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Il mercato indiano ha perso 3 milioni di moto nel 2019

mercato indiano

L’india è il più grande mercato del mondo da diversi anni. E la notizia che il 2019 si è chiuso con un “tonfo” del 14,4% non è un bel segnale per il settore. Gli analisti locali sperano che questo sia dovuto in parte all’attesa per l’entrata in vigore nel 2020 di nuove norme di omologazione (tipo la nostra Euro 5). 

Il mercato indiano delle due ruote nel mese di dicembre 2019 ha continuato a perdere. Sono diventati così 13 i mesi consecutivi con il segno negativo (totale dell’anno -14,4%, cioè tre milioni di veicoli in meno) per quello che è di gran lunga il primo mercato mondiale delle due ruote. 

Tutte le migliori marche hanno perso terreno, a parte la Suzuki, che ha conquistato due posizioni nella classifica generale, segnando il nuovo record di vendite di tutti i tempi (oltre 700.000 pezzi). Ottimo il dato della KTM (+27%).

Le vendite di motociclette in India erano salite alle stelle negli ultimi anni, rendendo il paese il più grande mercato motociclistico al mondo superando la Cina dal 2016 e raggiungendo un volume record di 22,4 milioni di unità (tra cui le tre ruote commerciali) nel 2018.

Nel periodo 2012-2018 sono stati venduti nel Paese oltre 124 milioni di nuove moto (!!) con un aumento annuo di 8 milioni di unità. Una crescita fin troppo rapida per un paese con infrastrutture urbane ed extraurbane ancora scarse.

A partire dall’ultimo trimestre 2018 però il mercato ha virato al ribasso. Il 2019 è stato piuttosto negativo perdendo quasi 3 milioni di unità dell’anno precedente con vendite finali a 19,1 milioni di unità (-14,4%). Ma rimane comunque il terzo miglior risultato di tutti i tempi. Si noti che nei conteggi sono presenti le due ruote, (anche l’elettrico) e le tre ruote (risciò).

In particolare il segmento degli scooter elettrici, per il quale il governo ha l’obiettivo di crescere a 20 milioni di unità nei prossimi 5 anni, ha perso oltre il 40%.

Diversi i fattori a cui gli analisti fanno risalire il rallentamento del mercato indiano. Tra questi un aumento dei premi assicurativi nel 2018 e le nuove norme sulle emissioni (BS-VI) che entreranno in vigore nell’aprile 2020. Ciò fa pensare che i consumatori stiano aspettando gli sconti sui modelli BS-IV e altri aspettino invece i nuovi BS-VI. Tuttavia, il prezzo dei modelli BS-VI potrebbe essere superiore a quello attuale, e quindi meno alla portata del consumatore indiano.

Hero, leader del mercato indiano, ha perso oltre un milone di pezzi.

Il leader del mercato, Hero, ha chiuso l’anno con 6,78 milioni di vendite, perdendo 1,1 milioni di unità rispetto al record dell’anno precedente. La rivale più accanita, Honda, ha venduto 4,9 milioni di veicoli a due ruote, perdendo il 16,7% (1 milione di unità), mentre il terzo, TVS ha registrato 2,82 milioni di vendite (inclusi i risciò), in calo dell’8,9% dopo aver chiuso il primo semestre in positivo.

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Al quarto posto Bajaj Auto con 2,55 milioni di motocicli e risciò venduti, in calo del 7,8%. I modelli KTM prodotti in India da Bajaj non sono inclusi in queste cifre. Sono riportati separatamente con il marchio KTM (che è migliorato del 27%).

Al quinto posto, Suzuki ha guadagnato due posizioni stabilendo il nuovo record in questo mercato con 707.468 vendite, con un notevole +12,5%

Dietro, Royal Enfield con 693.000 vendite (-18,0%) seguito da Yamaha con 659.000 (-16,9%) e Piaggio con 189.362 (-9,8%).

Per quanto riguarda i marchi premium, il leader è KTM (prodotto localmente e distribuito da Bajaj) con 57.768 vendite, in crescita del 27%. Anche la BMW va discretamente, dopo l’apertura degli impianti locali di luglio 2018. Si posiziona infatti all’11° posto con 4.600 unità. Harley Davidson invece ha perso il 24,2% delle vendite in India.

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