Motospia

L’Emilia Romagna proroga il pagamento del bollo auto al 30 giugno

bollo auto

Anche se il DL “Cura Italia” non ha fatto menzione alla tassa automobilistica (bollo auto), le singole Regioni e Province Autonome possono determinare lo slittamento e l’eventuale rateizzazione di questo importante tributo. l’Emilia Romagna ha già deciso oggi di prorogare i pagamenti al 30 giugno. il Piemonte decidere domani. Ma come fa notare UNASCA (l’associazione nazionale degli studi di consulenza automobilistica e delle autoscuole) l’agevolazione andrebbe concessa da tutte le regioni.

Nel cosiddetto decreto “Cura Italia”, a tutti gli effetti una vera e propria manovra per supportare cittadini ed imprese per l’emergenza Covid-19, il Governo ha varato una serie di importanti misure ed un capitolo significativo è dedicato alla sospensione dei pagamenti e alla proroga di molti adempimenti fiscali. Il decreto ha però trascurato il rinvio di una tassa pagata da cittadini ed aziende, piccole o grandi che siamo: parliamo del pagamento della tassa automobilistica, meglio nota come “bollo auto”. Il “bollo” deve essere pagato indipendentemente dall’utilizzo o meno del mezzo.

Essendo una tassa ad appannaggio delle Regioni e delle Province Autonome, le singole Amministrazioni possono decidere in merito. In tal senso, la prima Regione a prendere una posizione è stata l’Emilia Romagna, che proprio oggi ha deciso di prorogare tutti i pagamenti al 30 giugno. La prossima sarà il Piemonte, che martedì 24 marzo discuterà nella Giunta regionale il rinvio. Questa misura permetterà anche ai contribuenti piemontesi in possesso di un’auto di rinviare i pagamenti di marzo, aprile e maggio al 30 giugno 2020.

L’UNASCA (l’associazione nazionale degli studi di consulenza automobilistica e delle autoscuole) plaude tali iniziative e invita tutte le altre Regioni ad adoperarsi in tal senso. Una misura che sarebbe accolta da cittadini ed imprese come una vera e propria manna dal cielo. In un periodo delicato come questo dove, peraltro, si è impossibilitati ad uscire di casa. Pagare ora questa tassa sarebbe un danno per cittadini e imprese. Al quale si aggiungerebbe la beffa di non poter utilizzare il mezzo di cui si sta corrispondendo la tassa di possesso. A causa delle misure sempre più restrittive adottate per contenere la diffusione del virus.

UNASCA stima che nel del mese di marzo circa il 6% dei proprietari di veicoli dovrà effettuare il versamento. Pena l’applicazione di gravose sanzioni. E altrettanto avverrà nel mese di aprile.

© 2022, MBEditore - TPFF srl. Riproduzione riservata.


Vuoi saperne di più? Di' la tua!

<strong>SCRIVICI</strong>

    acconsento al trattamento dei dati presenti nel form di contatto