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CB 750 Four con carter fuso in terra all’asta a Las Vegas

CB 750 four

Quando decise di produrre la mitica CB 750 Four, la Honda non era sicura che avrebbe avuto successo. Quindi all’inizio decise di produrre i carter motore con il sistema della fusione in terra, più conveniente per i piccoli numeri. Subito dopo fu costretta a produrli in conchiglia visto l’enorme successo. Quindi i pochi esemplari con motore fuso in terra sono i più rari… Questo andrà all’asta a gennaio a Las Vegas.

Quando decise di produrre la CB 750 Four, nel 1969, la Honda non era sicura del fatto che avrebbe avuto successo. Oggi sappiamo che quella è stata la moto più iconica del 20° secolo, ma prevederlo allora era davvero difficile…

Per questo motivo fu deciso che i primi carter sarebbero stati realizzati con il sistema della fusione in terra anziché con la più rapida fusione in conchiglia che richiedeva la realizzazione di costosi stampi, necessari per una rapida produzione di massa. 

cb 750 four

In questo modo la Honda potè mantenere relativamente bassi i costi di produzione sui primi modelli del 1969. La fusione in terra costa meno (per fare pochi esemplari) ed è più facile cambiare il design del carter in caso di necessità, ma il sistema di produzione è più lento. Se la CB750 fosse stata un flop, questo non sarebbe stato un problema e la Honda avrebbe risparmiato un po’ di denaro sulle attrezzature. Ma dopo la presentazione fu subito chiaro che la CB750 era destinata ad avere un enorme successo, quindi la Honda preparò rapidamente gli appositi stampi dei carter motore per produrla il più rapidamente possibile.

cb 750 four

Quindi, nel mondo, esistono poche CB 750 Four, prodotte già nel 1969, con il carter motore fuso in terra. Una di queste, la numero 1.484, andrà all’asta fra pochi giorni a Las Vegas. 

La CB 750 Four è stata prodotta e venduta in circa 500.000 esemplari quindi è facile intuire il valore di una simile rarità… Tant’è che nel sito che ne pubblicizza l’asta (Mecum Auctions) non viene neanche indicato il prezzo base. Si legge comunque che la moto è stata completamente restaurata negli anni ’90 e da allora ha percorso solo circa 400 miglia. Per chi fosse interessato, l’appuntamento con la storia è per il 21-26 gennaio 2020 a Las Vegas.

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