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CIRCUITO DI IMOLA: UBERTO SELVATICO ESTENSE VS SINDACO 5 STELLE

CIRCUITO DI IMOLA. BILANCI IN ROSSO, LO SPONSOR DEKRA SE NE VA

La battaglia per il circuito di Imola si fa cruenta. Il presidente di Formula Imola, società che ha in gestione l’autodromo, nei giorni scorsi ha querelato il Comune di Imola, guidato dal nuovo sindaco 5 Stelle Manuela Sangiorgi, al culmine di una contesa a suon di dichiarazioni sempre più accese delle parti, nell’ultima delle quali la Sangiorgi chiedeva le dimissioni di Selvatico dalla presidenza di Formula Imola.

CIRCUITO DI IMOLA
La torre Dekra, all’ingresso del circuito di Imola

Per chi non lo sapesse, Formula Imola è posseduta al 100% dal Con.Ami. (Consorzio Azienda Multiservizi Intercomunali):  un consorzio di servizi fra 23 comuni emiliano/romagnoli e toscani, di cui Imola detiene il 65% delle quote e quindi ha sempre avuto un ruolo predominante all’interno del consorzio e del relativo consiglio di amministrazione.

Quando i 5 Stelle erano all’opposizione rispetto al governo targato PD della città di Imola, hanno sempre criticato la gestione dei fondi Con.Ami. (da sottolineare che produce ogni anno utili per circa 10 milioni di euro), soprattutto quella parte che il Con.Ami. destinava al ripianamento dei bilanci di Formula Imola. Inoltre, i 5 Stelle sono sempre stati dalla parte del comitato cittadino che lotta contro il circuito per la sua rumorosità, tant’è che al circuito di Imola vengono imposte e fatte rispettare normative antirumore molto severe già da tanti anni.

Una volta preso il potere, i 5 Stelle hanno chiesto e ottenuto almeno in parte le dimissioni del CdA del  e al tempo stesso hanno comunicato ai responsabili di Formula Imola le intenzioni di ridurre ulteriormente le giornate “rumorose” a disposizione del circuito.

CIRCUITO DI IMOLA
Il sindaco di Imola Manuela Sangiorgi

Non bastasse questo, il nuovo governo cittadino ha modificato la legge sulle imposte pubblicitarie, al punto che l’unico vero sponsor del circuito, la Dekra, che dava il nome alla storica torre all’ingresso della pista, ha recentemente reso nota la sua intenzione di recedere dal contratto di sponsorizzazione a causa dell’innalzamento dei costi. Infine, negli ultimi mesi la sindaca Sangiorgi ha più volte chiesto pubblicamente le dimissioni di Uberto Selvatico Estense, presidente di Formula Imola (supportata in parte anche da altre forze politiche di opposizione). Selvatico Estense, dal canto suo, rigettando queste richieste, ha manifestato in diverse occasioni il suo disappunto per quei provvedimenti che secondo lui saranno deleteri per la gestione futura dell’autodromo dopo averne già pregiudicato i risultati del recente passato (sullo sfondo la presentazione di un bilancio 2018 in rosso).

CIRCUITO DI IMOLA
Uberto Selvatico degli Estensi, presidente del circuito di Imola

L’ultimo tassello della disputa si è aggiunto il 28 febbraio. Selvatico Estense ha comunicato di aver querelato per diffamazione il comune di Imola, dichiarando al corrispondente della testata locale “Corriere di Romagna”: «È chiaro l’intento di screditare la mia persona, nonché l’esplicito tentativo di mobbing, nell’ambito di un proclamato spoil system di stampo bolscevico a cui mi sento tuttavia di essere completamente estraneo, non essendo un soggetto politico o di nomina politica».

Selvatico ha poi proseguito sulle pagine del Corriere di Romagna: «vorrei ricordare che non ho deleghe di gestione, ma di rappresentanza e coordinamento del Consiglio di amministrazione, strettamente legato all’osservanza delle linee di indirizzo strategico del socio pubblico». «La gestione, che è di norma delegata al direttore generale, è inoltre, come ben dovrebbe sapere l’amministrazione comunale, sottoposta altresì alla “direzione e coordinamento del socio unico”, parole il cui significato non può essere equivocato».

Scendendo nel dettaglio delle scelte di indirizzo dichiarate dal comune, Selvatico aggiunge: «Quella di non voler costruire le barriere e ridurre le giornate in deroga porta all’impossibilità di ospitare eventi quali la Superbike o il Mondiale Motocross, ovvero potenzialmente anche di andare incontro alle previsioni liquidatorie previste dalla legge Madia».

Insomma per riassumere la situazione: I 5 Stelle vogliono tener fede ai loro obiettivi politici (riduzione giornate rumorose), ma il presidente di Formula Imola (il cui CdA è stato nominato quando il Con.Ami. era espressione di un governo cittadino diverso), non è d’accordo con questi provvedimenti e fa pubblicamente presente che a suo parere queste decisioni porteranno a bilanci sempre più in rosso.

In mezzo alla contesa, un circuito debilitato da anni e anni di normative antirumore severamente applicate che ne hanno progressivamente ridotto la capacità di produrre reddito.

Nel frattempo, la società locale che si occupa di promozione turistica IF-Imola Faenza Tourism Company, che proprio recentemente ha calcolato in oltre 9 milioni di euro la ricaduta economica positiva sul territorio nel 2017 e nel 2018 grazie agli eventi organizzati sul circuito di Imola, per bocca del suo presidente Gianfranco Montanari chiede alle parti di trovare un accordo per il bene della comunità.

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