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LA PRIMAVERA DEL MOTOCICLISTA

Dopo un periodo di inattività invernale, a un buon pilota occorrono almeno mille chilometri per riprendere feeling con la propria moto.

La primavera è arrivata. Basta un raggio di sole e subito l’inverno è dimenticato. La moto scalpita nel box mentre il desiderio di ritornare in sella si fa pressante.

L’euforia primaverile non deve tuttavia far dimenticare che abbiamo tutta la primavera, l’estate, l’autunno e anche l’inverno per conoscere la moto sulle strade più belle d’Italia quindi è meglio adottare uno stile di guida cosciente. Senza dimenticare che, quando l’esuberanza supera il buon senso, aumenta esponenzialmente anche il rischio di trascorrere la bella stagione dal meccanico o dal carrozziere (se va bene).

Innanzitutto occorre allenarci e preparare la moto.

– Come eseguire la preparazione della moto? Lo abbiamo chiesto al dott. Marco Guidarini, pilota e istruttore di guida sicura.

«Se la moto è usata, prima di utilizzarla occorre eseguire il controllo accurato (eventualmente con il meccanico di fiducia) dell’asse di sterzo, dei cuscinetti delle ruote, del perno forcellone, della trasmissione secondaria (pignone, catena, corona) e dell’impianto frenante (dischi, pastiglie, pinze, tubi, liquido dei freni) quindi eseguire il controllo di olio, liquido radiatore, fari e frecce.

Un’ottima occasione per eseguire tali controlli è il lavaggio della moto, da fare a motore freddo. Consiglio il lavaggio a mano mentre per le parti più delicate (radiatore, motore, cruscotto e parti in plastica) raccomando di non utilizzare le idro-pulitrici a elevata pressione.

Eseguiti i controlli, una leggera pressione sullo starter e … la sentiamo ‘cantare’. Qualche minuto di riscaldamento da fermo, il tempo necessario per indossare il paraschiena o il motoairbag, mettersi la giacca tecnica e allacciarsi il casco, e possiamo partire portando gradualmente il motore alla temperatura ottimale di esercizio».

PRIMAVERA
iL dott. Marco Guidarini, pilota e istruttore di guida sicura

– Come prepararci alla guida della moto?

«La guida della moto richiede sensi all’erta e una coordinazione dei movimenti complessa e delicata. Entrambi possono ‘stararsi’ per un’influenza, un’otite o un’insidiosa labirintite, e talvolta occorrono mesi per un completo recupero. Eventuali disturbi (soprattutto se visivi, uditivi o dell’equilibrio) non devono essere sottovalutati: consultate il medico per accertarne le cause.

In inverno perdete il feeling con la moto perché la utilizzate più raramente (o per brevi tratti), a svantaggio della precisione dei movimenti grossolani e di quelli fini.

I movimenti fini richiedono giorni di allenamento per raggiungere il livello ottimale di coordinazione in accelerazioni, frenate e curve.

Occorre riprendere la sensibilità tattile e propriocettiva con il freno posteriore, ma soprattutto con quello anteriore e la manopola del gas. Una mediocre gestione del gas (brusche aperture/chiusure) e del freno anteriore (‘pinzate’) è responsabile di circa i due terzi delle cadute in moto».

– Come deve essere lo stile di guida dopo un lungo periodo di inattività?

«In strada consiglio una guida soft, anche in caso di guida sportiva. Un buon pilota deve cercare la fluidità nelle manovre (accelerazioni, frenate, movimenti sulla sella, traiettorie) per aumentare il piacere di guida e la riserva di sicurezza. Se siete consapevoli di non essere bravi piloti occorrono almeno due o tremila chilometri prima di riprendere feeling con la moto».

– Come ci si deve regolare rispetto ai cambiamenti climatici di primavera?

«Con le basse temperature la moto si può comportare in modo anomalo perché il freddo aumenta la densità dei fluidi e rende le sospensioni più rigide (mentre in certe condizioni come sul bagnato andrebbero ammorbidite). Gli pneumatici (soprattutto quelli più performanti) non entrano in temperatura ottimale per comportarsi come dovrebbero e possono perdere aderenza, soprattutto se la manopola del gas e del freno anteriore sono usati come l’interruttore on/off della luce.

Ricordate che l’improvvisa perdita di aderenza è molto insidiosa!

Primavera

Le condizioni meteo sono importanti. Un’area di alta pressione comprime l’umidità verso il basso, il cielo sarà azzurro o con rare nuvole, ma in pianura si potrà trovare nebbia e strade umide (specialmente il mattino); se c’è nebbia rendetevi visibili altrimenti fermatevi e fate attenzione alle strade bagnate. Nelle giornate di alta pressione, con il trascorrere delle ore il sole asciugherà le strade esposte invitandovi a una guida distratta o sportiva ciononostante entrando in un tratto di strada o una curva non riscaldata dal sole (dietro una collina, in una gola, in un bosco) improvvisamente vi troverete su una strada o in una curva con fondo viscido».

– Quali altri pericoli ci sono sulle strade in primavera?

«I turisti che non conoscono le strade! Molti di loro guidano in modo insicuro compiendo manovre assurde e improvvise per scattare qualche foto panoramica e si fermano disinvoltamente con auto, suv e camper anche dietro le curve coperte, oppure aprono le portiere senza guardare chi sopraggiunge. Prevedete queste manovre e tenetevi una riserva di sicurezza».

 

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