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Continua a crescere il mercato di moto e scooter: Honda Sh il più venduto del mercato

Mercato: i dati delle vendite di agosto confermano la costante crescita rispetto al venduto dello scorso anno. Corrono le moto, confermano il segno più anche gli scooter.

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SH 150 di Honda, il più immatricolato del mercato: 8.423 da gennaio ad agosto

Ormai ridotti ad un ricordo i ciclomotori che, nelle migliori delle ipotesi, venderanno solo 23.000 pezzi in tutto il 2017, un vero peccato, perché i 50cc sono i veicoli che creano nuovi motociclisti. Un tempo era molto più semplice avvicinarsi alle due ruote, poi, l’introduzione del casco obbligatorio, della targa, delle formalità necessarie e, soprattutto, la botta del costo delle assicurazioni hanno decretato la fine di quello che è stata la cilindrata che ha messo in moto milioni di appassionati. I marchi italiani del settore erano un centinaio e davano lavoro a decine di migliaia di persone. Causa ferie i dati che pubblichiamo ci sono arrivati in ritardo rispetto al consueto.

Non vogliamo azzardarci a dare i numeri, come invece ci ha abituato a fare il direttore generale di Ancma Pierfrancesco Caliari che in un recente comunicato asseriva che il giro d’affari dell’intero settore moto vale 3,5 miliardi e ben 50.000 occupati, questi dati sono stati ripresi da Ancma nella ricerca del 2012 condotta da Ambrosetti.

Gli scooter rappresentano quasi i due terzi del totale immatricolato, i primi 25 modelli del ranking rappresentano oltre 3/4 dell’intero immatricolato, mentre i primi 100 modelli il 98,3% dell’intero mercato.

Honda, che la fa da padrona con oltre 30.000 veicoli, tiene a distanza l’intero gruppo Piaggio che con tutti i suoi marchi non arriva a 25.000 pezzi … il brand Vespa, in Italia, è artefice del  fatturato del Gruppo. Vespa è l’unico scooter del mercato con la scocca in metallo, e, grazie alla forza del marchio riesce a farsi riconoscere un plus molto importante sul prezzo di vendita (30% in più) rispetto a tutti gli altri modelli di pari cilindrata. Al terzo posto si conferma Kymco, nonostante il ritardato arrivo sul mercato di AK550 che sarà il più forte competitore del Tmax di Yamaha, perché costa meno e non incorre in quello che è il vero handicap dello scooter giapponese, essere … il preferito dai ladri.

AK550 di Kymco, il nuovo player del mercato dei maxi scooter che siamo certi avrà un ruolo di riferimento.

In sintesi da gennaio ad agosto sono stati immatricolati 94.386 scooter con un +6% rispetto al 2016. Il segmento più forte è quello da 251 a 500 cc, che sorpassa quello dei fino a 125cc fino allo scorso anno il più venduto. Gli utenti cominciano a preferire quei veicoli che possono assolvere alle diverse esigenze di mobilità (urbana, extraurbana e turismo) a quelle relegate, le 125, per le stupide leggi italiane, alla sola mobilità urbana. In Italia siamo gli unici a non permettere ad un 125 cc di circolare in autostrada. Il maxi scooter sostituisce la seconda auto di casa e soprattutto rende migliore la vita.

Il mercato della moto cresce meglio dello scooter in termini percentuali, siamo a +10%, ma è molto polverizzato confermandoci che il motociclista italiano vuole un mezzo che sia fortemente personalizzato e personalizzabile, ed è disposto a spendere per avere questo status: infatti oltre il 60% dell’immatricolato moto ha una cilindrata superiore a 751 cc e quelle oltre i 1.000cc sono ben il 27% dell’intero mercato.

Vince, nei primi 8 mesi dell’anno, BMW con oltre 10.000 immatricolazioni. La Casa bavarese è stata premiata per aver insistito negli anni con il motore boxer che oggi equipaggia oltre 7 BMW vendute su 10: per il management della Casa un segnale per realizzare altre famiglie di prodotto, come le monocilindriche G, così come i due cilindri paralleli F ed i 4 cilindri S.

La GS di BMW è la moto più venduta del mercato, equipaggiata con il motore boxer 2 cilindri marchio di fabbrica della Casa: oltre 7 BMW ogni 10 vendute ne sono equipaggiate.

 

Yamaha ritiene di riconquistare il terzo posto finale perso lo scorso anno a favore di Kymco con una politica di prezzi molto aggressiva (spesso a scapito delle concessionarie) e con una gamma più completa … potrebbe farcela. È indubbio che il fascino del Valentino nazionale sia un’arma in più per vendere i modelli della Casa di Iwata cui auguriamo, che lo stop di Rossi, non incida sulle vendite dell’ultimo trimestre 2017.

Honda, paga la mancanza in gamma di una naked forte (a quando il ritorno della Hornet, una bella motocicletta, con meccanica eccellente proposta magari in 3 motorizzazioni come le mitiche Four degli anni Settanta) sarebbe il momento di riproporle sfruttando il ritorno di interesse per il vintage.

Due naked Honda che hanno segnato la storia del motociclismo: la Four 750 del 1969 e la Hornet 900.

Ducati vende molto ma fattura meno che nel passato. Evidentemente la politica commerciale utilizzata non premia e questo sembra non faccia piacere all’azionista di riferimento Audi che fa fatica a digerire veicoli venduti a meno di 10.000 Euro e con poco o nullo margine (le Scrambler, al netto dell’iva e del magro sconto riservato al rivenditore valgono una per l’altra circa 7500 euro e rappresentano oltre il 30% dell’immatricolato italiano della Casa di Borgo Panigale). Sempre in merito alla rossa bolognese sembra per il momento raffreddato l’interesse di Bonomi che è molto bravo a valorizzare e vendere le aziende ma ancor più bravo a ricomprarle (in questo è secondo solo a Castiglioni). Multistrada si è fatta concorrenza da sola con il lancio delle 950, scelta opinabile del board che ha preso queste decisioni, infatti il Multistrada 950cc assolve alle medesime funzioni e costa un terzo in meno del 1200 (tutto fatturato perduto). Nello sport per fortuna c’è Dovizioso che allevia i mal di testa della direzione, ma se Lorenzo avesse la stessa moto di Andrea, avrebbe i medesimi risultati.

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La Multistrada 950

Triumph, ha in gamma un’orgia di modelli vintage, si fa fatica a vendere le Street e le Bonnie, come pure è in difficoltà la nuova Street Triple, perché con il prezzo molto aggressivo della versione base, dovrebbe essere, secondo il pensiero di alcuni operatori concorrenti, nella top ten del mercato.

Moto Guzzi si conferma con 3 moto in classifica.

Aprilia con la Tuono al 92° posto con poco meno di 200 immatricolati, in attesa dell’arrivo nelle concessionarie di Shiver. Dorsoduro non arriverà ad entrare nella classifica delle prime cento. Un peccato. Riteniamo che Noale dovrebbe dar retta al nostro Andrea Moretti che con la sua Tuareg 900 aveva indicato una strada non costosa e in linea con le attese del mercato.

Benelli, italiana solo per il nome, rientra nella top 20. Infatti al diciannovesimo posto c’è la TRK502, annunciata un paio di anni fa ai saloni, la moto è finalmente arrivata in concessionaria diventando prima di tutto un’alternativa alla BN302 che alla fine dello scorso anno aveva la medesima posizione in classifica. Nasce per intercettare un pubblico che di km ne macina assai.

Infine una considerazione sugli emendamenti in discussione tra Camera e Senato in merito al nuovo codice della strada: sacrosanto vietare l’uso di strumenti che distraggono dalla guida come il telefonino, ma ricordate non basta promettere multe salatissime, bisogna far applicare la legge.

Non pensiamo che con gli  “avvisatori” di bambini dimenticati a bordo dell’auto i problemi si risolvano, perché a certe persone la patente non andava data e basta … e ai motociclisti e agli scooteristi, non “vietiamo l’off road” o la circolazione in caso di neve o ghiaccio, nessun motociclista sano ci andrebbe di sua spontanea volontà senza attrezzarsi. Aggiorniamo il codice come è stato fatto per l’auto … catene o pneumatici, che lavorano a basse temperature, ci sono!

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