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MotoGP: rischio concreto che anche la gara di Austin sia rinviata

motogp austin

A 48 ore dalla pubblicazione del calendario gare aggiornato, la MotoGP deve fare i conti ancora una volta con i problemi legati al coronavirus. Infatti, la municipalità di Austin ha dichiarato lo stato di emergenza locale. E questo significa che molto probabilmente anche la MotoGP di Austin sarà rinviata.

Non c’è pace per la MotoGP 2020. A causa dell’aggravarsi e dell’estendersi dell’epidemia a livello globale, uno dopo l’altro stanno saltando tutti i programmi. Solo 48 ore fa la Dorna aveva diramato il nuovo calendario delle gare 2020, ridotto a 19 appuntamenti per la classe regina dopo l’annullamento della prova del Qatar prevista per questo fine settimana. Spostato il Gp della Thailandia al 3-4 ottobre grazie all’anticipo di una settimana del GP di Aragon, sembrava che il campionato 2020 fosse finalmente pronto a partire. Ma già da diversi giorni aleggiava la possibilità che possa saltare anche la MotoGP a Austin. E questo nonostante Dorna avesse annunciato che il 5 aprile la MotoGP sarebbe stata regolarmente in pista.

Ora dal Texas arriva la notizia che la municipalità locale ha proclamato lo stato di emergenza locale. Questo significa che sono vietate tutte le manifestazioni pubbliche con più di 2.500 spettatori. 

Il comunicato della municipalità di Austin.

«Non saranno permessi eventi con 2.500 o più persone — si legge infatti in un comunicato — almeno finché gli organizzatori non siano in grado di assicurare all’Autorità sanitaria pubblica di Austin che sono stati adottate tutte le misure per arginare il diffondersi della malattia. Ogni evento verrà valutato prima di essere autorizzato».

Insomma, L’ultima frase del comunicato sembra lasciare uno spiraglio. Ma è molto difficile che Dorna e organizzatori locali riescano in un mese a dimostrare di poter far tutto per arginare il diffondersi della malattia.

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