CBR 1000 RR-R: in Inghilterra costa come la Panigale V4

Honda UK ha svelato i prezzi della nuova CBR 1000 RR-R sul mercato inglese. La versione base costerà l’equivalente di 23.470 Euro, mentre la RR-R/SP costerà in Inghilterra 27.580 Euro. Ma per sapere quanto dovremmo pagarla in Italia bisognerà attendere l’inizio di gennaio.

Non cìè dubbio che una delle domande più ricorrenti in questi giorni fra gli appassionati sportivi sia: “Quanto costerà la nuova Honda CBR 1000 RR-R?”. naturalmente tutti ci aspettiamo un prezzo più o meno allineato alla concorrenza. Ma stando a quando reso noto in questi giorni da Honda UK, purtroppo non sarà cosi…

La filiale inglese, infatti, ha annunciato per la nuova e attesissima quattro cilindri giapponese delle quotazioni abbastanza elevate. Almeno per quanto riguarda il mercato inglese. Da un tweet di Honda Inghilterra, infatti, apprendiamo infatti che la CBR/RR-R in versione standard costerà nel Regno Unito 19.999 sterline (23.470 Euro). Mentre la versione SP costerà 23.499 Sterline (27.580 Euro). Se andiamo a confrontare i prezzi inglesi della nuova Honda con i prezzi delle sue due maggiori concorrenti, scopriamo che nel regno unito chi vorrà la CBR versione standard dovrà sborsare circa 4.000 sterline in più rispetto alla equivalente versione della BMW S 1000 RR e circa 3.000 sterline in più rispetto alla Yamaha R1.

Una politica commerciale davvero inusuale per Honda. A questo punto c’è da credere che in Honda siano talmente convinti della superiorità della loro nuova quattro cilindri, da permettersi di fissare un prezzo decisamente più alto della concorrenza diretta. Con questi prezzi, la nuova CBR/RR-R in Inghilterra si quota infatti esattamente allo stesso livello di una Ducati Panigale V4. E, per fare un raffronto con la vecchia CBR, si può notare che la nuova versione base RR-R costa quanto costava la vecchia versione SP.

Ora non ci rimane che attendere l’inizio di gennaio per vedere se anche in Italia i prezzi saranno fissati su livelli così alti, oppure se Honda Europa deciderà per quotazioni più “abbordabili” sul nostro mercato.