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Katana Jintachi: la rinascita di un mito Suzuki La Jintachi è la versione accessoriata della Katana

Posizione di guida

POSIZIONE DI GUIDA

Il telaio della Katana deriva, come il motore, da quello delle GSX-S1000 e GSX-S1000F. Che a loro volta derivano da quello della GSX-R1000R. E questa discendenza la si riconosce, oltre che per le innegabili doti dinamiche della Jintachi, anche dalla posizione di guida. Le pedane, infatti, risultano decisamente arretrate. Sedendosi su una moto con questa struttura, e dopo aver afferrato un manubrio così largo e alto, ci si aspetterebbe di trovarle molto più avanti di dove sono. Sulle prime si è addirittura portati a posare la pianta del piede sui pedali di freno posteriore e cambio…

Insomma, non abbiamo trovato una perfetta armonia nella triangolazione sella-manubrio-pedane. Sembra quasi che la moto sia stata progettata prevedendo una coppia di semimanubri più sportivi, come nella Katana originale, con i quali queste pedane si sarebbero sicuramente sposate meglio. E che poi sia stato deciso di adottare un manubrio diverso. A parte questa nota, dobbiamo dire che la posizione di guida non risulta comunque scomoda. Sella e serbatoio sono bene armonizzati nelle forme, con la prima che risulta confortevole anche sulle lunghe percorrenze. E la guidabilità offerta dal largo manubrio e dalla sua corretta angolazione risulta molto utile in città e nei percorsi misti. 

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