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ON THE ROAD: A LEZIONE DI CONSAPEVOLEZZA

On The Road è il progetto che rende più consapevoli dei pericoli della strada. Unico in Italia, è rivolto agli studenti over 18 ed è una sorta di Educazione Civica e alla Legalità che si apprende direttamente sulla strada, a fianco di chi ha il compito di vigilare sulla nostra sicurezza.

On The Road offre ai giovani la possibilità di sperimentare, a fianco di autorità, istituzioni, forze dell’ordine, polizie locali, soccorritori e operatori del Numero Unico d’Emergenza 112, ciò che succede abitualmente sulle strade, nei luoghi di aggregazione e fuori dai locali pubblici. Insegna ad avere maggiore consapevolezza di sé e degli altri perché la strada diventi un luogo più sicuro per tutti.

L’iniziativa è stata ideata da Alessandro Invernici, 37 anni, giornalista, vicepresidente dell’associazione Ragazzi On The Road fondata nel 2007, in collaborazione con l’agente Giuseppe Fuschino dell’allora Consorzio di Polizia municipale Valseriana, conosciuto sulla scena dell’ennesimo incidente stradale.

Fino a oggi la partecipazione di oltre 500 studenti di cui una buona parte è rimasta in contatto con l’associazione per dare la propria testimonianza e per sensibilizzare i coetanei. Si sta espandendo nelle province di Bergamo, Brescia e Milano e sta riscuotendo un crescente interesse tra scuole, università e istituzioni, anche grazie alla collaborazione tra l’associazione Ragazzi On The Road e la Direzione Generale di AREU che ha nominato i Ragazzi On The Road testimonial, tra i giovani, del Numero Unico d’Emergenza 112 e dell’app salvavita “Where ARE U”.

Per saperne di più abbiamo intervistato Alessandro Invernici, l’ideatore di On The Road.

– Alessandro, quali sono gli obiettivi deI progetto?

«Ridurre le distanze tra utenti della strada e forze dell’ordine. Far capire ai giovani, attraverso esperienze forti, reali, quanto l’abuso di alcool e droghe è pericoloso, in particolare modo quando si è alla guida. L’iniziativa offre agli studenti maggiorenni delle scuole secondarie di secondo grado un periodo di alternanza scuola-lavoro e/o volontariato di circa tre settimane, in estate, al termine dell’anno scolastico. I giovani hanno così l’opportunità di “vestire” i panni degli agenti di Polizia Locale, nei Comuni-Comandi che aderiscono al progetto. Partecipano e vedono con i propri occhi l’operatività quotidiana delle forze dell’ordine».

On The Road affianca gli studenti alla Polizia stradale per sperimentare ciò che accade sulla strada.

 

– Perché è destinato agli studenti maggiorenni?

«Perché è importante coinvolgerli nell’età della patente, quando si sentono un po’ padroni del mondo. Perché è solo a contatto con la realtà che acquisiscono consapevolezza».

– Come li sensibilizza?

«Attraverso la loro partecipazione alla realtà operativa delle forze dell’ordine. Affiancando gli agenti durante i controlli alla circolazione stradale e intervenendo (con le dovute cautele) sugli incidenti, i ragazzi reagiscono a questa nuova realtà e comprendono che l’incidente stradale può davvero succedere a tutti, in qualunque momento e per qualsiasi banale motivo. Situazioni che, se non vissute, non sono pienamente comprese».

On The Road: agenti della Polizia locale spiegano agli studenti come redarre un verbale di incidente.

 

– Perché questa formula educativa?

«Nulla come lo scontro con la realtà può rendere realmente consapevoli dei rischi nei quali è possibile incorrere. Questa formula educativa è basata sulla pratica e sul mettersi in gioco in prima persona per avere la possibilità di vedere e capire la rilevanza del lavoro svolto da chi tutela la nostra sicurezza. Gli studenti trascorrono una parte dell’esperienza nel Comune di appartenenza affiancando gli agenti del Corpo di Polizia Locale. Vivono una serie di altre esperienze a fianco delle Forze dell’Ordine, del Pronto Intervento (Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Sommozzatori, Polizia Provinciale) e del Soccorso Sanitario grazie alla proficua e importante collaborazione con l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza della Lombardia (AREU). Dalla centrale operativa del Numero Unico di Emergenza (NUE) al turno in ambulanza fino alla ‘shock room’ degli ospedali Papa Giovanni XXIII di Bergamo e di Desenzano del Garda; dalle imbarcazioni di pattugliamento dei Sommozzatori di Treviglio a quelle della Guardia Costiera Ausiliaria – Centro Operativo del Sebino fino ai corsi di utilizzo di estintori e defibrillatori, a una giornata in Procura e su molti altri fronti ancora».

– Chi contribuisce alla realizzazione del progetto?

«Il supporto fondamentale all’iniziativa On The Road è fornito da istituzioni ed enti locali, tra cui diversi Comandi di Polizia della Bergamasca, del Bresciano e del Milanese.

Nata in seno all’allora Consorzio di Polizia municipale Valseriana, dopo un’iniziale attività di coinvolgimento e coordinamento istituzionale da parte della Prefettura di Bergamo, l’iniziativa ha avuto negli anni il patrocinio e la collaborazione di Regione Lombardia, Consiglio Regionale, Assessorato alla Sicurezza e Polizia Locale. Diversi sono i Comuni che aderiscono e contribuiscono al progetto con i rispettivi Comandi di Polizia Locale. Nella provincia di Bergamo sono Treviglio, Dalmine, Alzano Lombardo, Treviolo, Scanzorosciate, Arzago d’Adda, Casirate d’Adda, Calvenzano, Orio al Serio, Zogno, Brignano Gera d’Adda, Clusone, Desenzano del Garda, Rovato, Sirmione e Cazzago San Martino (BG); nella provincia di Milano Trezzo sull’Adda. Anche il Comando della Polizia Locale di Milano permette ai Ragazzi On The Road di vivere alcune esperienze significative».

On The Road: gli studenti sul luogo dell’incidente per vedere sul campo gli effetti della distrazione alla guida.

 

– Quali istituzioni e autorità partecipano al progetto?

«Partecipano Polizia di Stato (in particolare Questura di Bergamo e Sezione Polizia Stradale di Milano e Bergamo), Arma dei Carabinieri (Comandi provinciali di Milano, Brescia, Bergamo), Guardia di Finanza (Comando provinciale di Bergamo), Vigili del Fuoco (Comando provinciale di Bergamo e Brescia), Areu, 118 (Milano e Bergamo e Brescia), Prefettura di Bergamo, Procura della Repubblica di Bergamo, Ufficio Scolastico per la Lombardia e di Bergamo, Università degli Studi di Bergamo (dov’è nato un Tirocinio d’Eccellenza proprio nel segno di On The Road), Sistema Socio Sanitario Regione Lombardia – Ats Bergamo – Asst Papa Giovanni XXIII e Asst Garda, Polizia Locale di Milano, Sacbo – Orio al Serio International Airport, Anpas Lombardia, Polizia Provinciale di Bergamo, Croce Rossa e Croce Bianca e Aci Bergamo, Nucleo Sommozzatori Treviglio, Safe Driver, Rete 4 Esse e l’associazione Tutti con Teo. Quest’ultima, nell’estate 2019, ha deciso di schierare On The Road Elia Danelli, un amico e compagno di pallavolo di Matteo Milani, il giovane motociclista di Brigano Gera d’Adda (Bg) morto tragicamente in moto il 22 luglio dello scorso anno, per ricordarlo e per trasmettere ai propri coetanei la cultura della sicurezza. A tutti rivolgo il mio più vivo ringraziamento».

On The Road: studenti alla centrale operativa NUE per capire cosa c’è dietro una chiamata di emergenza.

 

– Che tipo di studente aderisce all’iniziativa?

«Alcuni avevano problemi familiari dovuti a un incidente stradale: la partecipazione al progetto li ha aiutati a superare il blocco interiore nei confronti della situazione vissuta».

– Qual è il risultato più importante ottenuto finora?

«C’è chi, in seguito al progetto, è divenuto agente di Polizia Locale, Carabiniere, Soccorritore e volontario dell’associazione. Una scelta che è una missione: preservare vite e creare consapevolezza».

 

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