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SIRACUSA. GELO E GRANITA… AL SAPORE DI SICILIA

SIRACUSA

Per una speciale prima colazione basta attraversare Siracusa in direzione del centro storico e oltrepassare il ponte Santa Lucia, entrando nell’isola di Ortigia che racchiude in sé i segreti della potenza di Siracusa greca, le tracce del rinnovato splendore romano e delle culture dei popoli che nei secoli l’hanno arricchita: i bizantini, gli arabi, i catalani.

Siracusa
la Porta Catalana alla Marina

Clima da favola il 24 dicembre; sole strepitoso, 19 gradi, la mia BMW GS 1200 e varchi ZTL aperti: cosa si può desiderare di più alla viglia di Natale?

Attraversato il Ponte Umbertino, è facile raggiungere il porto grande, un enorme lago con un passaggio per le barche tra il castello svevo e punta Castelluccio. Non è necessario accedere ai parcheggi a pagamento: proprio sotto la Porta Catalana c’è uno spazio protetto dedicato esclusivamente alle moto. Non trovo posto e decido di godermi il periplo dell’isola, che mi incanta sempre.

Siracusa
Pinella con la sua inseparabile GS 1200

Imbocco Via Savoia fino al Largo XXV Luglio dove appare, in tutta la sua magnificenza, il Tempio di Apollo, il più antico della città. Sono ancora le nove, il semaforo dell’isola pedonale è verde e procedendo lentamente lungo la dolce salita di Corso Matteotti, dò una sbirciata veloce alle vetrine dei negozi (che vogliamo farci, le caratteristiche tipiche di una donna non scompaiono in sella a una moto!). In via delle Maestranze incrocio la traversa del ghetto e Palazzo Impellizzeri con la sua facciata tardo barocca, giungo al lungomare di levante e lo percorro con gli occhi fissi su quella distesa di mare aperto tanto suggestiva nelle prime ore del mattino.

Siracusa
Il Lungomare di Levante

Giungo infine al parcheggio sotto la Porta Marina, e stavolta trovo posto. Ortigia va goduta a piedi: solo così se ne colgono i rumori, i colori, i profumi e gli scorci.

Zainetto in spalla, mi avvio lungo la Marina , oltrepasso i secolari ficus che impressionano, per la loro maestosità, qualunque turista; costeggio la fonte che racchiude in sé il mito di Alfeo e Aretusa osservando le ochette che nuotano tranquille nell’acqua dolce in mezzo alle piante di papiro ad un passo dal mare. Giunta in piazza Duomo mi siedo ad uno dei tavolini del Caffè Centrale, proprio di fronte la cattedrale, lo splendido tempio greco di Athena col suo frontale in stile barocco.

Osservo con curiosità i particolari delle statue che si ergono ai lati della scalinata della chiesa e gusto la mia granita di mandorla e pistacchio di Bronte. Quella siracusana è diversa da tutte le altre: ne ho scelta una con le mandorle locali tostate dal colore bruno e dal sapore intenso, esaltato dal top di scaglie di mandorle crude e granella di pistacchi che mi fa venir voglia di gustarne un’altra. Come vuole tradizione, accompagno la granita con una brioche calda, tonda, con lo zucchero in cima… è una colazione diversa dal solito … incuriosisce e poi rapisce chi non l’ha mai assaggiata!

Siracusa
Granita di mandorle al Duomo

Riprendo il casco e lo zaino e decido di passeggiare nell’isola fino a ora di pranzo. Giunta in Via della Giudecca, entro nel quartiere ebraico. Pochi Siracusani conoscono la chiesetta rupestre scavata nella roccia e la miqvè ebraica nascoste sotto l’altare della chiesa di San Filippo. La scala elicoidale in pietra bianca che scende dentro la vasca purificatrice della migwè è unica nel suo genere. Mi ritrovo in Piazza Archimede e quasi strizzo l’occhio alla statua di Diana, dea della caccia, che trionfa in mezzo agli schizzi d’acqua.

Siracusa
Fontana di Diana Cacciatrice

Percorro Via Minerva e osservo le grandi colonne del tempio di Athena integrate dolcemente con i muri della cattedrale. Svolto su via Picherali, alzando lo sguardo per scorgere (ogni volta è un rito) la salamandra di pietra che orna il tetto del palazzo di Città, firma inconfondibile dell’architetto Vermexio.

Siracusa
Palazzo Vermexio in Piazza Duomo

Nessun turista sospetterebbe che negli scantinati del Municipio i resti (colonne e capitelli) del tempio che sorgeva accanto a quello di Athena dormono sonni tranquilli dal sapore greco. Mi avvio verso Corso Matteotti ed entro nel palazzo dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico per comprare i biglietti delle tragedie classiche che si tengono ogni estate al teatro greco.

Scendendo giù per Via Dione, fotografo la colorata distesa di frutta, verdura e spezie dell’antico mercato, dove il pesce fresco locale non ancora venduto si muove nelle cassette e i venditori, esperti banditori come da tradizione, ne gridano freschezza e bontà, invitandoti a comprare.

Raggiungo le bancarelle in fondo alla strada: il mercato è ormai a chiusura ed entro nella “putia” (bistrot – gastronomia) dei fratelli Burgio “Il gusto dei sapori smarriti” per un light lunch tutto siciliano. Pregusto le prelibatezze tipiche e ricercate della gastronomia siciliana ma alla fine preferisco tuffarmi in un viaggio sensoriale tra i prodotti esposti nella salumeria, lì dove la storia di questo particolare bistrot è iniziata: olive “cunzate” pane di casa, salame dei Nebrodi, caponatina in agrodolce, pomodori secchi, e tanto altro che mi viene servito su un tagliere ai tavolini del chiosco in piazzetta che è ormai diventato il punto di riferimento per i giovani, i turisti e chi, come me, ha voglia di tuffarsi nelle tradizioni della nostra terra.

Siracusa
Light lunch tutto siciliano

Termino il pranzo con un imperdibile gelo alla cannella della Riserva Primosole. Difficile farne a meno una volta che l’hai assaggiato. Questo tipico dessert della tradizione contadina siciliana, realizzato dai fratelli Cannarella con mandorle, cannella o frutta di stagione e poco altro, soddisfa il palato con un modesto apporto calorico: è l’ideale per chi, come me, non vuole rinunciare ad un particolare dessert, tutto siciliano, a fine pasto.

SIRACUSA
Il gelo alla cannella, imperdibile!

E’ il momento di tornare alla moto, percorro la Riva della Posta e in cinque minuti raggiungo il parcheggio di Porta Marina , pronta ad indossare il casco e inforcare la mia moto: un bel giro introno al porto grande, fino al Capo della penisola Maddalena, mi aspetta prima del tramonto!

Siracusa
Tramonto al Porto Grande

INFORMAZIONI UTILI

COME ARRIVARE A SIRACUSA

Percorrendo l’autostrada Salerno-Reggio Calabria, finalmente ristrutturata e totalmente aperta al traffico, non si impiegano più di sei ore fino a Siracusa se non si trova fila al traghetto di Villa San Giovanni per Messina. L’asfalto della Messina-Catania non è ben messo; è più interessante percorrere la strada statale 114 lungo la costa, così da dare uno sguardo anche ai faraglioni tra Acitrezza e Acicastello.

E’ possibile anche arrivare in nave da Salerno a Catania o da Salerno a Messina. Da Napoli a Palermo è conveniente solo se si dispone di tre ore in più per attraversare la Sicilia.

In bassa stagione il passaggio in nave da Salerno a Catania e ritorno (passaggio ponte + la moto) costa intono ai 70 euro con GNV. Perfetto anche solo per un fine settimana allungato!

Siracusa
Pinella Giuffrida, la nostra guida alla scoperta di Siracusa

COSA VEDERE A SIRACUSA:

Nell’area archeologica:

lo splendido teatro greco tra i più grandi del mondo, l’anfiteatro romano, l’orecchio di Dionisio e le latomie del paradiso (Biglietto intero € 10,00) Tra Maggio e Luglio al teatro greco si può assistere alle rappresentazioni classiche, è possibile vedere il programma e acquistare i biglietti sul sito della Fondazione INDA – Istituto Nazionale del Dramma Antico – www.inda.it.

Il costo dei biglietti varia tra i 32 e i 65 euro, a seconda del settore e del periodo.

A Siracusa è possibile visitare uno tra i sistemi catacombali più grandi d’Italia, quello di Vigna Cassia, con stupendi ipogei grandi come piazze e quello di San Giovanni (Biglietto intero € 8,00), sormontato dalla preziosa basilica. Ingresso a Vigna Cassia: cooperativa Kairos – www.kairos-web.com/it/ (le visite sono solo su prenotazione, il costo è di circa 150 euro per gruppi di max 20 persone)

In piazza Dumo è interessante visitare l’ipogeo e la chiesa di Santa Lucia alla Badia col suo Caravaggio (ultimo periodo). A pochi passi c’è la Pinacoteca di Palazzo Bellomo (Biglietto intero € 8,00) e la galleria Montevergini che accoglie ciclicamente mostre molto particolari.

Il Museo Paolo Orsi, in Viale Teocrito, non distante dalla zona archeologica, che racchiude i tesori della Siracusa Greca e Romana, è uno dei più importanti musei archeologici d’Europa. (Biglietto intero € 8,00)

DOVE DORMIRE:

Siracusa è una città molto turistica e se per mangiare e dormire c’è l’imbarazzo della scelta, più difficile è trovare sistemazioni che prevedano il parcheggio moto: per il periodo compreso tra maggio a ottobre occorre prenotare con mesi di anticipo.

Nell’isola di Ortigia non vi sono hotel con parcheggio custodito e tutti i parcheggi sono riservati ai residenti. Si può parcheggiare la moto tutta la notte solo al parcheggio Talete. E’ a pagamento, videosorvegliato ma non custodito (dall’omino, intendo). Da lì è possibile raggiungere alberghi e B&B a piedi o con la navetta elettrica al costo di 1 euro.

Questi i migliori hotel in città per il rapporto qualità prezzo:

In Ortigia (moto al parcheggio Talete):

Grand Hotel Roma – www.antico-hotel-roma-1880.siracusa.hotels-sicily.net/it

Royal Maniace Hotel – www.maniacehotel.it

Hotel Palazzo del sale – B&B – www.palazzodelsale.com/it

A Siracusa alta con parcheggio moto interno:

Hotel Parco delle fontane – www.hotelparcodellefontane.com

Una Hotel One Spa e wellness – http://hotelonesiracusa.com

Grand Hotel Villa Politi – (con piscina) www.villapoliti.com

Hotel Mercure Prometeo (di fronte alla zona archeologica, con piscina sul roof garden)

www.accorhotels.com/it/hotel-6443-mercure-siracusa-prometeo/index.shtml

DOVE MANGIARE

BUON PESCE

Frateli Burgio, Piazza Cesare Battisti, 4 – www.fratelliburgio.com (light lunch € 12,00)

L’ufficio, Via Tripoli 17 (menù degustazione € 50,00 circa)

Apollonion Osteria da Carlo, Via Carmelo Campisi, 18 (menù fisso € 35,00 circa)

Don Camillo, Via delle Maestranze, 56 (menù degustazione € 60,00 circa)

L’ancora, Via Guglielmo Perno, 7 (€ 35,00 circa)

BUONA PIZZA

Biancopepe, Piazza del Precursore, 8

Kaos, Piazza Minerva (Piazza Duomo), 7

Piano B, Via Cairoli 18 (anche pizza al metro)

La pecora nera, Via Cairoli 10

GELI, GELATI, GRANITE E CANNOLI

Il costo di un gelo, di una granita o di un cannolo equivale a quello di un gelato

Riserva primosole – www.riservaprimosole.it (per avere, fino a casa, i geli della tradizione siciliana)

La voglia matta, Corso Umberto I, 34 (gelateria tradizionale)

Fiordilatte, Via del Porto Grande, 10-14 (gelati con fantasia)

Pasticceria siciliana Alfio Neri, Via Pausania, 3 (cannoli, paste di mandorla, torte e gelati)

 

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