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Il fisco spagnolo chiede 24 anni di carcere per Sito Pons.

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Sito Pons è stato accusato dal fisco spagnolo di evasione fiscale per il periodo 2010-2014, con il classico metodo: falsa residenza all’estero e uso di società di comodo. La procura chiede 24 anni di carcere e 12 milioni di multa. 

il quotidiano spagnolo ABC ha rivelato ieri di essere venuto a conoscenza di una accusa del fisco spagnolo di evasione fiscale nei confronti di Sito Pons, ex campione del mondo 250 nel 1988 e 1989 e attuale titolare di uno dei team più in vista della Moto2. Secondo l’accusa, Pons, con il suo team Pons Racing, avrebbe evaso tasse per 2,7 milioni di euro nel periodo 2010-2014. Questo utilizzando il “solito” meccanismo della falsa residenza all’estero e delle società di comodo situate in paradisi fiscali. Il procuratore, nella sua incriminazione, a cui ABC ha avuto accesso, chiede una condanna a 24 anni di carcere. E una multa di 12 milioni di euro per sei reati fiscali.

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Dopo la pubblicazione della notizia da paerte di ABC, Pons ha accusato il Ministero del Tesoro spagnolo di perseguitarlo «Da anni» e «ingiustificatamente».

I tre studi legali che difendono l’ex  pilota spagnolo — Molins, Picaza Legal e Cuatrecasas — hanno reso nota una dichiarazione congiunta. Dove viene precisato che Pons ha pagato regolarmente le tasse dove era residente all’epoca. In particolare si riferiscono all’Inghilterra. E precisano che l’Inghilterra ha già confermato la cosa alle autorità spagnole. Inoltre gli avvocati ritengono che «L’evidente sproporzione delle sanzioni richieste», evidenzia la volontà sia della Procura che dell’Agenzia delle Entrate «Di utilizzare illegittimamente Sito Pons per scopi pubblicitari nei confronti dei contribuenti spagnoli». Questo anche a fronte dei chiarimenti e delle documentazioni già presentate al fisco nel corso dell’indagine.

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