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Nembo 32 Tipo 3, la “Provocator” fra le naked 

nembo 32

Fondata da Daniele Sabatini, la Nembo Motorcycle ha base a Roma e sta promuovendo da quasi dieci anni una idea assolutamente esclusiva: costruire una naked con il motore di grossa cubatura rovesciato. Basamento in alto, cilindri in basso. Nel corso degli anni si sono già succeduti tre prototipi: la Nembo 32 Tipo 1, la Nembo 32 Tipo 2 “Iperleggera”, ed ora la Tipo 3 “Provocator”. 

nembo 32

La Nembo 32 non è soltanto una motocicletta esclusiva. è una idea, un concetto, che il suo ideatore sta sviluppando da molti anni. Daniele Sabatini, fondatore della Nembo, propone infatti una naked con il motore 3 cilindri di grossa cubatura (partito da 1800, ora siamo a 2.000 cm3), posizionato in modo “rovesciato” rispetto allo standard: basamento in alto, testa in basso. In questo modo il basamento può essere progettato come elemento stressato e fare da telaio, e in basso si libera spazio per avere un forcellone lungo (680 mm) pur con un interasse da piccola cilindrata (1.450 mm). 

nembo 32

Il maggior peso che si ha nella zona alta, non è un problema. Anzi, in teoria, in certe manovre favorisce la discesa in piega e i cambi di direzione. E concentrare le masse volaniche vicino al pilota porta altri vantaggi di guida. 

Perché realizzare una moto così? Bè, intanto c’è il tocco dell’esclusività. Poi rovesciare il motore permette di avere una grossa cilindrata con ingombri da 600/1000. La cilindrata elevata si traduce in coppia motrice esuberante e dolcezza di risposta ai comandi del gas. E la ciclistica può essere più compatta del normale, regalando così una grande guidabilità.

Tanta coppia e una ciclistica molto compatta grazie al motore rovesciato.

La Nembo vuole quindi essere una naked dolce e facile da guidare, con una grandissima personalità. Questa Nembo Tipo 3 può sembrare molto simile alla prima Nembo 32 (Tipo 1) e ha alcuni dettagli in comune con l’Iperleggera (Tipo 2), ma solo il motore e il forcellone sono gli stessi, il resto è tutto nuovo. Non è un rendering 3D, ma una moto pronta per essere costruita in ogni sua parte. In questa moto ogni componente svolge una doppia o tripla funzione.

Ad esempio, come nei precedenti modelli, il nuovo guscio carrozzeria in carbonio è anche un convogliatore del flusso d’aria che alimenta l’airbox (dove sono alloggiati e raffreddati anche i due fari led) e raffredda i due grossi radiatori olio o acqua (se verrà realizzato anche il raffreddamento ad acqua) che sono nascosti sotto. Il flusso d’aria raffredda anche il serbatoio olio e il serbatoio benzina, oltre che le componenti elettroniche e le gambe del pilota (già abbastanza fresche grazie al fatto che i cilindri sono in basso). 

Il serbatoio della benzina (14 litri) e il serbatoio dell’olio (5 litri) sono integrati nella scocca metallica dell’elemento reggisella. E³ sostengono uno dei tre punti d’attacco delle nuove piastre che reggono le pedane e il nuovo impianto di scarico. Uno sviluppo particolare è stato dedicato alla posizione della batteria, che può essere usata come “peso” per aggiustare al millimetro la posizione del baricentro. Nonostante il lunghissimo forcellone, l’interasse è diminuito di 40 mm rispetto alle precedenti Nembo, arrivando a 1.410 mm.

Il nome “Provocator” viene dalla maschera forata come quella dei gladiatori “provocatori”.

Tutti questi interventi hanno fatto calare il peso complessivo. La presa d’aria dell’airbox è visibile attraverso un elemento trasparente in policarbonato che si integra, seguendone la forma, alla carrozzeria. Su di esso è proiettato il dashboard virtuale. Non c’è un faro anteriore “classico”, per non impedire al flusso d’aria di raggiungere radiatori e airbox attraverso la “bocca”. Al posto del faro c’è infatti una “targa portanumero” old style, forata per il passaggio dell’aria e per alloggiare le 3 luci di posizione led: 3, quanti sono i cilindri. 

La targa portanumero anteriore è forata come le maschere facciali dei gladiatori “provocator”. Ossia, quelli che provocavano l’avversario a iniziare il combattimento. È questo dettaglio quindi che dà il nome a questa Nembo Tipo 3, che, apèpunto, vule essere una ulteriore provocazione. Il risultato, di quest’ultimo lavoro di affinamento, è una moto leggera (160 kg a secco) e agile. Pensata per il divertimento puro anche con un “filo di gas”. 

Sabatini ha anche lanciato una campagna di crowdfunding su Indiegogo per portare a termine la fase prototipale della sua Nembo (la campagna si è conclusa nei primi mesi del 2019) e passare quindi alla produzione di serie.

 

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