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NUOVA ZELANDA 2020 – IL PROFONDO SUD

È impensabile un viaggio in Nuova Zelanda senza un tour nel profondo sud. La natura cambia, il clima si raffredda, il vento è più tagliente, i centri abitati mutano radicalmente il loro aspetto. Occorre andarci per esplorare, per comprendere e per godere della natura selvaggia che il profondo sud della Nuova Zelanda offre.

Campagna neozelandese

Da Queenstown a Invercargill

Se volete fare esperienze motociclistiche particolari vi consiglio di andare a Invercagill. Per spostarsi da Queenstown alla parte più a sud della Nuova Zelanda occorre riprendere la State Highway SH 6A e poi seguire la SH 6 in direzione Woodend/Invercargill. La strada è un susseguirsi di colline, ponti sui torrenti a senso unico alternato, salite, discese e curve aperte che si percorrono anche a 100 km/h, la massima andatura consentita.

La natura  nella parte a sud e dell’isola

La natura nell’isola del sud cambia perché ci si avvicina all’Antartide: sul ciglio della strada non si trovano più i fiori dalle corolle lilla, né le felci. Prendono il loro posto piante più robuste che campeggiano sui prati . Pascoli con un numero spropositato di pecore merinos – a perdita d’occhio – e mandrie di mucche tutte con caratteristiche uguali.

La fauna

panorami mozzafiato del profondo sud

Stupisce il numero altissimo di opossum e caprioli neonati che si trovano sulla strada schiacciati dalle auto. All’inizio si rimane interdetti. Poi ci si abitua a schivarli e si cerca di non rattristarsi troppo ogni volta che se ne incontra uno. Nel profondo sud della Nuova Zelanda si incontrano, oltre ai caprioli, anche alci e cervi.

Le strade

Nelle strade neozelandesi non ci sono buche e nemmeno molte curve chiuse perché la progettazione e la manutenzione sono eccellenti. Questo  permette al motociclista di guidare e guardare, ammirare, godere dello spettacolo della natura che solo il profondo sud della Nuova Zelanda può offrirti.

Corsa sulla “Otatara Beach” sulle orme di Burt Munro

Giunti a Invercargill, occorre concedersi una corsa in moto sulla spiaggia di “Otatara Beach” dove il mitico Burt Munro e la sua World’s Fastest Indian correvano per raggiungere il record mondiale a Bonneville. La spiaggia è lunga 26 km e ha moltissimi accessi: anche se non è segnalata da cartelli non è difficile da trovare con una mappa o con Google maps.

In questa spiaggia la piccola Honda cb500x ha dato il meglio: leggera e stabile ho potuto notare come sia bilanciata nei suoi pesi. Sembrava “surfasse” leggera sia sulla sabbia semi asciutta che su quella battuta e bagnata. Correre in moto con questa straordinaria Honda su questa spiaggia è un divertimento da non lasciarsi scappare!

“Motorcycles Mecca museum”

A Invercargill è un must andare a vedere “Mecca” il museo delle moto antiche della Nuova Zelanda. Tre piani di moto bellissime, di valore inestimabile. Programmate, se siete appassionate, di dedicare alla visita dalle due alle quattro ore: c’è da rimanere strabiliati per il numero altissimo di moto di diversi modelli ed epoche diverse.

Non dimenticate di fare l’esperienza di un giro turistico bei bagni: anche lì c’è da rimanere strabiliati.

i bagni del museo “Mecca” di Invercargill

Nel bagno delle donne, tutto sommato più tradizionale, è piacevole notare la cura con cui sono stati scelti i colori, le immagini nei quadri alle pareti e l’originalità dei porta rotoli realizzati con i dischi dei freni delle moto. Ciò che è davvero notevole è la singolarità del bagno degli uomini.  Nel museo è possibile pranzare, il caffè del Mecca offre una serie di piatti pronti e una selezione di ottima pasticceria locale.

 

Più a sud, vicini all’antartico

Da Invercargill non si può non prevedere anche una tappa a Bluff, la parte più a sud della Nuova Zelanda. Basta proseguire sulla State Higway 1 in direzione sud. La penisola dista dall’antartico meno di 5 mila chilometri. Il freddo è pungente ed è comunque una sensazione strana quella che si prova:

sentirsi in uno dei loghi più a sud del mondo fa un certo effetto.

Moeraki Boulder

La Nuova Zelanda del Sud non smette di stupire il turista curioso. Partendo da Dunedin in direzione Christchurch è possibile scoprire delle meraviglie della natura inaspettate.

Percorrendo la State Highway1 e giungendo sull’oceano non si può fare a meno di fermarsi per ammirare la spiaggia è fare qualche foto. A Moeraki occorre fare una piccola ma entusiasmante sosta. Entrate nel parcheggio del sito naturalistico di Moeraki. Parcheggiate per bene la moto – è quasi impossibile parcheggiare male – e scendete in spiaggia. Nella parte a sud della spiaggia troverete le Moeraki Boulder: delle concrezioni rocciose perfettamente sferiche, del diametro di circa un metro. Pare che si siano formate circa 35 milioni di anni fa per la stratificazione di conchiglie e fango.

Il lago Puekiki e il monte Cook

Se dalla SH83 si prosegue in direzione della State Highway 79, il lago Pukeiki appare in tutta la sua bellezza! Desta meraviglia il suo colore azzurro saturo che contrasta col verde del prato, il rosso delle bacche, e, in lontananza, la neve del monte Cook sullo sfondo. Una bellezza che incanta, che ammalia, che commuove.

Proseguendo sulla State Highway 79 si raggiunge la State Highway 1 che porta a Christchurch. La città è estesissima: già a 25 chilometri dal centro è popolata di ville in legno monofamiliari. Conta un milione di abitanti, tutti sparsi in queste ville, spesso bellissime, nei sobborghi della città. Il centro, invece, è piccolissimo e si gira tranquillamente a piedi.

Il centro di Cristchurch

Il Novotel sito in piazza duomo a Christchurch è in una posizione strategica. Dall’albergo infatti si può partire a piedi per un giro turistico della città.  Si può anche partire in moto: si trovano molti parcheggi e la gente lascia tranquillamente moto di valore parcheggiate in strada. Il duomo, proprio davanti all’hotel – in ricostruzione per la devastazione del terremoto del 2011 – spicca in tutta la sua magnificenza.

Duomo di Christchurch

Lasciandosi il duomo alle spalle e attraversando l’Avon River si giunge al museo di arte moderna. È già notevole la costruzione: molto bella moderna e avveniristica, ospita numerose opere contemporanee. L’installazione nel giardino è molto particolare: un toro su un pianoforte è originale!

installazione di arte moderna in città

Proseguendo troviamo il palazzo delle arti circondato da opere d’arte. Anche i cancelli e le inferriate del giardino sono molto particolari, installazioni d’arte anch’essi.

Entrare nel palazzo delle arti è quasi un’esperienza mistica. Dà i brividi la vecchia sala di lettura oggi trasformata in sala conferenze. In essa spiccano due opere stupende: il camino e la finestra in vetro colorato “Memorial window”. Questa finestra, disegnata da Martin Travers e da James Shelley è stata installata nel 1938. Restaurata nel 2011 è stata dedicata alla memoria di tutti gli studenti che hanno partecipato alla seconda guerra mondiale.

 

Questo grande complesso conosciuto come “The Art Centre” oggi ospita l’Art Centre Canterbury College, la scuola di ingegneria, la scuola d’Arte, il liceo maschile e il liceo femminile di Christchurch.

Una visita all’orto botanico (sulla stessa strada, poco più giù) e al museo Canterbury (entrambe gratuite) consentono di farsi un’idea della storia e della cultura della città.

Per il centro girano dei tram antichi: uno è un tram ristorante che fa il giro del centro storico mentre si cena; un altro è un “hop on hop off” che consente di spostarsi tra i luoghi caratteristici della città per visitarli.  Palazzi del secolo scorso coesistono con la modernità del palazzo del City Council o del museo d’arte moderna. Christchurch vale una visita, occorre non perdersela!

 

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