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RC Familiare. La presa in giro ora è completa!

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L’RC Familiare è in vigore. Ma probabilmente i consumatori non ne trarranno il vantaggio sperato. Fra aumenti delle tariffe e codicilli inseriti nell’ultima versione del Decreto Milleproroghe, tutto si risolve in nulla di fatto! Ancora una volta i politici hanno dimostrato la loro incompetenza e/o la loro voglia di prenderci in giro facendoci sperare in risparmi che poi non si avverano.

L’RC Familiare prevista dal decreto Milleproroghe dello scorso dicembre è entrata in vigore il 16 febbraio senza gli ulteriori rinvii chiesti da più esponenti dei partiti di governo e dell’opposizione. 

Ora si può assicurare nella miglior classe di merito di un nucleo familiare anche un veicolo di categoria diversa. E non è necessario che il mezzo sia nuovo, può trattarsi anche di un semplice rinnovo. Da oggi, quindi, le compagnie assicurative sono tenute a rispettare la legge e a offrire questa possibilità ai propri clienti.

Ora, ad esempio, si potrà assicurare uno scooter (o una moto) utilizzando la classe di merito dell’automobile di un componente della famiglia. Ma i “notevoli risparmi” che potevamo immaginare con la stesura originale del Milleproroghe, saranno vanificati dalle modifiche apportate negli ultimi giorni. Cioè durante il periodo di proroga dell’entrata in vigore.

L’RC familiare, infatti, sarebbe dovuta entrare in vigore il primo gennaio 2020 ma il decreto Milleproroghe l’ha fatta slittare al 16 febbraio. Nei giorni scorsi alcuni emendamenti avevano proposto di rimandarla ancora. Gli emendamenti che chiedevano il rinvio sono stati bocciati ma non quello del PD (a firma Claudio Mancini), che è quasi certo che diventerà legge.

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Claudio Mancini (PD).

Il testo dell’emendamento prevede che se il conducente che ha usufruito dell’RC auto familiare provoca un incidente con il veicolo di diversa categoria (ad esempio, con lo scooter), può subire un declassamento fino a 5 classi di merito a partire dal rinnovo successivo. Perché ciò avvenga il sinistro deve aver provocato almeno 5.000 euro di indennizzo.

Ma tra un rinvio e l’altro, si è creato il solito pasticcio all’italiana. Perché l’RC familiare, come detto, è in vigore dal 16 febbraio. Mentre Il Milleproroghe non lo è ancora. Quindi, chi stipula un contratto oggi, lo fa alle condizioni attuali. Questo significa che, in caso di incidente con colpa, la compagnia assicurativa non potrà applicare il maxi-declassamento al soggetto che ha usufruito della norma. Almeno fino al prossimo rinnovo.

Fin quando non verrà approvato il Milleproroghe (comunque in questi giorni), chi ha un’assicurazione in scadenza o acquista un veicolo di categoria diversa rispetto a quello già in garage, usufruirà dell’RC familiare così come era stata concepita all’inizio: senza alcuna penalità.

Ma non finisce qui. Ora ci sarà la rincorsa delle assicurazioni ad aumenti tali che alla fine lo sconto reale per i consumatori che chiederanno di usufruire della RC Familiare, secondo le previsioni di esperti del settore) sarà non più alto del 10%-20%.

E chi è single o possiede un solo mezzo si ritroverà a pagare di più. Insomma, come avevamo temuto fin dal primo istante, per le compagnie assicurative si tratterà di una legge a “costo zero”. Per il consumatore della solita beffa orchestrata dai politici per puri scopi propagandistici. 

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