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LA BENZINA, E’ BENE CHE SIA SEMPRE PURA

Non sempre la benzina che acquistiamo dal benzinaio è pura e priva di contaminazioni e un banale gesto come fare il pieno alle nostre motociclette può portare a conseguenze inimmaginabili: carburatore ostruito, filtri intasati, pompe benzina bloccate, iniettori occlusi, moto che va colpi e strattona con vuoti di potenza. La conseguenza è che spesso si finisce dal meccanico che smonta mezza moto e poi ci presenta un conto salato. Ma si può evitare, per sapere come abbiamo coinvolto Guglielmo Ferrazzi, il creatore della Guglatech, azienda che produce e commercializza filtri benzina per i bocchettoni di rifornimento delle moto.

Perché filtrare la benzina?

La benzina, oltre al suo potere detonante, è un fantastico solvente. Durante il suo percorso fino al nostro serbatoio, scioglie e porta via “materiali” di ogni tipo e finisce con il contaminarsi sempre di più ad ogni passaggio, dalla produzione al trasporto fino allo stoccaggio nelle cisterne dei vari distributori. Nelle moto vecchie a carburatori, tutti i possibili inquinanti (sabbie, oli e altri solventi) venivano eliminati prima nella fase di combustione, e poi in occasione della periodica manutenzione del carburatore.

Ma ora le moto sono tutte a iniezione elettronica e può succedere che con benzine, anche di ottima qualità ma con forti contaminazioni, le moto patiscano gli inquinanti data la notevole complessità di funzionamento di un moderno circuito di alimentazione a gestione elettronica, Il risultato sono perdite di potenza e nel caso estremo rotture e conseguenti fermi veicolo.

Oggi nei programmi di manutenzione non vi e’ più la sostituzione del filtro benzina, e in moltissimi casi nel nostro paese dove le benzine sono abbastanza pulite i problemi insorgono solo dopo i 24 mesi ordinari, costringendo il motociclista a sostituire l’intero gruppo di alimentazione pagandolo di tasca propria. Noi siamo gli unici a consigliare una regolare pulizia anche di quelli sostituibili, le case no. Una volta pulito o sostituito, ci si rende subito conto di come la moto sia radicalmente cambiata sia nell’erogazione che nelle performance, sembra quasi di avere un cilindro in più. Filtrare la benzina prima che entri nel serbatoio, per nostra esperienza, aiuta sia il motore che il nostro portafogli. Noi in tal senso abbiamo creato dei filtri che vanno all’interno del serbatoio e durante il rifornimento lasciano passare il carburante e gli additivi e trattengono tutte le impurità.

Nelle moto dedicate all’uso su pista, alla domenica, filtrare la benzina può essere una sana abitudine?

Assolutamente sì. Per quanto una tanica, oggetto indispensabile per chi va in pista, possa essere pulita, al suo interno si accumulano costantemente morchie e condense che a lungo andare possono dare problemi. Un altro problema che può affliggere le pompe benzina delle moto da corsa è la spugna. Si tratta sì di un dispositivo per la sicurezza in pista, ma a lungo andare si sfalda in tanti piccoli pezzi che vanno a saturare il filtro della pompa benzina immersa nel serbatoio. Guglatech nasce per le moto Adventure/Touring perché il viaggiatore spesso non può scegliere il benzinaio ed è meglio non fidarsi del primo che incontra, ma stiamo crescendo nel comparto moto da gara dove raccomandiamo sempre di filtrare la benzina e di controllare regolarmente lo stato della schiuma e del filtro della pompa, proprio per evitare questi inconvenienti.

In commercio esistono tanti prodotti atti alla pulizia degli iniettori: quanto sono efficaci?

Dipende dalla qualità intrinseca del prodotto: quelli più economici non sono altro che degli alcol che, lavando il serbatoio e legandosi alle eventuali molecole dell’acqua, trascinano con sé l’inquinante contenuto nella benzina coadiuvati dal lavoro svolto dalla pompa benzina. I prodotti più cari, con cifre che partono dai 20-25 euro, sono costituiti da miscele di alcol, solventi e derivati del petrolio con forti poteri disincrostanti; la loro azione non è più semplicemente di “disincrostazione” del serbatoio, ma di vera e propria aggressione dei depositi nel circuito di alimentazione, fra cui anche quelli carboniosi negli iniettori o quelli incombusti sulle sedi e steli/fungo valvole , molto dannosi per le tenute dato che compromettono la corretta chiusura della valvola portando ad erosioni dovute a “soffi” dalla camera nelle due fasi di compressione e scoppio. Tali residui subiscono un costante “ammorbidimento” da parte dei “pulitori” che ne permetterà, poi col tempo, l’espulsione dalla camera di scoppio migliorando notevolmente l’efficienza del ciclo ripristinando la corretta volumetria e forma della camera di scoppio.

Le benzine ad alto numero di ottani o quei prodotti in grado di incrementare il numero di ottani quanto possono influire su una pompa benzina?

Gli ottani sono semplicemente una unità di misura il cui valore indica la “caratteristica” della benzina a ritardare il punto di auto accensione per compressione in presenza di ossigeno. Una pompa benzina non lavora in presenza di miscela aria benzina e per lei un liquido è un liquido, restando in un range di densità determinato, la sua composizione é ininfluente. Le benzine additivate con pulitori o “solventi” per mantenere pulite camere di scoppio e/o valvole e circuiti di alimentazione, potrebbero in teoria mantenere più pulite le pompe stesse se non fosse per il fatto che per risparmiare si usano banali alcol che degradano le parti in alluminio delle pompe e portano in circolo molta sporcizia che tende a saturare i filtri in mandata/aspirazione della pompa. Un sistema in equilibrio e “protetto” vede un serbatoio preservato da contaminazioni eccessive e un trattamento puntuale con ottimi prodotti per pulire valvole e loro sedi, pistoni e cieli delle camere di scoppio piuttosto che serbatoi o filtri.

Di buona norma, ogni quanto tempo sarebbe bene controllare e revisionare la pompa benzina?

Le pompe benzina per motori ad iniezione elettronica hanno una vita di decine di migliaia di ore lavoro utili, a patto che i seguenti parametri siano “rispettati”

  • Limitare la “contaminazione di passaggio” attraverso la pompa stessa di materiale solido riducndo il particolato in ingresso alle pompe. Nell’automotive si parla di solito di filtri capaci di fermere impurità da 40 a 100 micron, noi per i nostri filtri al bocchettone siamo sempre al di sotto dei 12 micron;
  • Assenza di occlusioni del filtro di aspirazione che potrebbero generare cavitazioni o surriscaldamenti, e in questo caso il pre-filtraggio al rifornimento è l’unica opzione;
  • Basse temperature di esercizio, accettabili nei range classici dei componenti per motori endotermici evitando ebollizioni del carburante causate dalle pompe in “affaticamento” spesso dovuto al basso livello di carburante, caso classico di chi si ostina a cercare sempre la riserva, prassi che logora i sistemi immersi, o filtri parzialmente occlusi che affaticano la pompa oltremisura;
  • Bassa caduta di pressione e ottimo flusso in uscita del carburante determinato da un filtro in mandata agli iniettori grande e libero da contaminanti solidi e liquidi.

Essendo comunque un componente meccanico con organi in movimento, non è eterno e al sorgere di rumorosità o cali di rendimento non risolti con una corretta manutenzione é buona norma sostituire il componente.

Una completa manutenzione del nostro caro mezzo a due ruote passa anche per il controllo periodico della pompa/filtri benzina e di tutto quello che serve a bruciarla. Mettere nel nostro motore benzina di scarsa qualità è come mangiare fritto 3-4 volte al giorno: così come nel nostro corpo si forma il colesterolo, nel sistema di alimentazione della nostra moto si formano incrostazioni.

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