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Mercato Indiano: dodici mesi di calo consecutivi!

mercato indiano

Quello indiano è il primo mercato mondiale per le moto. Sì, è vero che lì si vendono solo moto economiche di piccola e media cilindrata. Ma dovete sapere che in India ogni mese vengono immatricolate più moto di quante si riesca a vendere in 18 mesi in tutta Europa! E se questo mercato continua a calare, le ripercussioni arriveranno anche da noi, non fosse altro perché alcune Case indiane hanno in mano e/o collaborano con diversi marchi europei…

A novembre 2019 si è registrato il dodicesimo mese consecutivo di cali delle vendite moto in India. Colpa delle nuove regole sulle omologazioni che entreranno in vigore ad aprile 2020, o si tratta di qualcosa di diverso? 

Nonostante l’India sia ancora largamente in cima alle classifiche mondiali in termini di vendite annuali di motociclette, a novembre 2019 ha fatto segnare il dodicesimo mese consecutivo di calo delle vendite. E per la seconda volta (l’altra avvenne a dicembre 2018) è stata superata dalla Cina nel computo delle vendite del singolo mese. Come avevamo già scritto in estate, il mercato globale mondiale delle vendite moto è in calo nel 2019 dopo anni di crescita. E il mercato che sta calando di più è proprio quello asiatico  (Con Cina e India che sono i due maggiori “contributori” del calo ma anche i due più grandi mercati del mondo). 

mercato indiano

Ora vi chiederete: “Perché, ci occupiamo del mercato indiano? Cosa ci interessa?”.

A prima vista potremmo pure fregarcene. Ma se analizziamo bene la situazione, è facile che se la cosa dovesse continuare con questo trend, prima o poi i riflessi li sentiremmo pure in Europa.

Tanto per essere chiari, i soldi che molte Case possono destinare allo sviluppo dei nuovi modelli (o più semplicemente alla loro sopravvivenza) arrivano ormai da molti anni dai mercati asiatici. India, Cina, alcuni Paesi Arabi (Pakistan ad esempio) e tutto il sud-est asiatico. Per darvi un ordine di grandezza, India e Cina si contendono da anni il primato mondiale delle vendite. La “guerra” si svolge sull’ordine di grandezza dei 25-30 milioni di pezzi venduti all’anno nell’uno come nell’altro mercato. Sì, avete letto bene… 25-30 milioni di pezzi! L’Italia, che è il primo mercato europeo, “assorbe” poco più di 200.000 pezzi l’anno. Vale a dire lo 0,8% (nella migliore delle ipotesi) rispetto ai due colossi.

mercato indiano

Insomma, ora vi sarà chiaro che se quei mercati tirano, Tutti i produttori mondiale (e tutta la catena di fornitori, di cui molti italiani) che vi sono in qualche modo impegnati, anche tramite accordi con produttori locali, possono fare cassa per poi investire in nuovi modelli e nuovi prodotti anche per l’Europa. E le Case indiane e cinesi possono fare lo stesso con tutti i marchi europei che hanno acquistato, stanno acquistando e/o controllano (KTM, Husqvarna, Peugeot, Benelli, Morini, e chi più ne ha, più ne metta…) Insomma, capite ora perché non c’è da stare tanto allegri? 

Quali sono le ragioni del calo?

Per quanto riguarda L’India, le ragioni del calo che vengono spiegate dalla  stampa locale sono diverse. Nel 2019 ci sono stati aumenti delle assicurazioni, inondazioni e  introduzioni obbligatorie di ABS o CBS che hanno fatto alzare i prezzi delle moto. Inoltre, secondo gli analisti del New Indian Express, si sono aggiunti altri fattori che probabilmente hanno avuto un impatto sulle vendite di nuove moto. L’introduzione prevista ad aprile 2020 di nuovi standard sulle emissioni (BS-VI) e, per quanto riguarda solo il mese di novembre 2019, la festività “Diwali”. Le moto vendute attualmente rispettano lo standard BS-IV. Pertanto, non è improbabile che i consumatori possano ritardare i loro nuovi acquisti di moto fino a quando non saranno disponibili più modelli  conformi alla BS-VI.

Le vendite ritardate per questo motivo continueranno probabilmente a crollare per i prossimi mesi, ma potrebbero vedere un rimbalzo dopo l’introduzione del nuovo standard. Tuttavia, si prevede anche che le moto prodotte in conformità con gli standard BS-VI siano più costose, quindi resta da vedere come gli aumenti previsti dei prezzi (in un mercato dove il costo è un fattore molto importante per l’acquisto) influenzeranno le vendite.

Un altro fattore da considerare per le scarse vendite di novembre è la festività “Diwali”. Il festival indù delle luci si basa sulla data della luna nuova che si verifica in ottobre o novembre di ogni anno, il che significa che le date cambiano.

In India questa festività è un momento popolare sia per vendere che per comprare veicoli a buoni prezzi. Un po’ come gli sconti di fine anno in Italia con i chilometri zero. Quest’anno la festa Diwali si è verificata in ottobre 2019, e questo ha lasciato novembre senza un possibile incremento delle vendite.

A novembre nel mercato indiano sono calati tutti tranne Suzuki: +23%!

Secondo New Indian Express, tutti i principali produttori di moto in India hanno riportato un calo delle vendite su base annua per novembre 2019 tranne uno: Suzuki. Sorprendentemente, Suzuki ha venduto 69.755 moto a novembre 2019, il che rappresenta un aumento del 23,39% rispetto alle 56.531 moto vendute a novembre  2018.

Fra i più importanti produttori di motociclette del mercato indiano, TVS ha registrato il risultato più negativo, vendendo 191.222 moto a novembre 2019 rispetto alle 260.253 del novembre 2018. Anche  Royal Enfield ha perso, ma meno della sua concorrenza. A novembre 2019, ha registrato vendite per 60.411 moto, rispetto alle 65.744 di novembre 2018.

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