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BMW S 1000 RR: si scherza con l’iRace kit ma la moto ancora non c’è

Che la nuova BMW S 1000 RR, presentata lo scorso novembre al Salone di Milano, fosse una moto concepita e realizzata pensando alle corse, è fuori di dubbio. Nella sua carta d’identità ci sono 207 CV dichiarati, 193,5 kg di peso a secco dichiarato (per la versione M) e una miriade di novità tecniche all’avanguardia. Sia nel motore, che nella ciclistica. l’1 aprile BMW ha presentato anche un mirabolante kit racing che ne innalza il potenziale e “gira da solo” in pista su tempi record! Meraviglioso, ma magari è solo un pesce d’Aprile… Però la moto quando arriva?

Nuova BMW S 1000 RR: l’obiettivo dichiarato dal costruttore al momento della presentazione era chiaro. «Abbiamo progettato questa terza versione della nostra sportiva a quattro cilindri perché fosse almeno un secondo al giro più veloce della vecchia in pista, più facile da gestire e almeno 10 kg più leggera».

Obiettivi ambiziosi, ma conoscendo il background del vecchio modello, che praticamente ha dominato le scene del mondo racing per un decennio, molti appassionati non si sono fatti pregare per dare credito alla BMW.

il nuovo motore, più potente e leggero.

Una grandissima attesa ancora non soddisfatta

Insomma, c’è grande, grandissima attesa per la nuova BMW S 1000 RR, cattivissima quattro cilindri bavarese. 

Il problema è che ancora non si  sa quando i concessionari potranno averla in vetrina. Per il momento si limitano a raccogliere gli ordini, firmare i contratti e promettere che «Appena arriva te la posso consegnare».

Ma quando arriverà in Italia? Bocche cucite. Non esiste ancora una data certa per le consegne. Ai concessionari è stato fatto capire che i primi esemplari della moto potrebbero arrivare a giugno. Ma senza fissare veramente una data. Il fatto che non esista ancora una data ufficiale, conoscendo la teutonica maniacalità in tema di programmazione, può far pensare che anche l’obiettivo di giugno potrebbe non essere rispettato.

Ma andare oltre giugno con le consegne vorrà dire aver perso una intera stagione di vendite.

Insomma, si ha l’impressione che la presentazione sia stata anticipata di molto rispetto alla reale disponibilità della moto, più che altro per fare un’azione di “disturbo” del mercato. Si è fatta venire l’acquolina in bocca a molti potenziali clienti, distogliendo il loro sguardo da altri modelli (ad esempio la Ducati Panigale V4).

Non c’è la moto, ma intanto si presenta un mirabolante kit dedicato iRace… Pesce d’aprile?

Nel frattempo però, incuranti del malumore che comincia a serpeggiare fra chi la moto l’ha già ordinata e chi vorrebbe ordinarla, in BMW presentano il kit iRace, che, avvisano, sarà disponibile da settembre 2019. Sinceramente sembra proprio un pesce d’aprile ben orchestrato. Non a caso il comunicato stampa è datato 1 aprile 2019.

Si tratterebbe di un kit racing che alza ulteriormente il livello della sfida. Come ricorderete, BMW già lo scorso anno presentò un prototipo di moto a guida autonoma, la R 1200 GS. Ebbene, questo kit iRace, stando al comunicato, prenderebbe le mosse da quella esperienza e la applicherebbe sulla S 1000 RR. Per consegnare  agli utenti una moto che è in grado di decidere autonomamente quando accelerare, frenare, cambiare marcia e piegare! Il tutto in quattro modalità diverse: Beginners, Sportsman, Advanced e Unlimited. 

Si, avete capito bene: farebbe tutto la moto! Nel Beginner mode  sarebbe capace di girare a otto secondi dal record della pista (e già questo per molti amatori sarebbe da infarto). Nella modalita Sportsman si scende a cinque secondi dal record. Con l’Advanced mode si arriva a 1,5 secondi dal record. Record che si può ottenere affidandosi all’Unlimited mode.

Bello scherzo… ma chi avrebbe il coraggio di provarlo?

Con l’elettronica di oggi in teoria si potrebbe fare tutto. Anche un sistema come l’iRace che secondo BMW controllerebbe la risposta del gas, la cambiata, la frenata, e gli angoli di piega realizzando cambi di direzione velocissimi in funzione delle necessità. grazie a  due attuatori elettromagnetici nella forcella che avrebbero tempi di reazione dell’ordine dei millisecondi.

Unica abilità richiesta al pilota, a questo punto, sarebbe quella di avere il coraggio di tenere aperto il gas.

Bè, complimenti per lo scherzo! ma scherzare su una moto che è ancora un fantasma magari può far arrabbiare chi la sta aspettando da mesi…

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