Iannone sospeso perché positivo ad un esame antidoping.

La FIM ha reso noto oggi con un comunicato ufficiale di aver temporaneamente sospeso Andrea Iannone in seguito ai risultati delle analisi antidoping effettuate lo scorso 3 novembre al GP di Sepang. Ora il pilota abruzzese può chiedere la revoca della sospensione temporanea e l’analisi del campione B.

Andrea Iannone è risultato positivo ad un controllo antidoping effettuato lo scorso 3 novembre nella gara MotoGP di Sepang. Lo ha appena comunicato la FIM (Federazione Internazionale Motociclismo). In seguito a questo “risultato analitico avverso” a steroidi anabolizzanti androgenici esogeni (AAS, facenti parte della lista proibita 2019), la FIM ha temporaneamente sospeso il pilota abruzzese.

Iannone aveva effettuato il prelievo delle urine a cui si riferiscono i risultati positivi il 3 novembre a Sepang. In occasione della penultima gara della stagione MotoGP 2019. La sospensione —in vigore a far data da oggi — deriva dalla conseguente applicazione dell’articolo 7.9.1 del codice antidoping della Fim. Il campione di urina incriminato è stato  analizzato dal laboratorio accreditato Wada di Kreischa in Germania. Ora Iannone ha la facoltà di chiedere l’analisi del secondo campione (campione B) che fu prelevato nella medesima occasione. E ha anche la possibilità di chiedere la revoca della sospensione provvisoria, in base a quanto previsto dall’Articolo 7.9.3.2 del codice antidoping Fim. Ma naturalmente non può prendere parte ad alcuna competizione fino a quando la sospensione provvisoria risulterà attiva.

Proprio oggi Iannone sarà a Noale, dove è in programma una festa di Natale di Aprilia. C’è da sperare che la presenza di sostanze non ammesse sia in qualche modo riconducibile alle cure cui Iannone ha dovuto sottoporsi prima della gara di Sepang in seguito all’infortunio patito al GP di Misano. E che questo possa portare ad una revoca della sospensione.