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Mercato globale della moto. Cosa succederà da qui a fine anno?

mercato globale

Analisti di tutte le Case e di tutte le aziende interessate sono alla caccia disperata di dati e previsioni di mercato che possano indirizzare le loro scelte da qui alla fine dell’anno. L’unica cosa certa è che il 2020 sarà ricordato in tutto il mondo come una annata disastrosa. Ma a quanto ammonteranno le perdite del mercato globale?

Una cosa di cui possiamo essere certi è che nessun costruttore o azienda coinvolta nel business della moto vorrà ricordare il 2020. Dal 2016, anno del “crollo” del mercato cinese a causa delle nuove regole introdotte dal governo locale, non si ricordava una situazione tanto disastrosa. Anche se nel 2019 nel mondo sono state vendute 1,6 milioni di moto in meno rispetto al 2018, ciò che ci aspetta nel 2020 è una perdita globale circa dieci volte superiore a quella del 2019. Insomma, a seconda che si voglia essere ottimisti o pessimisti, si venderanno dai 10 ai 15 milioni di moto in meno.

I mercati che soffriranno di più sono senza dubbio quello europeo e quelli americani (Nord America e Sud America). Si spera invece che l’importante mercato asiatico (area ASEAN), più la Malesia e Taiwan riescano a limitare i danni. I due mercati mondiali più grandi, India e Cina, avranno andamenti diversi. In India le cose si stavano mettendo male già da tempo (-3,1 milioni 2019 su 2018) e la situazione poco “controllata” del coronavirus sta aggravando la cosa. La Cina invece nel 2019 ha recuperato 1,3 milioni di vendite rispetto al 2018, e nonostante sia stato il primo mercato a bloccarsi per il coronavirus, ha già ripreso a marciare a pieno ritmo. Quindi promette bene da qui a fine anno. Ma nonostante questo traino, se nel 2019 si sono venduti 60 milioni di pezzi, nessuno spera che si possa fare più di quota 50 nel 2020. 

Sul mercato globale si tratterebbe di una perdita oscillante dal 16 al 25% rispetto al 2019. 

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