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IL FUTURO DI DUCATI

Ducati Motor di Bologna è un’azienda tedesca, di proprietà del Gruppo Volkswagen, più precisamente parte della divisione lusso del gruppo che fa capo ad Audi AG e possiede nel bolognese anche un’altra icona del motorismo italiano, la Lamborghini.

Ducati. La scarsa autonomia della casa di Borgo Panigale l’abbiamo evidenziata, come pure i tentativi di vendita mai veramente concretizzati perché si può pensare che l’obiettivo del gruppo tedesco non è mai stato fare cassa, ma piuttosto poter mettere a bilancio un valore eccezionalmente più alto di questo asset, che per i profitti che genera non potrà mai valere i multipli presunti dall’area finanziaria che auspica che il valore sia nell’ordine del centinaio di volte l’utile.

Detto questo, l’integrazione sembrava esaurirsi con il magazzino ricambi/parti in comune tra le realtà tedesco emiliane, un magazzino che sembrerebbe non funzionare come ci hanno segnalato molti concessionari che faticano ad avere, in tempi accettabili, i pezzi ordinati.

Nonostante le difficoltà, l’integrazione appare sempre più evidente, leggendo una notizia diramata proprio dall’ufficio stampa di Ducati: recentemente si è tenuta una mostra sul design delle rosse a San Pietroburgo curato da Volkswagen Rus, la filiale del gruppo tedesco che distribuisce nella Federazione Russa tutti i veicoli del gruppo Volkswagen, compresa Ducati Motor. Sinergie del management di Borgo Panigale a presidiare un mercato che dovrebbe portare enormi profitti (certamente non per merito del brand Ducati).

Ducati
La mostra di San Pietroburgo curata dal distributore Ducati in Russia, la Volkswagen Rus

Questo indirizzo è stato fortemente voluto dal direttore commerciale mondo, il milanese di madre lingua tedesca Andrea Buzzoni, il quale potrebbe ambire, quanto prima, ad avere la responsabilità della gestione di tutto il businnes del gruppo VWgroup per la Russia e paesi satelliti.

Ducati ha chiuso il 2018 con una flessione nella produzione, circa il 5%, ha visto crescere in modo significativo il peso di una moto che industrialmente costa poco (vecchio motore, solo colori e marketing gli investimenti necessari) ma fattura poco, la Scrambler e ha mancato il titolo MotoGP, che nonostante la perizia di Dovizioso, la moto non ha mai avuto la chance di vincere nonostante gli enormi investimenti della casa.

Ducati
L’Ing Domenicali, amministratore delegato di Ducati Motor, sorridente, 15 mesi fa quando Ducati cresceva ancora.

Questo scenario lascia presumere, a medio termine, l’accorpamento dei marchi nei concessionari VW, come avviene per BMW dove spesso lo stesso interlocutore vende auto e moto. Risulta chiaro che i VW stanno cercando di imitare, copiando, BMW, la casa motoristica più vincente degli ultimi anni.

(Attenzione però! Neppure in BMW tutto quel che luccica… è oro.)

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