cioè la Polaris, dove il CEO Scott Wine ha sospeso il suo intero stipendio per il resto dell’anno. Altre riduzioni di Polaris includono il ritardo degli aumenti salariali per il personale, due settimane di ferie gratuite per alcune categorie del personale e una riduzione del 20% per gli altri impiegati, compreso il gruppo dirigente esecutivo.

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