Pochi giorni fa, nell’articolo dedicato ai risultati del mercato moto dei primi tre mesi dell’anno, avevamo sottolineato l’exploit della Yamaha Tracer 900. Con quasi 1000 unità consegnate la Tracer ha conquistato un inaspettato terzo posto assoluto fra le moto. E la sorellina Tracer 700 non è stata da meno, con circa 350 unità immatricolate.
Yamaha Tracer: un successo. Successo a cui hanno contribuito sicuramente anche le versioni GT della 700 e della 900. Versioni che sono la vera novità 2019 di questi due modelli.
La Tracer, in entrambe le cilindrate, è una moto da turismo, quindi c’era da aspettarsi che le versioni 700 GT e 900 GT, dotate di sella più comoda, parabrezza più protettivo e due belle borse laterali in tinta con la carrozzeria, avrebbero avuto un buon successo.
E così infatti è stato. Tutti felici dunque, Clienti e concessionari. Ma c’è un piccolo problema. Le moto sono arrivate e stanno arrivando ai clienti che le hanno ordinate. ma non complete. Il kit “GT” infatti, per questioni logistiche, viene spedito a parte. O meglio… dovrebbe essere spedito a parte. Ed è qui che il meccanismo della programmazione (solitamente perfetta) dei costruttori giapponesi, nel caso di Yamaha si è inceppato.
Arrivate le Tracer GT, ma mancano le staffe e le borse laterali.
Stando alle nostre informazioni, sulla maggiori parte delle Tracer GT finora consegnate, manca tutta la parte del kit relativo alle borse laterali.
Siamo riusciti a sapere di moto consegnate dapprima senza staffe portaborse e borse. Poi di staffe arrivate e montate in un secondo tempo, ed infine di kit borse che in alcuni casi sono arrivati con due esemplari dello stesso lato (due borse sinistre per la precisione) e in molti altri, peggio ancora, devono ancora arrivare.
Ma la vera notizia è questa: sembra che tutti coloro che hanno già ritirato la moto, faranno fatica a godersela nel pieno delle sue potenzialità turistiche nel corso della classica gita di Pasqua.
Si, avete capito bene. La combinazione di un successo di vendite che non era stato preventivato di tale portata, e una organizzazione logistica che evidentemente non è stata all’altezza della situazione, fa si che fino a dopo Pasqua Yamaha difficilmente riuscirà a fare felici i suoi clienti.
Insomma, un incidente di percorso che proprio non ci voleva in un momento come questo, dove sembra che il mercato stia dando finalmente segni confortanti dopo anni ed anni di vendite ridotte al lumicino. Evidentemente la depressione causata dalla crisi ormai decennale ha lasciato il segno nelle organizzazioni delle varie Case.