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Incentivi: no alle moto e spariscono quelli per le bici

incentivi

Scomparso nell’ultima bozza del Decreto Rilancio l’articolo 205 relativo agli incentivi destinati a bici, monoruota e monopattini elettrici.

Nel balletto “incentivi si, incentivi no”, soltanto ieri sembrava fatta almeno per bici, monoruota e monopattini elettrici. Oggi dalla bozza del Decreto Rilancio sono scomparsi anche questi. E da fonti bene informate, scopriamo che quasi sicuramente ci dovremo scordare quelli per auto e moto.

Insomma, l’unica cosa buona che il Governo aveva fatto, cioè pensare almeno alle bici, probabilmente salterà… Supponiamo per mancanza di fondi.

Poi, visto che siamo qui, vorremmo dire la nostra sulla “mobilità sostenibile”. Per le grandi menti che ci governano “sostenibile” significa soltanto elettrico. E si dimenticano, nonostante i ripetuti sforzi di ANCMA, l’associazione dei costruttori, di scooter e moto, che oltre ad essere sostenibili, nel senso che inquinano ormai “quasi” come i mezzi elettrici, hanno un pregio: esistono davvero e hanno prezzi abbordabili. No, per il governo “sostenibili” sono solo mezzi come seegway e monopattini. Mezzi che nel 99% dei casi sono prodotti in Cina. E quindi ci ritroveremo a dare incentivi all’industria cinese…. Bravi!!!! proprio una grandissima pensata! Complimenti.

Ecco cosa ha appena dichiarato in merito alla sparizione dell’articolo 205 Confindustria ANCMA:

«È una notizia che stupisce, tuttavia siamo certi che il Governo, dopo aver creato una forte aspettativa sul mercato e nell’opinione pubblica verso un nuovo protagonismo della mobilità a due ruote per la Fase 2, sia al lavoro per non tradire i cittadini e l’intero comparto». Commenta così Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) le indiscrezioni secondo cui sarebbe stato cancellato dal DL Rilancio l’intero articolo riguardante le misure per incentivare la mobilità sostenibile.

«Non ci sono solo gli interessi e il lavoro di un settore da tutelare, ma – prosegue l’ANCMA – abbiamo anche di fronte una grande chance per ripensare finalmente una mobilità urbana più sostenibile e a misura d’uomo: per questo chiediamo al Governo di avere coraggio e non sprecarla».

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