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Omologazione FIM per i caschi: non tutti sono pronti!

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Dopo tanti sforzi e qualche rinvio, il 3 giugno è entrata in vigore l’omologazione FIM per i caschi. Si chiama FRHP  (Fim Racing Homologation Programme). Da qui alla fine dell’anno sarà obbligatoria solo in MotoGP, Moto2, Moto3 e Superbike. Dal 2020 in tutte le altre disclipline internazionali.

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L’omologazione FIM per i caschi da usare in gara, è entrata in vigore il 3 giugno. Dopo una lunga gestazione (il programma era partito nel luglio del 2016), la norma FRHP (Fim Racing Homologation Programme) sarà obbligatoria dalle prossime gare del 2019 per tutti i caschi indossati dai piloti di MotoGP, Moto2, Moto3 e Superbike. Dal 1 gennaio 2020 diventerà obbligatoria anche per tutti gli altri campionati mondiale di velocità: Supersport 600, Supersport 300, Sidecar, MotoGP Rookies Cup, Moto3 Junior Champioship, Mondiale MotoE, Mondiale Endurance, Coppa del mondo Endurance, e anche per tutti coloro che vorranno impegnarsi nel battere qualunque record di velocità.

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Fin dall’inizio, l’obiettivo del programma era migliorare la protezione della testa dei piloti e rispondere alla necessità di una valutazione più obiettiva delle prestazioni di sicurezza dei sistemi di caschi protettivi per le corse. La FRHP, quindi, è stata istituita, con la collaborazione dei produttori di caschi, al fine di definire un nuovo standard di prova che va ben al di là di quelli esistenti (ad esempio UN ECE 22.05, Snell M2015, JIS T8133).

Sebbene l’attenzione iniziale sia stata rivolta alle gare in pista, la FIM ha già in programma di estendere il FRHP alle discipline fuoristrada e ai vari campionati nei prossimi anni. I dettagli completi del programma possono essere trovati sul sito ufficiale, incluso un elenco completo di caschi omologati. http://www.frhp.org/

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Per quanto riguarda l’attuazione della FRHP, il presidente della FIM Jorge Viegas ha detto: «Far partire il programma di omologazione FIM Racing per i caschi rappresenta un’importante pietra miliare per questo progetto. La FIM ha investito una grande quantità di lavoro negli ultimi tre anni per arrivare a questo momento storico. Lavoro che si è svolto a fianco dei produttori di caschi, dei nostri promotori, oltre ad altre associazioni riconosciute e rappresentanti chiave del settore. Come abbiamo chiarito, la sicurezza e in particolare la sicurezza dei piloti è uno dei principali pilastri della FIM. Quindi è importante poter rafforzare questo messaggio con un impegno reale introducendo questa nuova normativa FRHP ».

Ma qual’è la situazione allo stato attuale?

Al momento risultano già omologati 10 caschi: 1 AGV, 2 Arai, 1 Bell, 1 HJC, 1 Kabuto, 1 NOlan-X-lite, 1 Scorpion, 1 Shark. Ma per alcuni modelli non risultano omologate tutte le (ad esempio la taglia L). Il che fa pensare che i produttori abbiano deciso di omologare al momento solo i caschi nella taglia che serve ai rispettivi piloti. Ci sono poi alcuni modelli che hanno già passato i test e sono in attesa della omologazione (1 Airoh, 1 LS2, 1 MT, 1 NHK) , ed altri modelli che devono ancora essere sottoposti ai test (1 AGV, 1 Cast, 1 HJC, 1 LS2, 1 Suomy). 

Modelli che hanno passato il test in attesa di omologazione:

Bene o male con i caschi già omologati sembra siano “coperti” quasi tutti i piloti della MotoGP. Ma salta subito agli occhi il fatto che Andrea Dovizioso è senza casco per la prossima gara. Difficile pensare che Suomy riesca a fare i test e ad ottenere l’omologazione FRHP in tempo per la gara di Barcellona del 16 giugno prossimo.

Modelli in attesa di passare il test:

Altro aspetto di cui bisognerà tener conto: l’adesione a questa normativa è volontaria, ma tutti i costruttori dovranno via via adeguarsi se vogliono essere presenti nei maggiori campionati e sfoggiare l’etichetta FIM sui loro prodotti. E per ogni casco venduto dovranno versare una quota (sembra sia di circa 5 Euro) alla FIM. Sarà questo il motivo che ha convinto alcuni, almeno per il momento, ad omologare solo le taglie necessarie ai proprio piloti? Oppure la mancata omologazione di certe taglie nasconde qualche difficoltà tecnica a superare le omologazioni?

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