Motospia

L’orologio fa tick tack… la pompa benzina

pompa benzina

La pompa benzina, vi sveliamo cosa c’è dietro questo delicato componente e come preservarne l’efficienza a lungo nel tempo

Non so voi, ma io mi ricordo liste infinite di cosa controllare, verificare, rabboccare, cambiare, era parte del vivere il sogno del motociclista, livello olio, acqua, freni, filtro aria, filtro benzina, oliare li’, ingrassare la’, stringere qui, avvitare qua.
Magari non si riusciva a fare tutto da soli, magari eravamo additati dalle varie officine dove portavamo i nostri mezzi con dei sorrisetti beffardi, ma la lista era li’, e ci faceva capire come stava il nostro amatissimo mezzo.
Poi improvvisamente il ‘progresso’ ha vinto.
Le liste sono sparite, non si controlla piu’ nulla, magari il livello dell’olio, ma piu’ per moda che per il pericolo di fondere tutto.
Ma, la tecnologia e’ davvero tanto avanti, o semplicemente hanno nascosto la lista per legarci le mani?
No, non e’ un complotto, ma, una scelta deliberata.
Prendiamo ad esempio il filtro benzina.

Le moto a carburatori avevano, e nemmeno tutte, il cosi’ detto fispino, un piccolo filtro in carta o rete in nylon in un involucro trasparante, quando era sporco o la moto singhiozzava, 10 mila Lire e via andare, e ora?
L’iniezione elettronica ha reso imprescindibile un livello di purezza del carburante prima ritenuto eccessivo, le altissime pressioni di esercizio in gioco e la complessita’ meccanica dei componenti ne esigono ben due altamente performanti uno prima della pompa e l’altro fra la pompa e gli iniettori, ma che fine hanno fatto? Ogni quanto si cambiano? Dove li vedo? Quanto costano? Chi me li cambia?
Beh, qui la storia si fa interessante, le case si sono divise con progetti e concetti totalmente opposti in alcuni casi.

 

 

 

BMW
Qui le cose si fanno complicate…….

Ma dove’ il filtro?

 

BWM R 1200 LC, BMW TWIN F800/700/650

 

Ah, gia’, non ho risposto alla domanda di prima… dov’e’ il filtro sul modello R1200 2004-2013?

Avete preparato una sega a mano? Si, una sega

Dopo la laboriosa azione di smontaggio e utilizzo intenso della sega

Signori e Signore il filtro

Gia’, ma mentre tutti gli altri sono li’ “comodi” da cambiare, come si cambia questo?

Non si cambia, si aspetta fino a che si riempie, la pompa brucia per sovraccarico, e si deve cambiare tutto il gruppo flangia, elettronica, pompa, strainer, filtro, guarnizioni, e innesti rapidi, no, non e’ economico.
All’epoca si grido’ al miracolo, finalmente una moto dove la manutenzione era stata ridotta e l’orribile lavoro di aprire il serbatoio per cambiare il fastidioso filtro interno come su tutte le moto ad iniezione elettronica dell’epoca, fatte salve alcune esotiche Moto Guzzi, grazie alla tecnologia Teutonica era stata eliminata: la prima moto al mondo senza filtro benzina. Ops….
Riformuliamo, la prima moto al mondo dove non si poteva cambiare con manutenzione preventiva il filtro benzina, il progresso come passo indietro

Eppure le benzine NON sono pulite, le contaminazioni sono parte del rifornimento, la benzina e’ un solvente fenomenale, lava tutto, la tubazione dalla raffineria, la cisterna che la stocca, la tubazione che carichera’ il camion cisterna, la cisterna del camion, la tubazione del camion, la cisterna del distributore di benzina, la pompa di benzina del distributore, e tutto finira’ nel serbatoio.
Se non consideriamo i rari esempi di truffa al distributore dove i “furbetti” per guadagnare alle nostre spalle aggiungono nelle cisterne di tutto, olio motore esausto, olio freni, liquido refrigerante, solventi industriali, acqua, miscele di benzine e carburanti esausti, la lista e’ davvero lunghissima, la benzina e’ contaminata per definizione.
La cosa che pero’ preoccupa e’ che ora la cosa e’ problematica per le complesse architetture delle iniezioni elettroniche.
Anche la manutenzione preventiva diventa una lotta contro la ruota della fortuna.
Non e’ come cambiare l’olio motore, l’olio freni, o il liquido di raffreddamento, i parametri sono tutti diversi, non vi sono piu’ le classiche stime di calcolo basato sulle ore lavoro, stima del particolato inquinante metallico, degradamento della molecola per taglio e contaminazione da idrocarburi combusti ed incombusti nel caso dell’olio motore, o degradamento per cicli di riscaldamento e contaminazione da umidita’ per il liquido freni, qui i parametri e le variabili non sono calcolabili, non ci sono coefficienti o costanti nella formula, e’ tutto “effimero”.
La cosa si fa ancora piu’ interessante quando studiamo com’e’ progettata una pompa per alimentazione ad alta pressione.
Prima di tutto dobbiamo pensare a quanto l’elemento fondamentale in tutto cio’ sia praticamente un motore elettrico che gira vorticosamente immerso in un liquido, che lo lubrifica, raffredda, e la pompa stessa lo deve spingere con una “gran forza” per ottenere il corretto flusso e pressione per alimentare gli iniettori.
L’alimentazione ad iniezione elettronica basa tutto il suo principio sulla differente metodologia di nebulizzazione per la creazione della corretta miscela Aria/Benzina nel collettore di alimentazione.
Invece di utilizzare il principio di venturi classico dei carburatori, sfrutta l’altissima pressione raggiunta dalla benzina grazie alla pompa carburante per sfruttare i micro ugelli degli iniettori che ricevono i comandi di apertura/tempo direttamente dalla centralina elettronica.
Da qui e’ facile capire come sia fondamentale proteggere la pompa benzina per mantenere il flusso di carburante stabile e “potente” pena il malfunzioanamento e semplice spegnimento della moto.
L’aspirazione della pompa e’ normalmente protetta da quello che si definisce lo strainer, evita che grossi “pezzi” possano venire ingeriti o bloccare l’apertura della pompa stessa, ma anche il particolato piu’ piccolo che passa comunque attraverso di essa puo’ fare molti danni…. con questi risultati:


Erosione delle boccole, spazzole consumate irregolarmente, indotto “fresato”, pompa morta e moto che si e’ improvvisamente spenta nel bel mezzo di un sorpasso in autostrada, fortunatamente senza conseguenze, ma che “speghetto”.
Ma quello che dovrebbe attirare l’attenzione e’ l’incredibile quantita’ di fine polvere dovuta alla lenta erosione delle parti della pompa stessa, il particolato che passava all’interno della pompa sospeso nella benzina ha letteralmente eroso la pompa, classico caso di “sabbiatura” a liquido.
Eppure lo strainer era montato, integro, il filtro benzina era da poco stato cambiato…. ma la pompa non era protetta.
I componenti come le pompe benzina hanno una durata in ore lavoro lungamente superiore alla stima della durata dell’intera motocicletta fatta a tavolino durante il progetto del mezzo, come mai allora internet pulula di offerte per pompe benzina aftermarket per tutte le moto e marche, scooters, enduro, super sportive, turistiche, la lista e’ infinita…
Quindi dovremmo cambiare le pompe benzina anticipatamente, a spanne….. un po’ assurdo come concetto no?
Beh, a quanto pare la soluzione invece l’ha pensata un’azienda tutta Italiana, la Guglatech, fatta da motociclisti di lunghissima data che dopo i problemi avuti piu’ e piu’ volte con le proprie moto, ha deciso di re-inventare la calza da donna durante il rifornimento che si usava sulle moto da Enduro degli anni ’80, quando si viaggiava nel deserto, studiando tutta una serie di prodotti innovativi e specifici per le moto ad iniezione elettronica: mentre fate rifornimento nulla entrera’ piu’ nel serbatoio se non benzina pulita, non male no?

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