Motospia

Hickman correrà con tre marche diverse al TT 2020

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Peter Hickman e il suo team Smiths Racing hanno scelto di correre con tre moto diverse in quattro categorie nel Tourist Trophy del 2020. L’eroe del TT 2019 (lo ha corso in quattro categorie con due moto diverse e ha portato a casa tre vittorie ed un secondo posto), ha deciso di complicarsi ancora di più la vita nel 2020.

Smiths Racing e Peter Hickman hanno annunciato il completamento dei loro “piani” per il TT 2020, aggiungendo alla lista delle moto già definite la Yamaha R6 per la categoria Supersport. Quella dove Hickman nel 2019 ha corso con una Triumph Daytona 675. In questo momento, quindi, è ufficiale che lo vedremo all’opera nella Superbike e Superstock con una BMW S 1000 RR ufficiale, nella classe Lightweight con una Norton 650 e nella Supersport, appunto, con la Yamaha R6.

Il team ha collaborato a lungo con la Triumph nella Supersport. In passato ha conquistato la vittoria nel campionato inglese Supersport per ben due volte, oltre a conquistare vittorie nell’Isle of Man Supersport TT con Hickman e Gary Johnson.

Tuttavia, a causa della mancanza di nuove parti per aggiornare la Triumph rispetto alla Yamaha di nuova generazione, hanno deciso di passare alla moto giapponese nel 2020.

Per la prima volta il team avrà le BMW ufficiali.

«Non vediamo l’ora che arrivi il 2020 — ha dichiarato Hickman — e avere il supporto ufficiale BMW per la prima volta è una grande cosa per noi, dato che siamo una piccola squadra gestita privatamente. Quindi ottenere quel riconoscimento è assolutamente fantastico. Il team se lo merita! Ciò che abbiamo realizzato negli ultimi tre anni è stato grandioso! Stiamo anche sviluppando la Norton 650 Superlight. Il team si è messo già a lavorare per trasformarla in una moto vincente al TT».

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«Abbiamo preso la decisione di passare dalla Triumph alla Yamaha nella classe Supersport per le gare su strada internazionali che saranno ovviamente un po ‘diverse rispetto agli ultimi tre anni. Ci siamo trovati benissimo con la Triumph. Ma vogliamo tenere il passo con quello che fanno tutti gli altri. Quindi abbiamo deciso di passare alla Yamaha. Non ho mai corso su una R6 prima d’ora, quindi non vedo l’ora di saltarci sopra per vedere cosa possiamo fare». 

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