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MV AGUSTA: A BREAK-EVEN CON LE SPECIAL

MV Agusta, icona dell’eleganza due ruote made in Italy, si sta preparando ad una nuova sfida “speciale”

La casa di Varese, nota in tutto il mondo grazie alle epiche vittorie di Agostini e alla eleganza dei suoi prodotti, è tornata quest’anno anche molto attiva nel motorsport: nonostante sia un vecchio progetto la F4 di Camier si difende decorosamente nel mondiale Superbike dominato dalla Kawasaki e la F3 di PJ Jacobsen è quinta nel mondiale supersport.

La produzione di serie di MV Agusta, limitata per volontà del timoniere dell’Azienda Giovanni Castiglioni, si attesterà forse a sole 5.000 unità nel 2017, ma sembra apprezzata anche al fuori del mondo moto tanto che l’edizione indiana della rivista automobilistica Top Gear ha premiato la F3 800 come miglior moto dell’anno.

La Casa varesina, che negli anni passati ha realizzato alcune serie speciali delle moto da corsa e una Brutale dedicata a Lewis Hamilton, non aveva ancora esplorato il più ampio mercato delle special di serie, un opportunità invece cavalcata da tempo da altre case come BMW e Triumph che ne hanno fatto un asset importante: vedi le diverse declinazioni di RnineT e Bonneville vendute in migliaia di esemplari.

A metà del mese scorso, sulla pagina Facebook dell’azienda è comparso un singolare video dove si intravede la sagoma di un nuovo modello, sviluppato da RVS (reparto veicoli speciali)

In questi giorni MV Agusta ha svelato online la nuovissima RVS #1. La base sembrerebbe una dragster 800 ma con molta più sostanza e tante chicche in materiali nobili come il titanio: pedane arretrate, paraleva e paracarter, tappo serbatoio a sgancio rapido, sella in alcantara con logo a teschio ricamato, serbatoio bicolor.

Il logo a teschio è presente persino sulla chiave di accensione, per rimarcare l’autenticità del prodotto.

Per i puristi dello stile MV Agusta, lo scarico a canna d’organo singola, il cui terminale assomiglia parecchio a quella della F4 che corre nel mondiale, potrebbe essere un punto a sfavore. Non mancano particolari in puro stile cafè racer quali specchietti bar-end, il faro tondo a led (accompagnato da due faretti laterali, anch’essi a led) gomme tassellate e cerchi a raggi.


Un’opportunità, quella delle moto speciali di serie, che negli intendimenti del patron di MV dovrebbe risistemare i conti. Il debito risulta essere intorno ai 50.000.000 di Euro congelati dal concordato in continuità: all’inizio di giugno era in programma l’incontro del commissario Riccardo Broggini, già incaricato dal tribunale di Varese nel medesimo procedimento del 2002 dove MV Agusta guidata al tempo dal padre di Giovanni, Claudio Castiglioni, aveva un buco di 250.000.000 di euro, e i creditori. Non ci sono indiscrezioni sull’esito.

L’azienda secondo la proprietà dovrebbe andare a regime con 5000 moto prodotte, e pagare i conti che verranno. Ma per il pregresso non è dato a sapere.
Noi riteniamo che con 5.000 moto si farà fatica a pagare lo sviluppo di nuovi prodotti, la produzione dei modelli attuali (che hanno qualche problema di affidabilità) e pagare i debiti accumulati. Non tanto tempo fa il break even di MV Agusta era a 12.000 moto…

Speriamo che alla fine a pagare non siano, come successo in passato, maestranze e fornitori
Dalla Casa nessuna indiscrezione, vedremo qualcosa ad Eicma….

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