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Intervista con Ana Carrasco: COME TI CUCINO I MASCHIETTI

Dopo aver fatto la storia, Ana Carrasco non si gongola del suo successo. Rimane ben concentrata sui suoi obiettivi e sui progetti che la aspettano!

Ana Carrasco, classe 1997 e già un buon curriculum di primo livello alle spalle. Nata nella terra di Marquez e di Vinales, non ha ancora avuto occasione di brillare, fino ad ora. Nel recente appuntamento di Portimao, ha condotto un weekend di gara perfetto, offrendoci uno spettacolo assoluto. Abbiamo avuto l’occasione di scambiare due battute molto veloci sulla sua performance e sulla sua stagione.

Ana Carasco, concentrata, pochi attimi prima della partenza

Quando è nata la passione per i motori?

Ana Carrasco: Ho iniziato a guidare la moto da quando ho 3 anni; la mia famiglia è sempre stata legata a questo mondo e quando sono piccola ho sempre avuto una moto in casa, con cui giocare.

Nel weekend di Portimao hai letteralmente fatto la storia del motociclismo femminile. Raccontaci il tuo weekend di gara

Ana Carrasco: Sono molto felice di questo risultato, abbiamo lavorato duramente negli ultimi anni per raggiungere questo livello e credo che abbiamo meritato un risultato così. Sono anche molto grata a tutta la mia squadra per il lavoro, la mia famiglia e tutte le persone che mi hanno sostenuta tutto questo tempo.
Il weekend è partito già con i migliori auspici, ottenendo subito la terza posizione in qualifica, a ridosso dei primi due. La gara è stata piuttosto difficile, ma ho sempre avuto la situazione sotto controllo, mi sono sentita a mio agio fin da subito e ho solo cercato di seguire la mia strategia fino alla fine. Ho studiato i miei avversari fino all’ultimo, per poi tentare il colpaccio alla fine. Sono molto felice di come è andata

La foto più bella del weekend di Portimao: la bandiera a scacchi e la vittoria di Ana

La tua vittoria ha suscitato molto scalpore e ora sei al centro dell’attenzione. Tutta questa pressione mediatica ti infastidisce?

No, anzi, bene venga. Penso sia una cosa positiva e posso così dimostrare a tutti che, io, una ragazza in mezzo a tutti questi maschi, sono in grado di vincere. La pressione, di qualsiasi tipo si tratti, è un aspetto che i piloti devono essere in grado di controllare e dedicare la massima attenzione sui propri obiettivi.

Quale è il segreto per battere i maschietti? Se tu dovessi dare dei consigli alle lettrici che vorrebbero emularti, cosa diresti a loro?

Ana Carrasco: Lavorare sempre, tanto, e divertendosi, questi sono gli unici consigli. Non ci sono segreti. Lavorare ogni giorno, per essere migliore e cercare di utilizzare al massimo le proprie capacità per fare il miglior risultato possibile. A lungo andare, i risultati come si è visto stanno uscendo.

Non solo Mondiale SSP300 nella tua carriera, ma hai anche corso nel mondiale 125 e nella moto3. Raccontaci come sono andate queste stagioni

Ana Carrasco: Ho iniziato nel 2011 con le 125 nel campionato nazionale CEV, con una Aprilia gestita dal team Hype Energy-Gobayu.com; ho ottenuto degli ottimi piazzamenti e ho imparato moltissimo, soprattutto per quanto riguarda lo stile di guida. Poi nel campionato del mondo, l’anno successivo, affrontato con la Honda 250 moto3 del team Laglisse ho avuto ottimi risultati; le due stagione successivi sono state invece un po’ difficili a causa di lesioni e dalla mancanza di supporto economico. Adesso sono ad un ottimo livello, sono al 100% sia mentalmente che fisicamente, sono certa che otterremo degli ottimi risultati.

La stagione attuale soddisfa le tue aspettative?

Ana Carrasco: Rispetto agli scorsi anni, mi aspetto di ottenere risultati molto più rilevanti, ma nella prima gara non abbiamo avuto molta fortuna. Ora abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e siamo molto felici, ma vogliamo assolutamente ottenere ancora prestazioni come quelle di Portimao.

Progetti per il 2018?

Ana Carrasco: L’obiettivo per la stagione 2018 è quello di continuare con la stessa squadra e nella stessa categoria per cercare di vincere il campionato, dimostrando a tutti di cosa sono capace.

 

Poche battute, ma molto incisive. Ana, passo dopo passo, sta facendo la storia nel motorsport moderno; ancor prima di ottenere la vittoria nel mondiale Supersport 300, è stata la prima donna ad ottenere punti nel mondiale moto3 (Malesia 2013, 15esima). Ha assaggiato il sapore della vittoria, condito dallo stupore di tutti quei maschietti increduli e amareggiati per lo smacco. Stappare la bottiglia di champagne del gradino più alto di tutti, poi, è il miglior accompagnamento. Questo mix di sapori è troppo goloso per non ottenerlo di nuovo!

 

 

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