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In moto per competere

moto competere

In moto per competere turismo, special, cross, custom e d’epoca.

Le moto, nate per trasportare sono diventate subito degli strumenti per competere, si gareggia in pista con le moto da cross e le moto d’epoca, nei contest di bellezza con moto special e custom, con le moto da turismo si fanno gare di regolarità.

La prima gara che vide protagoniste anche le moto si tenne in Francia nel 1897, mentre la prima vera ed esclusiva competizione per sole moto fu nel 1907 all’Isola di Man dove si corre ancora oggi il Tourist Trophy. Si gareggia con le moto su quelle strade pericolose in questa isola, diventata poi famosa anche per le società offshore.

È la MOTOGP, con le moto più potenti e performanti, la competizione più popolare che, ad ogni Gran Premio, richiama l’attenzione di milioni di appassionati a livello globale.

Partecipano, nel MOTOGP, tutte le principali case, Honda, Yamaha, Suzuki, Ducati e Aprilia, che utilizzano i modelli creati per le gare per realizzare serie speciali che poi tutti possono acquistare, modelli come la Yamaha R1, la Honda CBR, la Suzuki GSX-R, la Ducati Panigale oppure l’Aprilia RSV, grazie al traino di piloti come Valentino Rossi, Jorge Lorenzo o Marc Marquez che corrono con le moto da pista con bolidi capaci di superare i 300 km/h, bolidi che una volta a riposo e spogliati possono diventare anche loro piccole serie di moto special.

Ma la moto non è solo MOTOGP, è competizione a tutto tondo, perché si compete con le moto d’epoca come con le moto da cross, con le moto da turismo come con le moto custom, e con le moto da turismo, in gare di regolarità come la 20.000 Pieghe che si svolgono sulle strade a traffico normale.

Diventano moto da turismo anche quelle che derivano dai raid un tempo africani e che ora si svolgono in tutto il pianeta. La BMW GS, che prima di essere la moto da turismo preferita in Italia e non solo, è diventata richiestissima perché ha vinto una serie impressionante di Parigi-Dakar, quelle vere che si correvano in Africa.

Le moto special sono protagoniste di specialissime competizioni di bellezza. Si moltiplicano infatti i contest che vedono le moto special protagoniste, vince la più bella, che sia realizzata da esperti meccanici piuttosto che da privati nel garage di casa. Si realizzano moto special partendo da prodotti spesso incidentati, siano moto d’epoca da competizione, da cross, naked oppure per turismo. Si corre in fuoristrada, in territori selvaggi con le moto da enduro, mentre, nei circuiti con le moto da cross. Sono moto essenziali, di solito monocilindriche, agili per saltare, potenti, per aprire il gas e ripartire di scatto.

Le moto da cross sono la base da cui derivano tutte le moto indirizzate a una percorrenza fuoristradistica come l’enduro e il trial, essenziale nella struttura e capaci di salire dove neppure un mulo arriva. Si compete sulle moto da trial, su greti di torrenti e nei palazzetti dello sport per esibizioni.

Le moto custom competono in speciali gare di bellezza, dove le cromature, i dettagli, le innovazioni stilistiche fanno la differenza. Competono anche nelle gare di accelerazione le moto custom, in questo caso vengono preparate con rapporti speciali al cambio e alleggerite di tutto quanto non serve a bruciare il semaforo.

Sono basi ideali per la customizzazione, in particolare, sia le Harley-Davidson che le giapponesi come Honda, Yamaha e Suzuki, un marchio italiano ideale potrebbe essere la MOTOGUZZI. Si compete con le moto d’epoca in contest di bellezza dove conta le cura del restauro, ma anche in gare vere e proprie, come il Bol D’or Classic, la massima espressione di queste gare di endurance (o durata) in pista dove le vecchie signore si confrontano per ore.

In Italia si fanno molte rievocazioni soprattutto in circuito, mentre fra quelle su strada merita attenzione la rievocazione storica della Milano Taranto, dove si vedono tornare in gara le Moto Guzzi, le Gilera, le Benelli e le Morini solo per citare alcune italiane, e le giapponesi Honda, Suzuki, Kawasaki e Yamaha.

Tornano in pista con le moto d’epoca, ma per delle esibizioni, i campioni del passato, gente che ha segnato la storia del motociclismo come Giacomo Agostini che ha vinto ben 15 campionati del mondo, e come Marco Lucchinelli o Virginio Ferrari.

Stanno affermandosi anche le gare di moto da regolarità, si chiamavano così le moto da enduro, più in generale da fuoristrada, fino all’inizio degli anni ottanta. Hanno senz’altro trovato terreno fertile perché le moto da cross d’epoca costano meno delle moto da asfalto, sono allegre occasioni di ritrovo che coinvolgono quelle persone che erano giovani negli anni Settanta.

Un tempo correvano sulle strade i piloti che negli anni 70 gareggiavano in gare “pirata” a Roma come a Milano, a Bologna come a Firenze e Palermo, perché allora come oggi verso la moto in tutte le sue declinazioni, quello che spinge verso la competizione è da sempre strettamente legato, fin dalle origini, alla passione.

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