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Katana Jintachi: la rinascita di un mito Suzuki La Jintachi è la versione accessoriata della Katana

Estetica

ESTETICA

La GSX1100S Katana originale non conosceva vie di mezzo. la amavi (pochi) o la detestavi (molti). Con questa riedizione in chiave moderna i giudizi sono molto meno drastici. Probabilmente perché la “modernità” del suo design è molto più vicina al senso estetico del motociclista contemporaneo di quanto lo fosse la progenitrice, che sul mercato degli anni ’80 ebbe l’effetto di un vero e proprio pugno negli occhi. 

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Ma uno dei motivi è anche che la mano ”italiana” è riuscita a smussarne alcune caratteristiche poco digeribili senza farle perdere l’indiscussa personalità. Insomma, il giudizio estetico su questa nuova proposta, nella media è molto più positivo di quanto sia stato in passato. Ad onore di chi ha lavorato su questo progetto, va anche riconosciuto di aver saputo mantenere intatto l’effetto “spigoli e tagli netti” della versione originale ma anche di aver saputo trasformare in qualcosa di assolutamente ben fatto ciò che sull’originale era indigeribile. Ci riferiamo per l’esattezza al gruppo sella/codone. Sulla vecchia sembrava avessero appoggiato per caso un materasso sul codino! Questo invece, pur nella sua semplicità, è uno dei posteriori più belli nel mondo naked. 

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E se la guardate di notte, con le luci accese, sarete ancora più facilmente coinvolti dall’effetto scenico creato dalle luci di posizione a led che sul frontale fanno da contorno al faro squadrato.

L’unica cosa che stona è il manubrio alto e largo. La vera Katana, con il suoi semimanubri era una café racer sui generis. Questa Katana invece con quel manubrio alto appartiene più alla categoria delle naked.

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