Motospia

FINO ALLA PROSSIMA GUERRA MONDIALE UTILIZZEREMO LE STRADE ATTUALI In un momento di profonda riflessione, con la speranza che il vaccino ci riporti alla vita normale, le nostre considerazioni sulla mobilità che verrà.

Le grandi aziende tornino a guidare gli industriali della moto e diano un segnale positivo mentre … Motodays, la kermesse romana 2021 viene annullata. La prossima edizione della fiera, più importante del sud Italia, ripartirà nel marzo del 2022. Colpa della pandemia, e, delle norme restrittive con cui ormai da più di un anno conviviamo. MotoDays come il Motor Bike Expo di Verona, come molte altre esposizioni tipo il Salone del Mobile e il Vinitaly, le più importanti manifestazione al mondo nel loro settore.

Ci auguriamo che i nuovi protocolli, e soprattutto il vaccino per tutti, possa permettere a Eicma 2021, la più importante manifestazione di moto prevista nell’autunno del 2021 possa essere ricordata come data storica per il ritorno alla ripresa del nostro Paese e il ritorno alla normalità … Sarebbe utilissimo per l’immagine del prodotto mondo MOTO … e se l’ingresso alle fiere (negli alberghi, nei cinema, nei teatri, circhi, conferenze stampa etc) fosse permesso solo ai vaccinati, costringerebbe anche i negazionisti e i riottosi, altrimenti … vengano esclusi.

Il mercato moto, nonostante la pandemia tira, anche in assenza di veicoli nuovi (perché le aziende … tutte -soprattutto quelle più affermate- hanno tirato i remi in barca e hanno deciso di risparmiare).

Domani -nel prossimo anno- se vorranno vendere e restare sul mercato, sarebbero, come non mai, spinte dai loro clienti e dalle loro reti commerciali a tornare a investire come succedeva negli anni migliori.

In questo momento solo scuse si sentono nelle reti vendita … dal blocco del canale di Suez che avrebbe ritardato le consegne, alle fabbriche cinesi di componentistica che premierebbero mercati più performanti della vecchia Europa. Scuse, solo pretestuose scuse.

Non potrebbe essere  che la brusca frenata sia dovuta al cambio della normativa anti inquinamento che ha costretto ad aggiornare le moto alla Euro5… però questo si sapeva da anni. Piuttosto allora, il timore dei responsabili vendite delle case a “imporre” proposte di acquisto importanti ai concessionari, che a loro volta, nonostante i messaggi positivi dei clienti, avevano paura di decisioni di un Governo molto poco affidabile… o in ultima istanza, i ritardi nel fare ordini sono dovuti alla scarsa proposta di prodotti di quasi tutti i brand?

Ad oggi le previsioni ci dicono che potrebbe sembrare un miraggio vendere più che nel 2020.

Il mercato europeo di veicoli a due e tre ruote, nel breve varrà sempre meno, e, la colpa, la volontà è … politica.

La mostra scambio di moto d’epoca di Novegro, in tempi pre covid una manifestazione di grande successo

 

Perché? Perché, a detta loro -dei politici-, le due ruote non solo sono troppo costose in termini di oneri sociali, ma, col trasferimento delle fabbriche produttive in paesi sottosviluppati, non dovendo più la politica preservare una forza lavoro nazionale… si stanno sempre più disinteressando ai problemi del mercato due ruote e, non lo considerano più importante.

Cerchiamo allora di capire, di imparare da questa situazione drammatica e torniamo a fare sistema: ricreiamo un tavolo dove tutti noi che operiamo in questo settore, ci si possa sedere insieme, e, insieme cercare le soluzioni per affrontare la ripartenza, coesi.

Paolo Magri, presidente di Confindustria Ancma e Amministratore Delegato di Eicma: la figura che, non solo istituzionalmente, potrebbe creare il “tavolo” che proponiamo.

 

Si ricrei un tavolo a cui tutti portino contenuti e proposte, perché solo così riusciremo a rilanciare il mondo, quello della moto, che soprattutto sull’esempio delle poche grandi aziende rimaste in Italia, invece di correre in “solitario” come stanno facendo, tornino a mettersi alla testa di quell’armata “Brancaleone” motociclistica che permetterà di poter andare a discutere in Europa con maggiore cognizione e forza in

Il BMW C1, progettato dalla divisione auto di BMW

quanto rappresentanti di un mercato innovativo, ecologico e utile, e, non di un progetto privato e personale.

E tutti, a partire da EICMA 2021, riprendano il pallino della ricerca per la nuovamobilità che  competerà all’auto (in quanto mercato ricco) che non potrà fare a meno però delle capacità e dellecompetenze trasmesse dal mondo moto, come l’aborto del C1 ha insegnato al reparto auto di BMW, colpevole di aver progettato un bellissimo due ruote pieno di difetti.

E, se è vero che nel 2030 gli abitanti della terra saranno 10 miliardi, per poter circolare, i mezzi a terra dovranno essere molto più piccoli delle attuali auto e leggermente più grandi delle due ruote più comode.

Perché? Perché le strade attuali, fino alla prossima molto distruttiva guerra mondiale, saranno quelle che continueremo ad usare per la nostra e la vostra … mobilità.

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