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Gli indiani all’assalto dell’Europa Il mercato indiano delle due ruote segna il passo (rimanendo 10 volte quello europeo...) e i produttori del subcontinente guardano all'Europa

I produttori indiani. L’arrivo in Italia del cruiser monocilindrico in stile classico Royal Enfield Motor 350  segna un passo importante nella strategia di espansione internazionale della casa indiana. Dopo il lancio in India, Thailandia e America, il modello per il mercato europeo è stato rivisto dal Royal Enfield UK Technology Centre di Bruntingthorpe in Inghilterra. E pare che per il 2021 la casa di Chennai stia programmando anche l’uscita del nuovo modello New-Gen Classic 350 sia per il mercato di casa sia per l’internazionale.

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La Royal Enfield Classic 350

L’Europa è il secondo mercato dopo l’India per Royal Enfield, che di fatto tra i tanti costruttori indiani è quello che fa i numeri più rilevanti nel Vecchio Continente. Nel Regno Unito, per esempio, l’Interceptor 650 è stato l’anno scorso il modello più venduto nel segmento medio 250cc-750cc.
Questa del resto è la fascia in cui Royal Enfield è leader anche nel grande mercato indiano, che conta ancora per ben il 99%! Ma con vendite complessive in forte calo, giù del 26,6% nei primi nove mesi del 2020. Quindi è in atto uno sforzo per estendere i mercati internazionali, con crescita in Europa (+4,2% nei primi 9 mesi dell’anno), e anche a doppia cifra nei mercati del Sudest Asiatico (ASEAN), America Latina (LATAM) e Nord America.

I costruttori indiani hanno comunque ancora molta strada da fare per entrare in maniera più incisiva nel mercato europeo, che offre margini di guadagno interessanti pur con volumi di vendite significativamente più ridotti rispetto all’India. A parte Royal Enfield, gli altri sono pressoché assenti in Europa.

Il mercato europeo delle due ruote è da decenni ad appannaggio dei costruttori europei e giapponesi. Mentre gli americani della Harley Davidson e appunto gli indiani di Royal Enfield con un marchio della tradizione classica inglese presidiano con orgoglio la loro fascia. Nella sfida principale tra marchi europei e del Sol Levante non vanno trascurati anche alcuni costruttori asiatici non giapponesi, principalmente nel mercato degli scooter come i taiwanesi Kimco e Sym.

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Kymco AK550 modello 2020, il top di gamma del primo produttore taiwanse

I più grandi costruttori indiani (Hero Motors, TVS Motor, Bajaj Auto, Mahindra Two Wheelers) i numeri li fanno nel mercato di casa, oltre che in altri paesi asiatici e in Africa. Anzi, nel mercato motociclistico indiano (che contende alla Cina il primato per numero di immatricolazioni), sono i produttori di casa a vincere il confronto con i giapponesi. Negli ultimi mesi con la ripresa delle vendite i costruttori indiani hanno pure guadagnato ulteriore terreno. A fine novembre sono infatti saliti al 68,4% del mercato delle due ruote rispetto al 64,5% del 2019. Mentre i marchi giapponesi sono scesi al 30,7%, rispetto al 35% del 2019.

Quello indiano è un mercato di tutt’altro ordine di grandezza rispetto a quello europeo. Dovrebbe chiudere il 2020 con oltre 15 milioni di modelli nuovi venduti (13,4 milioni aggiornato al 30 novembre), dopo aver comunque sofferto molto il lockdown nella prima metà dell’anno (si prevede un calo tendenziale del 21%). In confronto, nel 2020 in Europa ci saranno meno di 2 milioni di nuove immatricolazioni (1,36 milioni aggiornato al 31 ottobre). Un altro mondo.

Il primatista in India è Hero MotoCorp, che ha il 37% del mercato, soprattutto grazie alle performance nelle aree rurali del paese, dove i marchi di casa sono più popolari di quelli esteri e si presentano con un portafoglio più adeguato di prodotti di livello base (entry-level). Secondo alcuni osservatori influisce su questi dati anche il fatto che nelle aree rurali, abitate ancora da oltre la metà degli indiani, l’impatto del Covid è stato meno forte rispetto a quelle urbane.

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Sicuramente il segmento entry-level, capitanato in India da Hero Motocorp per le motociclette e da Honda per gli scooter, è stato il più resiliente nel 2020. Mentre tutti i marchi premium (Harley-Davidson, Ducati, Triumph, BMW) hanno perso più della media di mercato, con solo KTM che ha tenuto grazie a una partnership con il produttore indiano Bajaj e l’introduzione del marchio Husqwarna. Calo importante nel 2020 anche per Piaggio, che comunque in India rimane leader nel segmento delle tre ruote mentre rimane un player marginale in quello delle due.

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L’Ape Piaggio best seller 3 ruote in India

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