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Moto rumorose: in Germania si annuncia un giro di vite

moto rumorose

Lo scorso settembre vi avevamo informati di alcuni esperimenti di rilevamento rumorosità portati avanti nella regione tedesca del Baden-Württemberg. Ora i comuni della zona si attrezzano per comminare multe salate alle moto rumorose. E sembra anche che il ministro dei trasporti tedesco, raccolte molte denunce, stia pensando a severe norme e limitazioni. Persino a divieti di circolazione per tutte le moto.

Vi avevamo informati lo scorso settembre riguardo alcuni provvedimenti messi in atto da diversi comuni della regione tedesca del Baden-Württemberg riguardo alle moto rumorose. In seguito a quei rilevamenti, ora i comuni della zona stanno proponendo di comminare multe molto salate a tutte le moto che superino il limite dei 78 decibel previsto dalla normativa europea.

Germania, Francia, Regno Unito e altri Paesi hanno già predisposto in molte zone dei dispositivi di segnalazione che avvertono sia gli automobilisti che i motociclisti se i loro veicoli sono troppo rumorosi. 

Ma questo senza che vengano multati. Si tratta di un “consiglio” ad adottare un guida più rispettosa dell’ambiente e dell’udito altrui. Insomma, ti chiedono di “chiudere” il gas, almeno mentre percorri certi tratti stradali nelle aree più popolate. 

Ma il ministro dei trasporti tedesco Winfried Hermann ha raccolto  numerose denunce contro le moto rumorose e propone ora misure draconiane contro le moto rumorose. Propone di vietare tutti gli scarichi aftermarket, nonché le modifiche allo scarico originale che potrebbero aumentare il rumore. La sua proposta di legge arriva persino a suggerire un divieto assoluto di circolazione delle motociclette in determinate aree in cui il loro rumore può essere un problema durante i fine settimana e nei periodi di vacanza. Il ché sembra paradossale nei casi in cui uno stia guidando una moto assolutamente di serie.

Si tratta di una proposta che, se accettata, costituirebbe un pericolosissimo precedente che potrebbe presto diffondersi in tutta Europa… Come avevamo già fatto notare a settembre, sarebbe questo un’altro caso in cui la maleducazione di pochi motociclisti verrebbe fatta pagare alla maggioranza — scusate il gioco di parole —  silenziosa.

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