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Il coronavirus ferma tutto il mondo ma non le assicurazioni

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Il recente decreto Cura italia ha previsto tante sospensioni di pagamenti a causa della pandemia da coronavirus Covid-19. Ma c’è una cosa che il governo non ha bloccato: il pagamento delle assicurazioni auto moto. Chi aveva in scadenza l’assicurazione fra il 21 febbraio e il 30 aprile, se non è residente negli 11 comuni della zona rossa del primo blocco, al momento è tenuto a pagare.

Il coronavirus blocca tutto il mondo — o quasi — ma non blocca le assicurazioni. Nel decreto Cura Italia, dove sono elencate tutte le agevolazioni, fiscali e non, che il governo ha messo in campo per aiutare gli italiani a superare anche economicamente questo difficile momento, troviamo indicazioni anche per chiedere la sospensione di mutui prima casa e affitti. Certo, bisogna dimostrare di essere in difficoltà, ma comunque si può fare… Ma se scade la polizza dell’assicurazione auto o moto non c’è niente da fare. Questa va pagata. Tutti coloro che hanno la polizza (o la rata della polizza) in scadenza fra il 21 e il 30 aprile 2020 dovranno pagarla. Unica concessione — bontà loro — è che il periodo di copertura assicurata dopo la scadenza passerà da 15 a 30 giorni.

Per fortuna, al momento della stesura del decreto, il governo ha previsto che almeno gli abitanti dei comuni di quella che allora era la zona rossa (11 comuni) potessero ottenere lo slittamento di un mese della scadenza del pagamento. Si parla di poco più di 32.000 veicoli. Ma ormai tutta Italia si trova praticamente nelle stesse condizioni. Si calcola che nel periodo previsto dal decreto originario per ottenere la proroga del pagamento di un mese, scadano circa il 20% delle polizze (o rate) dell’intero parco circolante. Quindi circa 8 milioni di veicoli.

Insomma, non possiamo uscire, praticamente non possiamo usare né auto né moto, però, almeno per il momento, se non abitiamo negli 11 comuni della zona rossa iniziale dobbiamo pagare l’assicurazione

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