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Vespa storica elettrica, green col retrokit di MotoVeloci

Vespa storica elettrica

Vespa storica elettrica. Per molti potrebbe sembrare una bestemmia, per tanti altri invece è il futuro. Stiamo parlando di retrofittare un powertrain elettrico su una vespa storica.

Vespa storica elettrica. Esatto, si parla di togliere tutto quello che ha a che fare con il romantico (o preistorico, a seconda del vostro punto di vista) odore di benzina, quindi serbatoio e motore a due tempi ed installare rispettivamente una batteria su misura ed un motore che, come altri veicoli elettrici (nati tali o così trasformati) ci hanno insegnato sa offrire prestazioni ben lontane da quelle dei motori a combustibile fossile. I ragazzi riminesi di MotoVeloci hanno realizzato un kit completo di tutto il necessario per la trasformazione che può essere installato da un meccatronico in circa 2/4 ore sulle vespa 50N, 50R, 50Special, 90, 90SS, 125 Primavera, 125 ET3, tutti i modelli PK 50 e 125.

Vespa storica elettrica, le batterie sono estraibili

Molto interessante la soluzione tecnica prescelta per effettuare la trasformazione in Vespa storica elettrica: mentre dal punto di vista della zona motore non cambia molto, semplicemente l’unità elettrica sostituisce quella termica, stessa posizione e forma, è sotto la sella che troviamo la parte più interessante del kit: il pacco batteria è leggero ed estraibile, così che sia possibile estrarlo e portarlo a casa o in ufficio per effettuare la carica. È abbastanza piccolo da lasciare lo spazio per portare sempre il caricatore, ed è inoltre presente un indicatore di stato della carica della batteria.

Vespa storica elettrica

Vespa storica elettrica

Qualcuno potrebbe storcere il naso, la posizione non è delle più comode. Guardando l’altro lato della medaglia, non ci sono display o serie di led sul manubrio in vista, a salvaguardia dell’originalità del veicolo. È comunque possibile monitorare tutti i parametri del nostro nuovo/vecchio veicolo elettrico da una app sullo smartphone, che si connette al kit di MotoVeloci tramite bluetooth. Da notare che mentre alcuni componenti della vespa vanno sostituiti al fine di ottimizzare il risultato finale (lampadine e clacson) altri elementi direttamente a contatto con il kit rimangono originali, nello specifico la ruota ed il freno posteriore, che sono elementi tipici di questi veicoli.

Vespa storica elettrica

Come già detto la trasformazione in Vespa storica elettrica è una cosa molto semplice: è sufficiente acquistare il kit e rivolgersi ad un meccatronico. Il suo lavoro verrà facilitato dalla presenza nel bundle di un video tutorial: così che tutte le operazioni possano essere svolte nel massimo della facilità. Ovviamente il passo precedente è quello di acquistare una vespa in stato pressoché perfetto o comunque procedere con un restauro, in modo che possa passare con successo qualsiasi tipo di prova in MTCT e garantire il massimo della sicurezza. Finita la parte pratica rimane quella burocratica: la vespa non dovrà infatti più riportare i dati del motore termico sul libretto ma quelli del suo nuovo propulsore ad elettroni.

Vespa storica elettrica, la burocrazia colpisce le due ruote

Purtroppo ad oggi il decreto retrofit valido per le automobili non è applicabile a motocicli e ciclomotori. Questo vuol dire che la procedura snella ed economica per la registrazione al PRA della modifica finora descritta non è di facile realizzazione (né tantomeno economica). Allo stato attuale dei fatti per poter circolare su strade aperte al pubblico con un veicolo dotato di questo retrokit è necessario procedere con la pratica di omologazione come esemplare unico. Una bella seccatura non solo procedurale, ma anche per quanto riguarda i costi che possono arrivare ai 2000 euro per ogni singola vespa. Questi 2000 euro abbassano notevolmente l’appeal di una trasformazione del genere, perché sono da sommare al costo del retrokit pari a 2290 euro. Queste cifre scoraggerebbero qualunque appassionato dell’elettrico o cittadino dall’animo green. L’azienda sta però lavorando gomito a gomito col governo per snellire (e rendere più economici) gli adempimenti necessari.
Per metà 2020 si prevede che l’iter possa diventare lo stesso delle auto, e quindi la modifica possa diventare fattibile con soli 200 euro per la parte burocratica.

Vespa storica elettrica

Questa modifica molto interessante non deve essere intesa solamente come un’ultima spiaggia per far circolare veicoli che potrebbero essere bloccati da nuove e più stringenti future normative, ma anche come un modo per ridare nuova vita in chiave ecologica a veicoli che sono nati in un’altra epoca con altri mezzi tecnologici a disposizione dei progettisti, e che quindi risultano essere insostenibili nel mondo di oggi (ecologicamente parlando).

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