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2NOVE9. L’ASSOCIAZIONE CHE FA PREVENZIONE

Prevenzione. La segnalazione dei tratti stradali pericolosi alle autorità competenti, seguita da una tempestiva risoluzione del problema, aiuta a prevenire gli incidenti stradali causati dalla scarsa manutenzione delle strade. L’esempio di un’associazione lombarda che in meno di tre anni ha contribuito a far mettere in sicurezza quasi 1000 km di strade pericolose.

 

Prevenzione.  L’associazione 2NOVE9 APS segnala alle Pubbliche amministrazioni e agli enti gestori delle strade i tratti a rischio di incidente e, nei casi più gravi, provvede attraverso i propri volontari a informare Procure e Prefetture di competenza. Fornisce consulenza gratuita su materiali alternativi alla segnaletica stradale metallica, nuove tecnologie di segnalazione dei pericoli o attraversamenti pedonali, posizionamento di ostacoli e qualità del manto stradale. Dal 2017, anno della sua fondazione, assiste gratuitamente le famiglie di chi è rimasto vittima o ha subito danni in un incidente stradale per ottenere il giusto risarcimento attraverso un supporto legale specializzato rapido e gratuito, un supporto medico polispecialistico e assistenza protesica specializzata. Aiuta il reinserimento dei feriti disabili nella società attraverso lo sport dando la possibilità di ritornare in sella alla moto.

Fondata da Roberto Cancedda, Marta Manni e Simona Neotti, giovani appassionati con le idee chiare in fatto di prevenzione e sicurezza, l’associazione 2NOVE9 APS è operativa in tutta Italia. Promuove e sviluppa attività innovative di prevenzione collaborando con Polizia Stradale e Polizie Locali, basandosi su contenuti emozionali per la comprensione delle regole e per ogni tipologia di cultura.

L’associazione 2NOVE9 è stata fondata da Marta Manni, Simona Neotti, Roberto Cancedda

 

2NOVE9 APS. Nel corso del 2019 ha organizzato 220 attività di prevenzione nel mondo dei motori, quasi interamente autofinanziate grazie al contributo delle famiglie associate, a piccole aziende, e a poche Amministrazioni locali. Ha aiutato decine di famiglie a superare la perdita di persone care sopperendo alle mancanze delle istituzioni che si sono limitate a “stringersi in un abbraccio” alle famiglie per poi lasciarle sole nel proprio dolore, con la scusa del rispetto e della riservatezza.

Abbiamo intervistato Roberto Cancedda, presidente dell’associazione 2NOVE9 APS, su una delle più recenti segnalazioni sulla pericolosità del dissesto del manto stradale della Provinciale 60 Monza-Brianza.

– Roberto, cosa sta succedendo sulla SP60?

«In questi giorni abbiamo ricevuto numerose segnalazioni di utenti in transito che, dall’SP 45 si dirigono verso Monza percorrendo l’SP 60. Sono state rilevate numerose situazioni critiche, soprattutto prima di arrivare alla stazione di servizio Tamoil presente lungo la direttrice, in quanto sono presenti buche estese profonde diversi centimetri, in questo momento coperte da uno strato d’acqua che ne impedisce la visibilità. Attualmente, il limite di 60 km l’ora imposto dalla segnaletica verticale, non è sufficiente a garantire l’incolumità degli utenti della strada in transito. Purtroppo non abbiamo avuto modo eseguire rilievi in loco per l’elevata pericolosità della strada».

– Non ci sono stati interventi manutentivi recenti?

«La strada segnalata, in ambo le carreggiate, ha subito frequenti interventi soprattutto negli ultimi mesi. Nonostante alcuni interventi eseguiti in emergenza o il rifacimento di alcuni porzioni di asfalto avvenuti nei mesi scorsi, l’incolumità delle migliaia di utenti in transito è seriamente compromessa da vistose fessurazioni “a pelle di coccodrillo” che originano vistose buche. Il grado di severità del dissesto può essere classificato come livello H ovvero il più grave».

La manutenzione preventiva evita la formazione delle pericolose fessurazioni “a pelle di coccodrillo”

 

– A cosa attribuisci questa situazione?

«Tenendo conto che in questi mesi non si sono verificati eventi atmosferici inerenti a fenomeni di gelo o disgelo e che la progettazione della strada sia stata fatta correttamente a suo tempo mediante il giusto calcolo di carichi, sollecitazioni e portanza di sottofondo, è molto probabile che gli ultimi interventi eseguiti per il ripristino della sovrastruttura stradale siano oggetto di infiltrazioni d’acqua verso gli strati più profondi, da cui hanno origine le fessurazioni. Ciò denota il probabile sottodimensionamento degli spessori degli strati che costituiscono la pavimentazione oppure l’inadeguata compattazione degli strati o, ancora l’eccessiva percentuale di vuoti nella miscela del manto d’usura».

– Lo stato della pavimentazione è quindi il risultato di una manutenzione approssimativa…

«Gli interventi di manutenzione devono essere costantemente monitorati dagli enti di gestione e di controllo al fine di evitare sprechi di risorse ma, soprattutto, un costante monitoraggio contribuirebbe in maniera fondamentale a preservare l’incolumità degli utenti in transito. Il mancato o inefficace controllo delle maestranze e delle loro competenze in merito alla realizzazione delle opere di ripristino, può alla lunga determinare la fine della vita utile del tronco stradale interessato, con la conseguente crescita esponenziale di costi per i cittadini, oltre che metterne a repentaglio l’incolumità. La gravità delle fessurazioni nel manto stradale (e più in generale i dissesti) alterano le caratteristiche funzionali e prestazionali della pavimentazione agendo su aderenza, regolarità e portanza. In altre parole, provocano incidenti stradali che potrebbero mettere in pericolo la vita degli utenti della strada e aggravare sui costi sociali e sul Servizio Sanitario Regionale».

Prevenzione. L’assenza di una politica di manutenzione preventiva è responsabile di incidenti altamente lesivi per i conducenti e i loro veicoli

 

– Hai informato di questa situazione la Prefettura di Monza, la Provincia di Monza-Brianza, la Regione Lombardia e la Polizia Stradale. Cosa chiede la tua associazione a queste istituzioni?

«Chiediamo che siano intraprese con urgenza le azioni possibili per risolvere il problema: è anche in questo modo che si contrasta l’incidentalità stradale! Non basta agire sul comportamento di chi percorre le infrastrutture, ma anche su chi ha il compito di mantenerle efficienti e sicure.

Non è sicuramente questo il caso, ma è capitato in altre occasioni che le nostre segnalazioni dessero il via a procedimenti penali sfociati in perdite di appalti e in arresti. L’associazione 2NOVE9 APS, ad ogni modo, si riserva di assistere anche legalmente gli utenti della strada che subiscono un danno nel contesto di un incidente stradale determinato o concausato dallo stato della SP 60».

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Lunedi 28 ottobre, all’Hotel Grand Visconti Palace di Milano, l’associazione 2NOVE9 è stata insignita di una onorificenza votata all’unanimità dal Grupo Consular De America Latina Y El Caribe con questa motivazione: “A Roberto Cancedda, presidente dell’Associazione 2NOVE9, per il lavoro svolto a favore dei più deboli. Grazie all’assistenza gratuita dell’associazione che presiede, viene portato avanti il progetto Basta Vittime, Insieme sulla Strada della Prevenzione. La sua tenacia e generosità sono un esempio per la nostra comunità”.

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