Motospia

Il mercato degli pneumatici: una giungla

Le tendenze, anche del mercato degli pneumatici, ci dicono che non si guadagnerà più con i prodotti, ma solo con la qualità dei servizi

Dunlop, è il brand che ha inventato lo pneumatico! Abbiamo ricevuto in redazione una telefonata seccata da parte di un responsabile perchè ci eravamo permessi di raccontare su www.motospia.it le anomalie riferite ai prezzi sul mercato degli pneumatici venduti nei negozi specializzati e sul web.
Giustificava la sua azienda sostenendo che quello fosse l’operato di tutti i concorrenti sul mercato degli pneumatici ma non solo, e che sul web non sempre sia possibile controllare le fonti.
Ci era già noto il comportamento per Michelin dove poco tempo fa in occasione del suo insediamento avevamo chiesto tramite il suo ufficio stampa al neo presidente Simone Miatton il suo pensiero, ma … non sembrava molto interessato al problema perché il peso dello pneumatico moto nel suo gruppo era piccolo, quasi insignificante (per vostra informazione Michelin è il secondo produttore mondiale di pneumatici). Insomma, speriamo di sbagliarci, ma abbiamo avuto la netta impressione che anche a lui lo pneumatico moto … non interessasse!

SFIDA MICHELIN
A noi i nostri lettori stanno a cuore eccome e sono l’unico patrimonio di www.motospia.it. Pertanto, siamo voluti andare a fondo sul problema: abbiamo avuto la conferma che la differenza dei prezzi tra i listini ufficiali, i prodotti venduti nei negozi specializzati ed i prezzi disponibili sul web è abissale.

Abissale come per il ricambio.

Cerchiamo di capire come mai: il problema è che non tutti sanno che gli pneumatici hanno una data di produzione, e come per il buon vino, necessitano di una “cantina” adeguata per essere conservati integri. Quindi dietro un prezzo molto aggressivo potrebbero nascondersi dei fondi di magazzino, magari conservati in condizioni non ottimali e quindi non integri. Questo è uno dei motivi che potrebbero giustificare simili ribassi, ma … ATTENTI a comperarli, soprattutto se si fa un utilizzo dinamico del veicolo. Gli pneumatici sono importantissimi, ricordatevi sempre che sono l’unico contatto tra voi, la vostra moto e la strada.

Nel cerchio rosso il numero di 4 cifre indica, con le prime due la settimana in cui è stato prodotto, e con le successive 2 l’anno. In questo caso si tratta della 18° settimana del 2014

In Italia le grandi aziende del settore privilegiano una distribuzione fatta di molti grossisti, questi a loro volta vendono a piccoli operatori, normalmente per province, a loro volta questi si preoccupano di servire gommisti e meccanici. Una catena distributiva lunga e con molti attori in gioco e con una forza contrattuale risibile. Perché possiate comprendere quel che avviene dietro le quinte, vi facciamo un esempio sulle gomme auto: nel mondo degli pneumatici alcuni brand privati vengono venduti dai produttori asiatici al kg (ca 1,30 Euro) e i partner della distribuzione in Paesi evoluti acquistano 100.000 pezzi alla volta per part number, mentre, in Italia, i “grandi/piccoli” distributori nostrani non fanno quasi mai ordini oltre i 5.000 pezzi e mai dai produttori stessi, ma dagli importatori titolari dei brand privati non avendo la “forza” di approvvigionarsi direttamente alla fonte.

In Italia, siamo portati ad avere ciascuno il suo piccolo orticello, mantenere il mercato frazionato (aiuta questo modello la conformazione fisica del nostro Paese) e, impedendo di avere catene di distribuzione paragonabili a quelle francesi o tedesche, le grandi industrie e le filiali italiane sono agevolate nel realizzare significativi profitti.
Succederà anche nel mercato degli pneumatici quanto sta avvenendo fra i distributori italiani del ricambio, dove i big che hanno vissuto su posizioni di rendita, ciechi di fronte al cambiamento, hanno lasciato entrare nel mercato realtà tedesche oggi, e francesi da domani mattina, che hanno coniugato esperienza e contenuti sull’argomento specifico alla conoscenza del mezzo web, e grazie alle economie di scala di queste realtà, che sono già radicate in tutta Europa, sono nella condizione di marginare molto bene anche con prezzi più bassi di quelli riservati ai clienti dagli operatori italiani.

Gli attuali manager apicali delle gomme moto non sembrano essere in grado di gestire questo cambiamento, perché considerano il mercato troppo piccolo.

Ma 2 milioni di pneumatici scooter ed un milione di quelli moto, nell’after market per Pirelli, Continental, Bridgestone, Dunlop si possono veramente considerare numeri poco interessanti?
Le prime avvisaglie di come si trasformerà il mercato le vediamo con www.trovagomme.it che nasce da un’intuizione di Matteo Russo, che molti ricorderanno come l’industriale dei cerchi RRS, che ha saputo far sintesi delle esperienze e conoscenze sia del web che del mercato degli pneumatici e oggi propone la piattaforma più performante tra quelle in attività. Ha fornitori in tutta Europa, e può servire in 24/36 ore, in tutta Italia i consumatori finali alle migliori condizioni di mercato. Il segreto del suo successo … tanto lavoro, passione e competenza, sia sull’argomento specifico pneumatici che sull’utilizzo del web. La sua squadra ha creato sistemi che controllano il mercato, i prezzi, le richieste del pubblico perché il sito possa aggiornare costantemente la sua offerta.

Per il momento le case che stanno a guardare non sembrano interessate a muoversi, anche se i margini a loro disposizione rimangono importanti, soprattutto in case come Pirelli dove ci sono più dirigenti che operativi e gli stipendi sono svizzeri, tanto … il pensiero comune di oggi è che a pagare sono i ricchi … cinesi.

Ma quando i ricchi profitti si asciugheranno arriverà la resa dei conti e come è successo ad altre multinazionali (FIAT/FCA) è probabile che l’azienda in una notte venga trasferita altrove.
In Italia allora le piccole strutture dovranno adeguarsi e abituarsi ad offrire servizi e, come preconizzava oltre venti anni fa in Fiat l’allora amministratore delegato ing. Paolo Cantarella, non si potrà più guadagnare dalla vendita dei prodotti, ma esclusivamente dalla qualità dei servizi che si dovranno dare ai clienti che acquistano.

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