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TEST TUONO V4 1100 RR

“Fa paura!”. Sono le prime parole che ho pronunciato appena sceso dalla Tuono V4 1100 RR. Non che avessi fatto chissà cosa, solo il tragitto dal concessionario Oldrati di Milano fino a casa ma, l’erede della moto che sognavo da ragazzo, quella prima Tuono che mi fece innamorare nel 2002, mi aveva già fatto capire con chi avevo a che fare.

TUONO V4 1100V RR
APRILIA TUONO V4 1100V RR

Solo mezz’ora prima mi sono avvicinato a lei per la prima volta pensando che fosse bellissima, stava lì in vetrina zitta zitta e si metteva in mostra facendo risplendere ogni suo dettaglio sotto le luci del salone, con la rastremata mezza carena che, con fare lascivo, mette in vista il poderoso motore da 1.077 centimetri cubi.

TUONO V4 1100 RR

La moto in prova è in allestimento RR e sacrifica l’aggressivo codone monoposto della sorella “Factory” in favore un sellino che al bisogno consente di portare anche un passeggero; questa volta non me la sono sentita di far soffrire nessuno e il maggior divertimento offerto dalla guida in solitaria è stato solo un effetto collaterale, giuro! L’impressione generale è quella di una moto ben fatta, sportiva ma con eleganza e, quando appena girata la chiave la spettacolare strumentazione TFT a colori prende vita, l’anima tecnologica della nuova creatura della casa di Noale si mette in mostra in tutto il suo splendore. Tutte le informazioni che servono sono disponibili sul display della Tuono V4 1100 RR, sempre perfettamente visibile in quanto si adatta automaticamente alle condizioni di luce, e tutte le impostazioni sono comodamente gestibili dai nuovi comandi al manubrio: serve solo un momento per prendere confidenza con il sistema in quanto le opzioni sono veramente tante e, nonostante la possibilità di passare a piacimento dalla schermata Road alla Race, a volte verrebbe voglia di avere uno schermo ancora più grande.

 

APRC-Aprilia Performance Ride Control: ecco spiegato il motivo di tante impostazioni da gestire nel cruscotto. La quarta generazione del pacchetto di sistemi di controllo, derivato direttamente dalla RSV4 impegnata nel mondiale superbike, è arrivato sulla Tuono V4 1100 RR e l’ha arricchita di nuove interessanti funzionalità. Il nuovo comando del gas, completamente Ride-by-Wire, ha permesso un risparmio di 590 grammi e si integra al meglio con il cuore di questo sistema, la nuova piattaforma inerziale di Bosch che ora viene montata in posizione obliqua a 45°, per ottimizzarne il funzionamento, ed è un grado di riconoscere anche l’angolo di beccheggio. Il nuovo AWC – Aprilia Wheelie Control – è la prima strategia elettronica a beneficiare dell’aggiornamento: il sistema di controllo dell’impennata è regolabile su 3 livelli e, insieme all’ATC – Aprilia Traction Control – regolabile anche in corsa su 8 livelli, consente di aprire il gas senza troppi patemi. All’inizio di questo test la Tuono V4 1100 RR aveva tutti gli aiuti alla guida al massimo ma questa taratura risulta un po’ troppo invasiva ed è conveniente abbassarla per rendere le accelerazioni più fluide, lasciando la fascia alta dei controlli per le situazioni più difficili come la pioggia. Nei chilometri percorsi, dopo aver effettuato diverse prove, ho valutato che su asfalti in buone condizioni il maggior piacere di guida si trova abbassando l’intervento dell’elettronica dalla metà delle opzioni disponibili a scendere, arrivando anche a disinserirli completamente per godere al massimo del piacere di guida. Attenzione però, perché la Tuono V4 1100 RR non è un giocattolo e richiede concentrazione e perizia per essere guidata completamente libera!
Per chi fosse intenzionato a scatenarsi in pista ci sono inoltre il nuovo ALC – Aprilia Launch Control – regolabile su 3 livelli per partenze a razzo e l’APL – Aprilia Pit Limiter – che consente di limitare la velocità in pit lane. Completa il pacchetto il nuovo ACC – Aprilia Cruise Control – estremamente comodo nelle lunghe tratte autostradali. La collaborazione con Bosch ha regalato alla super naked veneta l’ottimo Cornering ABS 9.1 MP multimappa, il quale lavora in sinergia con il sistema RLM – Rear Lift up Mitigation – che controlla il sollevamento del retrotreno nelle staccate più violente. L’ABS della Tuono V4 1100 RR può essere impostato su 3 diversi livelli o al bisogno anche escluso permettendo ad ognuno di avere il grado d’intervento desiderato, una bella sicurezza senza compromettere la sportività. Completa il pacchetto il cambio elettronico AQS – Aprilia Quick Shift – che permette di cambiare marcia senza chiudere il gas o usare la frizione, la funzione è disponibile anche in scalata, per sorpassi fulminei, come se con questo motore ce ne fosse bisogno!

TUONO V4 1100 RR

 

Il cuore pulsante della Tuono V4 1100 RR, una vera super-naked, è il quattro cilindri a V da 65° di derivazione RSV4, che in questa versione Euro 4 cresce di 3 millimetri nell’alesaggio arrivando a 81 e di conseguenza innalza la cilindrata a 1.077 cc. Le nuove teste ottenute attraverso lavorazioni meccaniche e non più per fusione, accoppiate ai nuovi spinotti con trattamento DLC, hanno permesso di ridurre gli attriti interni e guadagnare ulteriori 500 giri. Questa configurazione riesce ad erogare 175cv a 11.000 giri e ben 121nm a 9000 giri, ed ottimo ne risulta il comportamento, sfruttabile a partire da 3.000 giri, dai 6.000 spinge fortissimo fino al limitatore, accompagnando il crescere del regime di rotazione con il bel sound dello scarico che, con la sua valvola parzializzatrice, parte garbato per diventare man mano selvaggio. Il carattere del motore può essere modificato cambiando mappatura, tre sono quelle disponibili, Sport Track e Race. Non si percepiscono variazioni di potenza tra le mappe, la differenza sostanziale sta nella risposta dell’acceleratore e del freno motore. Personalmente ho preferito abbandonare la mappa Sport in favore delle due più spinte che hanno una risposta più libera e fluida. Per completare il quadro della Tuono V4 1100 RR non potevano mancare una frizione multidisco in bagno d’olio con sistema antisaltellamento e il cambio estraibile a 6 rapporti.

TUONO V4 1100 RR

La ciclistica, come da tradizione Aprilia, è di prim’ordine. Il telaio doppio trave in alluminio, con forcellone dotato di doppia capriata di irrigidimento sempre in alluminio, sono probabilmente i più racing che si possano trovare in questo segmento. Le sospensioni Sachs fanno ottimamente il loro lavoro con la forcella da 43mm a steli rovesciati completamente regolabile, il monoammortizzatore in configurazione piggy-back con serbatoio separato anch’esso completamente regolabile e l’ammortizzatore di sterzo. Non siamo al livello delle Ohlins che troveremmo sulla Factory, ma pochi sentiranno l’esigenza di un comparto sospensioni più efficace. Già così la Tuono V4 1100 RR, vera e propria street-fighter, si lascia guidare facilmente, anche in città o nei piccoli tragitti giornalieri, pur non essendo nel suo ambiente naturale; in questo i tecnici Aprilia hanno fatto un grande lavoro rendendola più sfruttabile delle sue precedenti versioni ma è quando si alza il ritmo che si inizia ad intravedere il suo potenziale, nei tornanti stretti la base RSV pone ancora qualche limite ma sul medio/veloce diventa precisa, fulminea nello scendere in piega restando allo stesso tempo stabile, i cambi di direzione risultano facili, probabilmente anche grazie alla leggerezza dei cerchi ruota fusi in alluminio che mantengono basso l’effetto giroscopico. A patto di non esagerare riesce anche a digerire le strade in condizioni non perfette, certamente non una cosa scontata su un mezzo dall’assetto così sportivo. In questa situazione l’unico inconveniente è che ci si trova facilmente a viaggiare a velocità che il buon senso e l’affetto per la patente di guida sconsiglierebbero di tenere, pur essendo ancora lontani dal limite del mezzo, un limite che può essere trovato solo in circuito. Se poi per caso l’entusiasmo ci portasse troppo veloci all’approssimarsi di una curva basterà appoggiare un dito sulla leva del freno per avere una potenza frenante esagerata ma sempre gestibile. Merito della nuova pompa radiale, dei dischi flottanti in acciaio da 330 mm e dalle nuove pinze monoblocco M50, il tutto fornito da Brembo.

TUONO V4 1100 RR

Ecco, sulle leve troviamo però il primo difetto di questa moto, in quanto andando a regolarne la posizione per avere la migliore ergonomia di guida, si rischia di far collidere il comando della frizione con il blocchetto incaricato della diminuzione del controllo di trazione. Durante questo test è capitato di arrivare al passo della montagna di turno e scoprire di avere disattivato completamente le strategie di aiuto alla guida, situazione che con le potenze in gioco potrebbe rivelarsi poco piacevole. Non penso che per una grande casa come Aprilia sia particolarmente difficile sistemare il problema, magari montando una leva frizione con un diverso disegno e già che ci sono regolabile. Per il resto la posizione di guida è molto sportiva, tutto è al posto giusto e la sensazione è di pieno controllo, la sella rigida e il carico sui polsi rimangono i maggiori limiti nel caso si vogliano affrontare lunghi viaggi, ma chi compra una Tuono V4 1100 RR non ha il turismo come primo obiettivo, bensì il divertimento e in questo la naked veneta è impareggiabile.

In conclusione, la Tuono V4 1100 RR è un gioiello della tecnica motociclistica, ogni dettaglio è pensato per essere al top della performance, una signora che sa dare grandi soddisfazioni ma che richiede un po’ di malizia per godere a pieno di quanto sa dare. Per i fortunati che ne avranno modo di cavalcarla il godimento è assicurato.

TUONO V4 1100 RR
Manuel Ermito, autore della prova, posa con la Tuono V4 1100V RR

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